Framing The World, Edizione XCIX

Le principali notizie dal mondo

  Articoli (Articles)
  Redazione
  09 gennaio 2023
  22 minuti, 17 secondi

Framing The World, Edizione XCIX

Nell’ultimo FtW ci occupiamo dell’altalenante situazione finanziaria del 2022 e delle prospettive 2023. Inoltre, descriviamo l’attentato terroristico verificatosi in Somalia e l’incontro tra Xi Jinping e il suo omologo filippino. Infine analizziamo la continuazione della campagna militare in Ucraina.

Tutto questo e molto altro nel 99° numero di Framing the World!

DIRITTI UMANI

ECONOMIA E FINANZA INTERNAZIONALE

AFRICA SUB SAHARIANA

AMERICA DEL NORD

AMERICA LATINA

ASIA ED ESTREMO ORIENTE

EUROPA OCCIDENTALE E UNIONE EUROPEA

EUROPA ORIENTALE E RUSSIA

MEDIO ORIENTE E NORD AFRICA (MENA)

TERRORISMO E SICUREZZA INTERNAZIONALE




DIRITTI UMANI

Arabia Saudita, le donne potranno recarsi alla Mecca senza “guardiano”. Giovedì 5 gennaio il ministro saudita per i pellegrinaggi ha aperto ufficialmente le prenotazioni per la stagione del Hajj 2023, il pellegrinaggio nella città santa della Mecca in cui tutti i musulmani dovrebbero recarsi almeno una volta nella vita. Lo Hajj, uno dei 5 pilastri dell’islam (Arkān al-Islām), è una delle più importanti entrate della monarchia saudita, ascrivibile all’interno del settore del turismo religioso che include anche dei pellegrinaggi minori come l’Umrah. Secondo le dichiarazioni del ministro saudita di cui sopra, riportate dalla Saudi Press Agency, le pellegrine non avranno più l’obbligo di essere accompagnate da un “guardiano”, cioè un uomo di famiglia che faccia da tutore secondo quanto stabilito dalla legge saudita e dall’interpretazione wahabita della Shari’ah. Tale decisione è da ascriversi nella parziale liberalizzazione e modernizzazione di usi e costumi nel Paese sotto le linee guida del principe ereditario Mohammed bin Salman. Le ONG a tutela dei diritti umani hanno descritto la decisione saudita come un esempio di women’s rights washing, volto a migliorare la reputazione internazionale della monarchia nei confronti dell’Occidente.

Iran, ferma reazione del regime contro le vignette satiriche di Charlie Hebdo. Il 4 gennaio, il celebre giornale parigino Charlie Hebdo, ha pubblicato una serie di vignette per screditare il regime di Teheran e supportare la lotta delle donne e dei dimostranti nel Paese. Le vignette vincitrici di un concorso – con più di 300 partecipanti – rappresentano l’ayatollah Ali Khamenei e altri chierici sciiti del suo entourage con delle caricature o in alcuni casi in atti osceni. Non è ovviamente tardata la risposta del regime che ha definito le vignette “offensive e blasfeme” e “da condannare”. Il portavoce del ministro degli esteri iraniano ha annunciato che le alte autorità del Paese hanno chiuso un istituto di ricerca francese e, inoltre, ha convocato l’ambasciatore francese in Iran, dichiarando che “la Francia non può mancare di rispetto alle alte autorità sacre di un Paese islamico in nome della libertà di espressione”.

Sara Oldani


ECONOMIA E FINANZA INTERNAZIONALE

Borse, anno da dimenticare. Il 2022 degli investitori si è chiuso con il primo calo annuale dal 2018, con gli indici americani in calo tra il 9% del Dow Jones e il 33% del Nasdaq (il dato peggiore dal 2008), mentre quelli europei in genere contengono i cali (Ftse MIB -15%, Dax 30 -8%, CAC 40 -5%) o addirittura chiudono in positivo (Ftse 100 +3%) grazie al rally autunnale. La performance è però estremamente variegata: se il settore tecnologico è stato bersagliato dalle vendite (Apple -27%, Amazon -50%, Meta, Tesla e PayPal oltre -60%), settori come energia (+59% nonostante il petrolio abbia chiuso l’anno a solo +6%) e aerospaziale e difesa (Northrop e Lockheed +40%) sono stati delle ancore di salvezza. In negativo anche il settore dei bond, che addirittura ha vissuto il quarto peggior anno dal 1700 ad oggi, mentre un ipotetico portafoglio combinato di azioni e bond ottiene il peggior dato dal 1871.


