Il mercato automobilistico italiano tra alti e bassi

Come è cambiato il mercato automobilistico italiano nel 2022

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  Elisa Modonutti
  27 November 2022
  3 minutes, 55 seconds

L’automobile è diventata ormai essenziale per gli spostamenti quotidiani nella vita di tutti i giorni, tanto che l’Italia, secondo le statistiche, è oggi il Paese europeo con il più elevato tasso di motorizzazione, avendo in media 1,5 autovetture a famiglia.

Da veicolo di lusso, come era considerata in origine, oggigiorno l’automobile è parte integrante del 79,9% delle famiglie italiane, che, molto spesso, non possiedono solo un’autovettura, ma anzi due o anche più automobili.

Con l’aumento del numero di automobili possedute, aumentano naturalmente anche i costi da affrontare per la gestione dei mezzi. Se da un lato i costi di acquisto di un’automobile sono diminuiti in media rispetto a quelli del secolo precedente, dall’altro lato è necessario sottolineare che le spese di gestione e di utilizzo sono aumentate notevolmente, come ad esempio i costi delle assicurazioni, ma anche la pressione fiscale gravosa (stimata intorno al 30% della spesa complessiva) che pesa sui proprietari delle automobili.

Tuttavia, l’onere principale di gestione dei veicoli deriva dal costo necessario per fare il pieno di carburante, benzina o gasolio che sia. Questi combustibili, infatti, se fino agli anni Novanta del secolo scorso, avevano un costo molto ridotto, che si assestava intorno a ottanta centesimi per litro per la benzina e poco meno per il diesel, nel nuovo millennio sono aumentati di molto, e, nell’ultimo anno, anche a causa dello scoppio del conflitto in Ucraina, hanno raggiunto prezzi stellari, con costi che superano i due euro al litro sia per benzina che per il diesel.

Il presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, Massimiliano Dona, ha infatti affermato che, dopo lo scoppio del conflitto in Ucraina, “un litro di benzina costa oltre 22 cent in più, mentre il gasolio è maggiore di oltre 31 cent al litro, con un balzo del 18,1%. Rispetto all'inizio dell'anno, la benzina è aumentata del 20,6% mentre il gasolio è lievitato del 28,3%”.

Leggendo questi dati, può sembrare che il mercato dell’automobile sia in recessione, ma, invece, la realtà che emerge dai dati è diversa: infatti, se la prima parte del 2022 il mercato dell’auto ha registrato una diminuzione di acquisti rispetto all’anno precedente, a partire da luglio invece è iniziata una crescita positiva del mercato rispetto il 2021, tendenza positiva confermata anche per i mesi di agosto, settembre ed ottobre, che registra perfino un aumento in doppia cifra, segnando un +14,6% rispetto al 2021.

Ad aumentare, però, non sono solo gli acquisti di veicoli nuovi, in quanto anche il mercato dell’usato registra un aumento della domanda.

Negli ultimi anni, infatti, è aumentato il costo delle automobili nuove, costo che, aggiunto al fatto che i tempi di produzione si sono rallentati, anche a causa della mancanza di accessori determinanti per la produzione, come i semiconduttori, ha portato molti acquirenti a rivolgersi al mercato dell’usato. Questa richiesta crescente di veicoli usati ha portato ad un aumento anche dei costi degli stessi, facendo registrare un aumento del costo medio del 33% in tre anni.

Il mercato dell’usato utilizza come base per la massimizzazione di vendita ed acquisti le piattaforme online, facilmente accessibili, che hanno ridotto di molto anche i tempi di permanenza dei veicoli nei magazzini. Se infatti, fino al 2015, il tempo di permanenza medio era di 84 giorni, nel 2021, i giorni si sono ridotti a 59, a dimostrazione dell’aumento del giro di acquisti nel mercato dell’usato.

Un ultimo aspetto da tenere in considerazione nel mercato automobilistico sono le auto elettriche.

Mentre a livello mondiale il mercato dell’elettrico nell’ultimo anno è aumentato notevolmente, registrando una crescita del 63% nel primo semestre del 2022 rispetto a quello del 2021, in Italia il mercato delle auto elettriche non è decollato, registrando un crollo del 17,6% nelle vendite.

Varie sono le motivazioni che portano gli acquirenti italiani a rinunciare all’acquisto di un’automobile elettrica, come ad esempio la mancanza di infrastrutture adeguate di ricarica o di incentivi sufficienti all’acquisto di auto elettriche, senza sottolineare il costo delle stesse rispetto alle autovetture alimentate a benzina o gasolio.

Importante è in conclusione sottolineare come questa tendenza negativa necessiti di cambiare rotta, anche in vista del 2035, anno a partire dal quale secondo la normativa europea, tutte le nuove auto in arrivo sul mercato devono essere a emissioni zero e non possono emettere CO2, ponendo di fatto uno stop alla vendita di automobili alimentate a diesel e benzina.

Fonti utilizzate per il seguente articolo:

https://unsplash.com/photos/aZKJEvydrNM

https://www.aci.it/fileadmin/documenti/studi_e_ricerche/conftraffecirco/SintesiStudioeproposte.pdf

https://www.gazzetta.it/motori/la-mia-auto/29-06-2022/prezzi-carburanti-aumento-nonostante-taglio-accise.shtml#:~:text=Oggi%20un%20litro%20di%20benzina,pi%C3%B9%20rispetto%20al%202021%2C%20spesa

https://www.motorbox.com/auto/magazine/auto-novita/mercato-auto-italia-gli-ultimi-dati-unrae#:~:text=Il%20mercato%20dell'auto%20in,archiviato%20un%20calo%20del%2036%25.

https://www.ilsole24ore.com/art/boom-mercato-auto-usate-i-prezzi-sono-rialzo-33percento-AErKIHxB

https://tg24.sky.it/economia/2022/11/01/auto-elettriche-vendite-italia

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L'Autore

Elisa Modonutti

Studentessa di Scienze internazionali e diplomatiche, amante della lettura, dei viaggi e con una curiosità innata di scoprire il mondo che ci circonda

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Ambiente e Sviluppo

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mercato autombilistico transizione elettrica mercato dell'usato costi di gestione veicoli