I bambini migranti pt. 1 – la situazione in Italia

  RAISE
  Rebecca Scaglia
  24 September 2021
  3 minutes, 41 seconds

Nel 2017 il Parlamento italiano, su proposta di Save the Children Italia, ha approvato la c.d. legge Zampa, che definisce un sistema nazionale di accoglienza e di protezione per i bambini e gli adolescenti migranti che arrivano in Italia.

In particolare, la legge 47/2017 disciplina un sistema organico e specifico di accoglienza, con strutture dedicate alla prima accoglienza-identificazione dei minori – il tempo massimo di permanenza in dette strutture è limitato, dai trenta ai sessanta giorni – e il successivo trasferimento nel sistema di seconda accoglienza in centri che aderiscono al Sistema per richiedenti asilo e rifugiati (Sprar). Inoltre, promuove lo sviluppo dell’affido familiare come strada prioritaria di accoglienza rispetto alla permanenza nelle strutture e istituisce una serie di standard per l’accertamento dell’età e l’identificazione con la presenza di un mediatore culturale durante i colloqui, creando una tanto attesa procedura uniforme a livello nazionale.

Peraltro, la legge prevede svariate tecniche di protezione dell’interesse del minore tramite:

  • l’istituzione dell’albo dei tutori volontari a cura dei Tribunali per i minorenni;
  • il perseguimento di ricongiungimenti familiari attraverso indagini da parte delle autorità competenti nell’interesse del minore, i cui esiti saranno comunicati sia al minore sia al tutore;
  • la tutela del diritto alla salute dei minori, con l’iscrizione del minore al Sistema Sanitario Nazionale anche in assenza di nomina del tutore, e all’istruzione, per mezzo di specifiche convenzioni per l’apprendistato e della possibilità di acquisire i titoli conclusivi dei corsi di studio anche qualora, al compimento della maggiore età, non si possegga più un permesso di soggiorno;
  • la tutela del diritto all’ascolto per i minori stranieri non accompagnati nei procedimenti amministrativi e giudiziari che li riguardano (anche in assenza del tutore) e all’assistenza legale, avvalendosi del gratuito patrocinio a spese dello Stato.

Una volta esposto il quadro di riferimento normativo, è importante rivolgere l’attenzione verso la situazione migratoria che, di fatto, si manifesta in Italia e, nello specifico, a Lampedusa e Ventimiglia. Si tratta, infatti, delle due principali frontiere del sistema europeo di accoglienza e protezione per migranti, inclusi i minorenni accompagnati e non.

Infatti, a partire dal dicembre 2020, l’UNICEF e Save the Children hanno unito le proprie forze a sostegno dei minori migranti che si trovano a Lampedusa e Ventimiglia, nel tentativo di fornire una risposta immediata ai bisogni essenziali di bambini e adolescenti, famiglie e donne sole che si sono ritrovati in quei luoghi. Tra gli interventi messi in atto figurano: primo soccorso psicologico, informazioni sui propri diritti e sui servizi disponibili, valutazione dei problemi di protezione specifici – tra cui assumono una rilevanza particolare quelli connessi alla violenza di genere. A seguito dei primi quattro mesi di attività, UNICEF e Save the Children hanno deciso di rinnovare fino al dicembre 2021 la loro collaborazione, votata al supporto dei minori migranti in arrivo attraverso la rotta del Mediterraneo centrale e quella balcanica.

Tra le iniziative portate avanti nell’ambito del programma congiunto preso in esame, si inserisce lo Youth Corner, ossia uno spazio per le ragazze realizzato all’interno del Child Friendly Space (un luogo sicuro che offre ascolto e protezione a minori soli e famiglie). Tra i servizi offerti si annoverano anche l’Helpline Minori Migranti di Save the Children e l’U-Report on the Move di UNICEF. Il supporto alle autorità italiane fornito da UNICEF e Save the Children interessa soprattutto le prime fasi dell’accoglienza, cioè quelle che seguono le operazioni di soccorso e salvataggio, considerate estremamente importanti e critiche per riconoscere subito i minori e identificare prontamente le situazioni più vulnerabili, incluse quelle di sopravvissuti e sopravvissute a violenze sessuali, violenze di genere e torture.

In questo contesto, UNICEF e Save the Children si assicurano anche che bambini, bambine e adolescenti possano accedere a spazi a loro riservati e a colloqui con personale qualificato. Nonostante tutte le operazioni di tutela già messe in atto, UNICEF e Save the Children continuano a registrare respingimenti di minori non accompagnati alla frontiera tra Italia e Francia: si rivelano, quindi, ancora fin troppo rigide le procedure per il ricongiungimento familiare e i meccanismi di relocation tra Stati Membri, essenziali affinché i minori che vogliano riunirsi con un parente che vive in un altro Paese europeo, o il cui trasferimento sia comunque nel loro superiore interesse, possano farlo in tempi veloci e in totale sicurezza.

Le fonti sono liberamente consultabili:

www.savethechildren.it

www.unicef.it


A cura di Rebecca Scaglia

Copyright © 2022 - Mondo Internazionale APS - Tutti i diritti riservati

Share the post

L'Autore

Rebecca Scaglia

Categories

Tag