Tesla, si sgonfia la bolla. Uno dei titoli peggiori del 2022 è stato Tesla che, nonostante l’espansione della capacità produttiva con le nuove fabbriche in Texas, Cina e Germania e l’aumento delle vendite annuali del 40%, paga pesantemente il rialzo dei tassi d’interesse e la conseguente rivalutazione dei profitti futuri, oltre alla crescita della concorrenza sui veicoli elettrici. Nel 2022 il calo in borsa è stato del 65% e la caduta non sembra arrestarsi nei primi giorni del nuovo anno con un ulteriore -8% seguito alle consegne trimestrali giunte sotto le attese e l’annuncio di un nuovo ribasso dei prezzi di listino (-7500$ su Model 3 e Y), dati che fanno temere un indebolimento della domanda. Elon Musk, il primo uomo ad aver raggiunto un patrimonio di oltre 300 miliardi (340 per l’esattezza), è diventato anche il primo a perdere oltre $200 miliardi, scendendo a $137 miliardi.

Inflazione, primo calo in Europa. Dopo 4 mesi in doppia cifra e grazie soprattutto al calo dei prodotti energetici favorito da un inverno quantomeno tiepido, l’inflazione nell’eurozona torna in singola cifra (+9.2%) e fa sperare in un superamento del picco, con l’ottimismo che si diffonde immediatamente sui mercati finanziari. Tuttavia, la minaccia non può dirsi superata dato che l’indice core, che esclude prodotti volatili come alimenti ed energia, ha raggiunto un nuovo record a +5.2%. La BCE, infatti, è solita guardare a questo dato quando decide sui tassi praticati e dato che l’obiettivo è +2%, diversi membri del consiglio direttivo si attendono ulteriori rialzi consistenti a febbraio e marzo. Il presidente Lagarde ha inoltre suggerito cautela dato che è attesa una nuova fiammata di inflazione già a gennaio.

USA, la forza dell’economia. Dati positivi anche dagli USA, dove l’indice PCE, l’indice preferito dalla Federal Reserve per la misura i prezzi pagati dai consumatori a novembre cala su base mensile da +0.4% a +0.1%, mentre su base annua passa da +6.1 a +5.5% e, a differenza dell’eurozona, negli USA migliora anche l’indice core (da +5 a +4.7%). Segnali positivi giungono inoltre dall’indice di fiducia dei consumatori (MCSI), +5% a dicembre e +19% dai minimi di giugno, sintomo di un ritrovato ottimismo, e dal mercato del lavoro, dove i posti creati aumentano più del previsto (223.000 contro 203.000), cala la disoccupazione da 3.7 a 3.5% e rallentano i salari (da +5 a +4.6%). Tutto ciò, unito al forte rallentamento dell’indice ISM Services (produzione non manifatturiera), fa sperare gli investitori in un rallentamento degli aumenti dei tassi di interesse e mette le ali a Wall Street (oltre +2% dopo la pubblicazione dei dati), che chiude la prima settimana del 2023 in positivo.

