I disturbi d’ansia nei giovani: in aumento prima e dopo il Covid-19

  RAISE
  Rebecca Scaglia
  28 July 2021
  4 minutes, 41 seconds

L’ansia si caratterizza come un’attivazione psicofisiologica a fronte di una paura vissuta per sé stessi o per gli altri. Sotto il profilo fisico, si presenta per mezzo di tremori, sudorazione e battito cardiaco accelerato.

È importante premettere che l’ansia non deve sempre essere considerata in modo patologico. Un giusto livello di attivazione psicofisiologica può favorire la performance e i risultati. Per questo motivo è necessario mantenere dei buoni livelli di ansia, che non devono essere né troppo elevati né troppo bassi, per favorire il raggiungimento dei propri obiettivi. Tuttavia, eccessivi livelli di ansia possono venire riconosciuti come una patologia in sé.

Generalmente si pensa che il disturbo ansioso sia tipico dell’età adulta, ma può venire diagnosticato anche nel periodo adolescenziale o, addirittura, infantile. Tra i disturbi d’ansia più diffusi nei bambini e negli adolescenti figurano:

  • il disturbo d’ansia generalizzato, caratterizzato da preoccupazione ed ansia eccessiva manifestate in relazione ad una quantità di eventi o attività che non mostrano tra loro similarità degne di nota;
  • l’agorafobia, che si manifesta come la paura degli spazi aperti e/o affollati;
  • l’ansia sociale, con paura o ansia marcate riguardo a situazioni sociali in cui il soggetto che ne soffre potrebbe essere esposto al giudizio degli altri;
  • il disturbo da panico, che si caratterizza per la presenza di “attacchi di panico”, i quali si manifestano con difficoltà respiratorie, tremore, pianto e palpitazione;
  • l’ansia da separazione, che si manifesta con l’intensa paura nel separarsi da una figura specifica;
  • il disturbo ossessivo-compulsivo, che si caratterizza per pensieri o impulsi (c.d. “ossessioni”) ricorrenti che causano ansia o disturbo nella persona, tanto da portarla ad attuare azioni o pensieri ripetuti per tranquillizzarsi (c.d. “compulsioni”);
  • l’ipocondria, che si caratterizza per la preoccupazione legata alla sicurezza di aver contratto malattie molto gravi, inducendo chi ne soffre a curarsi e a sottoporsi a molte visite anche a fronte di rassicurazioni mediche;
  • altre fobie specifiche, attraverso la persistente ed eccessiva paura rispetto ad una specifica persona, situazione o oggetto.

I sintomi d’ansia più comuni sono:

  • sotto il profilo muscolare: spasmi, emicranie, tremori, tensione muscolare;
  • sotto il profilo fisico: eccessiva sudorazione, mancanza d’aria, battito cardiaco accelerato;
  • sotto il profilo psicologico: mancanza di sonno, disturbi gastrointestinali, scarsa concentrazione e nervosismo eccessivo.

Il disturbo d’ansia può essere diagnosticato da uno specialista consultando il Manuale Diagnostico (DSM). Viene diagnosticato nel momento in cui i sintomi sopracitati condizionano significativamente la vita della persona e perdurano da almeno 6 mesi.

Il trattamento più noto per la cura dei disturbi d’ansia nei giovani è sicuramente la psicoterapia cognitivo-comportamentale, accompagnata - ove risulti necessario - ad una terapia farmacologica. Esistono anche terapie alternative volte a ridurre la sintomatologia ansiosa, come la musicoterapia, lo sport, la mindfulness. Quest’ultima si è rivelata importante specialmente per i soggetti in età evolutiva in quanto permette al bambino, alla bambina, alla ragazza o al ragazzo di comprendere meglio ciò che sta succedendo nel momento presente senza adottare un atteggiamento giudicante nei propri confronti.

I disturbi d’ansia, così come quelli di depressione, sono in forte crescita nelle fasce di età più giovani da almeno un decennio. Lo rivela, tra i tanti studi in materia, una ricerca pubblicata sul Journal of Abnormal Psychology. Lo studio è stato condotto da Jean Twenge, Professoressa di Psicologia presso la San Diego State University, e ha coinvolto oltre 200.000 adolescenti di 12-17 anni tra 2005 e 2017, nonché quasi 400.000 adulti di 18 anni o più dal 2008 a 2017. Ne è emerso un aumento del 52% del tasso di adolescenti che hanno riferito sintomi depressivi e del 63% tra i giovani adulti di età compresa tra i 18 e i 25 anni. Si è anche verificato un aumento del 71% dei giovani adulti che hanno lamentato forte stress e del 43% del tasso di giovani che hanno dichiarato di pensare al suicidio. I risultati dello studio suggeriscono che alcuni condizionamenti culturali – come l'abuso tecnologico e la carenza di sonno che ne deriva – possono avere effetti devastanti sul cervello in via di sviluppo degli adolescenti. Risulta dunque necessario reintrodurre i tradizionali canali di socializzazione faccia-faccia limitando l'uso degli smartphone ed evitando che interferiscano con il sonno. È consigliato, quindi, evitare di tenere telefoni o tablet in camera da letto durante la notte e di spegnerli almeno un'ora prima di andare a letto.

La pandemia da Covid-19, infine, è stata l’ultima goccia che ha fatto traboccare il vaso delle patologie legate all’ansia in bambini, adolescenti e giovani adulti. L’isolamento durante i lockdown e, più in generale, le restrizioni e lo stato di incertezza che accompagnano da tempo la vita di bambini e ragazzi - intenti ad affrontare le fasi più delicate del loro sviluppo - hanno provocato in loro conseguenze disastrose per quanto concerne i disturbi d’ansia. Oltre a essere i più colpiti dalle restrizioni, infatti, i giovani ed in particolare gli adolescenti si confermano come i grandi dimenticati della pandemia: allo stato attuale, la mancanza di progetti di supporto psicologico per bambini e adolescenti è un atto di grave trascuratezza istituzionale. Tra i primi a lanciare l’allarme in questo senso è stato il team di psicologi di Soleterre, il quale si è azionato per offrire assistenza psicologica gratuita ai minori: è possibile chiamare il numero +39 335 7711 805 dalle 9.00 alle 18.00 per fissare l’appuntamento con uno psicologo in presenza (sul territorio di residenza) oppure on-line. Attraverso la creazione di una Rete Nazionale per il Supporto Psicologico Covid-19, Fondazione Soleterre è presente in 14 regioni con 72 psicologi e psicoterapeuti pronti ad attivarsi immediatamente dopo la chiamata.

Le fonti sono liberamente consultabili:

www.ansa.it

https://vivavoceinstitute.com/...


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