Cipro: questioni di riconoscimento - parte 2

  Articoli (Articles)
  Francesca Alfonzi
  25 giugno 2022
  4 minuti, 6 secondi

La questione cipriota è sicuramente una delle più controverse fra tutte le problematiche che scaturiscono dall’atto del riconoscimento ed è anche un perfetto esempio di come questo processo può generare delle complicazioni a livello internazionale.

Le radici di questa disputa, che nel corso del tempo è passata dall’avere uno stampo violento ad uno più diplomatico, possono essere trovate nello storico conflitto tra i turco-ciprioti ed i greco-ciprioti che abitano l’isola di Cipro.

Dal 1960, anno della nascita della Repubblica di Cipro, queste due "comunità" hanno sempre mantenuto due identità ben distinte, soprattutto a livello territoriale e, a seguito di un fallimento del governo, l'accordo di ripartizione del potere tra le due fallì. Infatti, nel 1974, iniziò un conflitto su vasta scala: inizialmente il governo greco ha instaurato un proprio governo sull'isola, il quale sollecitava l'unione di Cipro alla Grecia, mentre dall'altra parte la Turchia - avendo percepito questa azione come una minaccia contro i turco-ciprioti - è intervenuta militarmente più volte come potenza garante e come forma di ‘protezione’. Successivamente, l'esercito turco è riuscito a prendere il controllo del 36% dell’isola (nel settentrione) attraverso l’utilizzo della violenza e con l'intenzione di disperdere i greco-ciprioti.

Quasi dieci anni dopo, il leader turco-cipriota Rauf Denktaş ha dichiarato l'indipendenza della "Repubblica turca di Cipro del Nord" (TRNC) ma una risoluzione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha etichettato questa dichiarazione di indipendenza come illegittima: il consenso internazionale è quindi stato negato all'aspirante nuovo-stato. Solo la Turchia, generalmente considerata come la potenza occupante, ha riconosciuto il TRNC. Da allora la situazione è rimasta ambigua e, nonostante gli sforzi delle Nazioni Unite per raggiungere un accordo che potesse fare di Cipro uno stato con una “sovranità unica e una personalità internazionale [...] composta da due comunità politicamente uguali", non è stata ancora trovata una soluzione: il conflitto di Cipro è per questo una delle missioni ONU più longeve nella storia.

In parole povere, questo conflitto ha portato a una chiara divisione politica: la parte greco-cipriota è considerata a livello internazionale come “custode” della Repubblica di Cipro, mentre i ciprioti turchi sono stati lasciati in uno stato più incerto e non definito.

Come si può facilmente dedurre, la questione cipriota è estremamente complicata e ha molte sfaccettature che si riflettono in diversi ambiti. Ad esempio, a livello internazionale, uno dei temi più controversi è l'adesione di Cipro all'Unione europea: da quando Cipro ha aderito all'UE come isola de facto divisa, il suo intero territorio è europeo ma il diritto dell'UE è sospeso nell'area settentrionale, dove il governo cipriota non esercita un potere effettivo.

Ulteriori problematiche possono emergere in relazione ad un’altra politica specifica dell'Unione Europea: solitamente i paesi, prima di accedere all'UE, devono chiudere e risolvere eventuali controversie in modo da soddisfare tutti i requisiti per l'adesione. Nel caso di Cipro, questa politica non è stata applicata ritenendo che i negoziati di adesione avrebbero facilitato la riconciliazione dell'isola. Inoltre, a seguito del conflitto turco/greco-cipriota, i negoziati di adesione della Turchia all'Unione Europea sono stati in parte sospesi poiché non erano più rispettate le posizioni europee basate sulla sovranità territoriale, l'indipendenza, l'integrità e l'unità, in relazione alla questione cipriota.

Questa situazione di divisione provoca molti problemi anche in termini di relazioni e interazioni economiche e diplomatiche: la parte settentrionale di Cipro rimane comunque uno stato illegittimo e ciò significa che non può interagire con gli altri membri della scena internazionale ad eccezione della Turchia, che, essendo l'unico paese ad averla riconosciuta, è anche quello che ha più interazioni con la TRNC in termini di relazioni internazionali.

Arrivare a una soluzione globale è ancora molto difficile, infatti "i negoziati sono bloccati su questioni di sicurezza” e “condivisione del potere [...] lasciando le due parti in uno stato di insicurezza e incertezza", tuttavia, il recente miglioramento delle relazioni tra Grecia e Turchia fa ben sperare e la domanda di adesione della Turchia per l’ingresso in Unione Europea dovrebbe offrire un incentivo per la risoluzione definitiva del conflitto.

Fonti consultate

Condividi il post

L'Autore

Francesca Alfonzi

Laureata nel 2021 in International Relations and Diplomatic Affairs presso l'Alma Mater Studiorum di Bologna; al primo anno di Magistrale in Relazioni Internazionali presso l'Università Sapienza di Roma.

Autrice per l'area tematica 'Diritti Umani'

Tag

cyprus Turkey InternationalOrganitazions recognition europe