FTX, le ultime notizie. Sam Bankman-Fried, estradato negli Stati Uniti, è apparso davanti ad un giudice federale a Manhattan, che ne ha disposto il rilascio dietro una delle cauzioni più alte della storia, $250 milioni, solo una parte dei quali verrà però effettivamente versata. SBF, come è noto nel mondo delle cryptovalute, dovrà rimanere nella casa dei genitori a Palo Alto e indossare un braccialetto elettronico fino alla data del processo, fissato per il 3 ottobre. Bankman-Fried si è dichiarato non colpevole degli 8 capi di accusa per cui andrà a processo, mentre Gary Wang, co-fondatore di FTX, e Caroline Ellison, co-ceo di Alameda Research (l’hedge fund di FTX) si sono dichiarati colpevoli e hanno accettato di testimoniare contro SBF. Le autorità federali hanno inoltre iniziato a sequestrare gli asset di FTX presenti negli USA per risarcire i creditori, tra i quali $465 milioni in azioni di Robinhood.

Leonardo Aldeghi




AFRICA SUB SAHARIANA

Somalia, doppio sanguinoso attentato nel paese. Non è ancora stato accertato con precisione il numero di vittime causate del doppio attentato, avvenuto nei primi giorni del 2023, nella località di Maha, in Somalia centrale, circa 300 chilometri dalla capitale Mogadiscio. Il numero riportato da più fonti varia infatti tra i 20 e i 40 morti, oltre a numerosi feriti. I terroristi hanno attaccato la città di Maha con due mezzi carichi di esplosivo, poi detonati causando morte e distruzione. Larea colpita dall’attacco è al centro di una vasta offensiva portata avanti dal governo e da milizie a lui alleate contro i gruppi jihadisti di Al-Shabaab, organizzazione terroristica legata ad Al-Qaeda.

Tanzania, revocato il divieto di manifestare. Samia Suluhu Hassa, presidente della Tanzania dal 2021, ha fatto un passo importante nella direzione del ripristino di più ampie libertà democratiche, in un paese che ha invece subito per anni un forte autoritarismo. Nel 2016, l’allora presidente John Magufuli, deceduto nel 2021 prima che Hassa salisse al potere, aveva infatti decretato il divieto di ogni manifestazione alle opposizioni. Hassa ha finalmente revocato questo decreto, come da lei stesso affermato a un raduno di leader dell’opposizione, dando così nuovamente alle opposizioni il diritto di manifestare politicamente la propria posizione.

Andrea Ghilardi

AMERICA DEL NORD

USA, la Corte Suprema della Carolina del Sud ha annullato il divieto di aborto di sei settimane. Giovedì la Corte Suprema dello Stato ha stabilito che la legge che limitava gli aborti dopo l'attività cardiaca fetale rilevabile fosse "una restrizione irragionevole al diritto alla privacy di una donna" e incostituzionale.

La decisione significa che l'aborto in Sud Carolina è ora legale fino a circa 20 settimane di gravidanza. La sentenza arriva quasi due anni dopo la promulgazione della legge, nota come fetal Heartbeat and Protection from Abortion Act, che vietava l'aborto dopo sei settimane - tranne in casi limitati come gravidanze che metterebbero in pericolo la persona incinta o che sono il risultato di stupro o incesto.

La decisione della Corte Suprema dello Stato arriva mentre in tutto il paese si stanno conducendo feroci battaglie legislative e giudiziarie sull'accesso all'aborto più di sei mesi dopo che la Corte Suprema degli Stati Uniti ha rovesciato Roe vs Wade.

(Ludovica Costantini)

USA, McCarthy eletto House Speaker. Il rappresentante della California Kevin McCarthy ha vinto le elezioni sabato come speaker della Camera in uno storico combattimento di cinque giorni, al 15esimo scrutinio, dopo aver dato importanti concessioni ai resistenti di destra che avrebbero indebolito il suo potere e consegnato loro un'influenza fuori misura nella nuova maggioranza repubblicana.

McCarthy si è fatto strada verso la vittoria facendo un accordo che ha vinto su un considerevole contingente di legislatori ultraconservatori venerdì, per poi consumare i restanti oppositori in una sessione notturna tesa e spettacolo di dramma che si torce a braccio al piano della Casa.

