Come l'Ucraina sta destabilizzando la politica americana: il caso dello shutdown

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  Lorenzo Graziani
  12 ottobre 2023
  3 minuti, 54 secondi

All'inizio di Ottobre il governo americano è riuscito ad evitare lo shutdown per sole cinque ore quando Joe Biden ha firmato una legge provvisoria poco prima della mezzanotte, cioè della scadenza ultima oltre la quale il governo sarebbe stato costretto a lavorare in condizioni estremamente limitate. In questo modo le conseguenze del shutdown, che avrebbe causato lo stop al finanziamento di tutte le attività definite "non essenziali" dalla Casa Bianca, è stato evitato, almeno fino a metà novembre, quando la legge provvisoria dovrà essere sostituita con l'effettiva legge di bilancio.

Ma perché si è arrivati così vicini allo stop del governo? Secondo la legge americana, quando il Congresso non riesce a trovare un accordo sulle 12 leggi con cui finanziare il successivo anno fiscale, dall'inizio di ottobre alla fine di settembre dell'anno successivo, lo speaker della Camera deve riuscire a trovare un accordo per promulgare la legge finanziaria.

In questo caso il repubblicano Kevin McCarthy, Speaker della Camera, non era riuscito a convincere l'ala più conservatrice dei repubblicani, convinta della profonda necessità di apportare tagli considerevoli alla spesa pubblica su molti settori strategici, tra cui il supporto alla resistenza ucraina. Per questo motivo McCarthy ha presentato una continuing resolution, legge tampone che finanzia il governo per 47 giorni, cercando di mettere d'accordo democratici e repubblicani senza includere aiuti finanziari destinati Kiev.

La decisione ha fin da subito creato grandi divisioni tra gli americani dove i democratici hanno richiesto l'inserimento degli aiuti destinati all'Ucraina nella presentazione della legge di bilancio ufficiale. Non solo i democratici, ma anche Joe Biden ha commentato la situazione, dichiarando di non poter "sotto alcuna circostanza permettere che il supporto americano verso l'Ucraina venga interrotto" e dicendosi sicuro che McCarthy "abbia intenzione di mantenere l'impegno verso il popolo ucraino". Il vicepresidente uscente, Mike Pence, ha dichiarato di essere in forte disaccordo col fratello Greg Pence, il quale ha votato contro la legge di bilancio, mentre il Segretario della Difesa Lloyd Austin ha richiesto un maggiore finanziamento verso Kiev: "accolgo la decisione di questa notte del Congresso, atta ad evitare uno shutdown non necessario e distruttivo [...] ma richiedo di mantenere l'impegno preso nel provvedere aiuti al popolo ucraino che combatte per difendere il proprio paese contro le forze delle tirannia" ha dichiarato durante un'intervista.

Dalla parte repubblicana le opinioni non sono però meno decise: il rappresentante del Kentucky Rand Paul ha dichiarato di essere pronto a tutto per "fermare l'ostaggio che l'Ucraina sta esercitando sugli Stati Uniti" e che "non ci si può permettere che l'economia americana venga trascinata a fondo per salvare l'Ucraina". L'opinione pubblica è quanto mai divisa: secondo uno studio pubblicato dal Chicago Council on Global Affairs sei americani su dieci desidererebbero perpetrare gli aiuti militari verso l'Ucraina, mentre la restante parte accoglierebbe con gioia la fine dei finanziamenti.

La situazione ha creato molta preoccupazione anche al Presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che proprio verso la fine di settembre aveva organizzato un incontro col Presidente americano per discutere di possibili fondi aggiuntivi con i quali Kiev si sarebbe potuta difendere dall'aggressione di Mosca, anche se in quel contesto McCarthy gli aveva negato il permesso di intervenire direttamente al Congresso. La risposta di Zelensky è infine arrivata durante il Defence Day quando, senza riferirsi direttamente al possibile shutdown americano, ha dichiarato che nulla avrebbe potuto indebolire la lotta dell'Ucraina contro la Russia, la sua resistenza, la sua forza e il suo coraggio. Infine, il Ministro della Difesa ucraino Rustem Umerov ha confermato di aver ricevuto rassicurazioni riguardo la continuazione degli aiuti militari americani durante una telefonata con il Segretario della Difesa Lloyd Austin.

Lo stallo è stato infine risolto a seguito di un evento storico, verificatosi il 3 di ottobre: i democratici, supportati dal repubblicano Matt Gaetz e dal suo piccolo gruppo di alleati, hanno deciso di allontanare lo speaker Kevin McCarthy dalla Camera per la prima volta nella storia degli Stati Uniti d'America. Mentre si stanno organizzando i lavori per scegliere un successore ufficiale, il ruolo di speaker è stato momentaneamente preso dal repubblicano Patrick McHerny.

Diventa quindi di essenziale importanza per gli equilibri internazionali la nomina del prossimo speaker, in quanto quest'ultimo potrebbe giocare un ruolo da protagonista per la decisione dei fondi futuri da impegnare agli aiuti verso la popolazione ucraina.

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Fonti consultate per questo articolo:

https://edition.cnn.com/politi...

https://www.ilpost.it/2023/10/...

https://www.whitehouse.gov/bri...

https://www.politico.com/news/...

https://foreignpolicy.com/2023...

https://www.theguardian.com/wo...

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Lorenzo Graziani

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