In risposta all’ imposizione da parte degli Stati Uniti di dazi del 25% su acciaio e alluminio importati dall'Unione Europea in vigore dal 12 marzo 2025, la Commissione Europea ha annunciato l'adozione di misure di ritorsione mirate a tutelare gli interessi economici dell'UE. La presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, ha espresso profondo rammarico per la decisione degli Stati Uniti, definendola “ingiustificata e dannosa sia per le imprese che per i consumatori europei”, poiché tali tariffe spesso si traducono in un aumento dei prezzi e interrompono le catene di approvvigionamento.
Le contromisure dell'UE, del valore complessivo di 26 miliardi di euro, saranno implementate in due fasi distinte: la prima fase prevede la reintroduzione, a partire dal 1° aprile, di dazi su una serie di prodotti statunitensi, tra cui bourbon whiskey e motociclette Harley-Davidson, introdotti nel 2018 e 2020 e successivamente sospesi durante l'amministrazione Biden. Questa misura interesserà beni per un valore di circa 8 miliardi di euro. La seconda fase, prevista per metà aprile, coinvolgerà ulteriori tariffe su prodotti per un valore di 18 miliardi di euro, includendo acciaio, alluminio e prodotti agricoli. La Commissione ha inoltre aperto una consultazione per gli stakeholders europei, in cui nelle prossime due settimane (fino al 26 marzo) potranno indicare i prodotti interessati dalla seconda misura.
La Commissione Europea ha sottolineato che queste misure sono calibrate per corrispondere all'impatto economico dei dazi statunitensi, con l'obiettivo di proteggere le imprese e i consumatori europei dalle conseguenze negative di tali tariffe. Infatti, l’ammontare delle contromisure europee risulterebbe essere 26 miliardi di euro, l’equivalente della stima dell’impatto economico dei dazi imposti dagli Stati Uniti. Nonostante l'adozione di queste contromisure, l'UE rimane aperta al dialogo e alla ricerca di una soluzione negoziata con l'amministrazione statunitense, sottolineando che le misure adottate possono essere revocate in qualsiasi momento qualora si raggiunga un accordo soddisfacente.Il contesto attuale ricorda le tensioni commerciali sorte durante il primo mandato del presidente Trump, quando furono imposti dazi simili su acciaio e alluminio europei. All'epoca, l'UE rispose con tariffe su prodotti emblematici statunitensi. Tali misure furono successivamente sospese durante l'amministrazione Biden, ma la recente reintroduzione dei dazi da parte degli Stati Uniti ha portato l'UE a ripristinare le contromisure.
L'escalation delle tensioni commerciali tra le due sponde dell'Atlantico potrebbe avere ripercussioni sull'economia globale in quanto l'aumento dei dazi potrebbe portare a un incremento dei prezzi per una vasta gamma di prodotti di consumo toccando molteplici settori, dal tessile all’automotive, incidendo sul costo della vita dei cittadini sia europei che americani. Gli economisti temono che una guerra commerciale prolungata possa danneggiare le economie di entrambe le parti, con effetti negativi sull'occupazione e sulla crescita economica. Inoltre, settori come quello delle compagnie aeree e del turismo potrebbero risentire dell'incertezza economica derivante dalle tensioni commerciali. Alcune compagnie aeree statunitensi hanno già segnalato una riduzione dei ricavi a causa della situazione, e l'intero settore dei viaggi e del tempo libero potrebbe subire perdite a causa della diminuzione della spesa dei consumatori.
La risposta dell'UE mira anche a esercitare pressione su specifici settori dell'economia statunitense, con l'obiettivo di incoraggiare una rapida risoluzione della disputa commerciale. Colpendo prodotti iconici e settori chiave, l'UE spera di stimolare un dialogo costruttivo che porti alla revoca dei dazi e al ripristino di relazioni commerciali stabili e reciprocamente vantaggiose.
Nonostante le tensioni, entrambe le parti riconoscono l'importanza di una relazione commerciale solida e continuano a cercare soluzioni negoziate per evitare ulteriori escalation e garantire la stabilità economica globale, specialmente in un mercato (USA-EU) del valore di oltre 1.7 trilioni di euro.
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L'Autore
Riccardo Carboni
Classe 1999, laureato in Scienze internazionali e Diplomatiche presso l’Università di Bologna e da sempre appassionato di affari internazionali. Studente all’ultimo anno di Master in International Relations presso la LUISS, ha approfondito tematiche riguardanti la sicurezza internazionale seguendo forum e partecipando a programmi di pianificazione militari secondo la dottrina NATO. Autore all’interno di Mondo Internazionale per l’area tematica “Organizzazioni Internazionali”.
Born in 1999, he holds a bachelor’s degree in International and Diplomatic Sciences from the University of Bologna and have always been passionate about international affairs. Currently a final-year student in the Master's degree program in International Relations at LUISS, he has delved into issues related to international security by following forums and participating in military planning programs based on NATO doctrine. Author and contributor to Mondo Internazionale for the "International Organisations” section.
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