Putin al summit BRICS, cosa ne è della giustizia penale internazionale?

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  Gaia De Salvo
  24 May 2023
  4 minutes, 17 seconds

Questo agosto, nella città di Gauteng in Sud Africa, avrà luogo il summit delle nazioni BRICS: Brasile, Russia, India, Cina e Sud Africa. Fra i paesi invitati, però, uno lo è con un asterisco: la Russia; infatti, a seguito di un mandato di arresto emesso dalla Corte Penale Internazionale, il presidente russo Vladimir Putin sarebbe a rischio di cattura qualora arrivasse fisicamente sul suolo sudafricano.

Pretoria e il Cremlino stanno negoziando da mesi, con il presidente sudafricano che dichiara l'obbligo di arresto, mentre lo staff della controparte russa annuncia con toni vaghi la partecipazione al summit, compreso un incontro bilaterale con il Sud Africa.

Putin è dunque ricercato da una corte di cui non ha mai accettato la giurisdizione, e stiamo ora assistendo alle conseguenze di ciò, sia nella limitazione geografica dei movimenti del presidente stesso, sia nei dilemmi posti ai paesi di transito nel caso di una volontaria provocazione del capo del Cremlino.


La Condanna

Vladimir Putin è il presidente in carica di un paese che non fa parte della Corte Penale Internazionale (ICC), quindi come è possibile che la corte abbia condotto un'indagine e abbia emesso un mandato di cattura nei suoi confronti? La giurisdizione della Corte è limitata agli stati che hanno ratificato lo Statuto di Roma del 1998, il documento che istituisce la corte stessa. Secondo l'articolo 12(2) dello Statuto, l'ICC può indagare solo sugli stati in cui si sono verificati i crimini o i cui cittadini li hanno commessi. L'Ucraina, non essendo firmataria dello Statuto, ha accettato la giurisdizione della corte (articolo 21(3)) attraverso una dichiarazione datata 9 aprile 2014, legata all'occupazione della Crimea, con una durata limitata, e una dichiarazione datata 8 settembre 2015, senza termine definito e ancora valida oggi. Il procuratore della corte ha quindi avviato l'indagine il 28 febbraio 2022, quattro giorni dopo l'inizio del conflitto Russo-Ucraino. L'accusa, datata 17 marzo di quest'anno, riguarda crimini di guerra commessi da Vladimir Putin e Maria Alekseyevna Lvova-Belova, sua commissaria per i diritti dei minori. L'imputazione riguarda l'illecita deportazione e trasferimento forzato di bambini dai territori occupati ucraini alla Federazione Russa. 

Il mandato di cattura nei confronti di un presidente in carica come Putin e di un membro del suo staff è reso possibile dall'articolo 27 dello Statuto di Roma della Corte Penale Internazionale, che stabilisce che la qualifica ufficiale di capo di Stato o di governo, di membro di un governo o di un parlamento, di rappresentante eletto o di agente di uno Stato non esonera una persona dalla responsabilità penale e non costituisce motivo di riduzione della pena.  Il mandato implica un obbligo legale per tutti gli stati membri della Corte Penale Internazionale, indipendentemente dalla carica del ricercato. Tuttavia, le dinamiche di potere geopolitico possono impedire l'effettivo arresto di tali personaggi, come nel caso dell'ex presidente sudanese Omar Al Bashir, che è rimasto in carica per anni dopo il mandato di arresto internazionale ed è riuscito a evitare l'arresto durante i suoi viaggi negli stati membri dell'ICC.


Il Sudafrica, l'ICC e la Russia

Anche nel caso di Al Bashir, il Sud Africa è stato al centro dell'attenzione della comunità internazionale quando alcuni parlamentari sudafricani hanno presentato un disegno di legge per ritirarsi dalla Corte Penale Internazionale in seguito alla visita e alla fuga di Al Bashir. Tuttavia, la corte suprema del paese ha dichiarato incostituzionale tale disegno di legge.

Il Sudafrica ha già una relazione controversa con la corte, recentemente accusata dal ministro della giustizia Lamola di essere incoerente nel proprio operato, poiché ha dimostrato una maggiore velocità nell'affrontare il caso ucraino rispetto alle indagini sulle presunte violazioni in Palestina. Inoltre, l'ICC non gode di una brillante reputazione in Africa, in quanto la maggior parte degli imputati proviene dal continente, suscitando accuse di parzialità. Quando la corte imputa capi di Stato in carica, causa e rafforza gli squilibri regionali, con paesi come Sudan e Kenya che hanno apertamente criticato l'ICC nel tentativo di delegittimarla.

Sebbene il Sudafrica abbia dichiarato neutralità nel conflitto russo-ucraino, secondo l'ambasciatore USA nel paese, armi e munizioni destinate al Cremlino sono state inviate da un porto di Città del Capo, la capitale del paese, suggerendo un coinvolgimento parziale nel conflitto. Il rapporto tra l'African National Congress, il partito al governo, e la Russia affonda le sue radici nell'aiuto ricevuto dall'Unione Sovietica durante la lotta all'apartheid. Nonostante ciò, il Sudafrica rimane un firmatario dello Statuto di Roma della Corte Penale Internazionale. Una visita di Vladimir Putin senza arresti potrebbe rappresentare non solo un duro colpo per l'ICC e la giustizia internazionale che rappresenta, ma anche un simbolico schieramento in un conflitto sempre più prolungato ed esteso.


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Fonti consultate per il presente articolo:

https://www.themoscowtimes.com...

https://www.icc-cpi.int/news/s...

Statuto di Roma della Corte Penale Internazionale (https://www.fedlex.admin.ch/el... )

 https://www.icc-cpi.int/situat... 

https://www.icc-cpi.int/sites/...

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https://mondointernazionale.or...

https://www.aljazeera.com/news...

https://www.nytimes.com/2023/0...

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foto: https://pixabay.com/it/photos/...

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