(Ludovica Costantini)

Scarcerata Ana Montes, una delle più note spie della Guerra Fredda. Dopo oltre 20 anni di carcere negli Stati Uniti è stata scarcerata Ana Montes, tra le più note spie della Guerra Fredda. Lo riporta la Bbc. La 65enne ha spiato per oltre 20 anni per conto di Cuba mentre lavorava come analista alla Defense Intelligence Agency americana. Dopo il suo arresto nel 2001, l’amministrazione Usa dichiarò che aveva rivelato all’Havana quasi tutte le operazioni di intelligence statunitensi sull’isola ed era per questo considerata una delle “spie piu’ dannose” per la sicurezza americana.

(Federico Pani)

Fda autorizza l’atteso farmaco per l’Alzheimer. La Food and Drug Administration americana autorizza l’atteso farmaco per l’Alzheimer di Eisai e Biogen. Negli studi eseguiti il Leqembi ha mostrato risultati promettenti per la cura della malattia, da cui sono affetti circa 6,5 milioni di americani, con un evidente rallentamento della malattia. La Fda ha garantito al farmaco il via libera accelerato e questo significa che le due società dovranno condurre altri studi.

(Federico Pani)

Almeno 60 vittime per l’ondata di freddo estremo. Nell'ultima settimana dell'anno un’ondata di freddo estremo ha imperversato negli Stati Uniti: il bilancio è salito ad almeno 60 vittime, tra cui 27 nello stato di New York, con Buffalo come città più colpita e decine di migliaia di persone senza elettricità e un metro di neve. Molte vittime sono state trovate all’interno delle loro auto, nelle case e nei cumuli di neve.

(Federico Pani)


Ludovica Costantini e Federico Pani



AMERICA LATINA

Brasile, inizia il primo gennaio il governo di Lula. Luiz Inacio Lula da Silva ha prestato giuramento come nuovo presidente del Brasile: è la terza volta che ricopre la più alta carica del paese. Il primo giorno del 2023 si incontrano a Brasilia personalità politiche di tutto il mondo per attendere la cerimonia di insediamento ufficiale del Presidente Lula. Tra gli invitati appaiono Petro, dalla Colombia, Boric dal Cile e Lasso dall’Ecuador. Nel suo primo discorso, Lula ha promesso di ricostruire un Paese in "terribili rovine".

Venezuela, l'opposizione ha votato per sciogliere il suo governo parallelo e rimuovere il suo leader Guaidó. La mossa arriva quattro anni dopo che Guaidó si è dichiarato presidente in seguito alla rielezione di Nicolás Maduro in sondaggi controversi. È stato riconosciuto da molti paesi occidentali, compresi gli Stati Uniti, ma non è riuscito a estromettere il presidente di sinistra. Il voto mostra come la maggior parte dei politici dell'opposizione in Venezuela abbia perso la fiducia in Guaidó.

Ludovica Costantini

ASIA ED ESTREMO ORIENTE

Cina: l’ondata di Covid raggiunge il picco. Secondo un recente studio di Frontiers of Medicine, l’ondata di Covid che sta interessando la Cina avrebbe raggiunto il picco nelle ultime settimane colpendo le maggiori città del paese, incluse Shanghai e Pechino. Secondo la società britannica di analisi mediche Airfinity, i contagi giornalieri di Covid-19 nel paese sarebbero intorno ai 1,8 milioni. Nonostante la situazione appaia critica, data la mancanza di farmaci e il sovraffollamento degli ospedali, Pechino ha rifiutato la proposta dell’Unione Europea di inviare vaccini a Rna messaggero. L’UE ha intanto incoraggiato gli stati membri a introdurre per tutti coloro che partono dalla Cina, il requisito di un test effettuato non oltre 48 ore prima della partenza, come già fatto da diversi paesi, tra cui il Giappone.

(Laura Salvemini)

Turkmenistan, il premier cinese Li Keqiang incontra a Pechino il Presidente del Turkmenistan Serdar Berdimuhamedov. Venerdì 6 Gennaio il Premier Li Keqiang ha tenuto a Pechino un incontro con Serdar Berdimuhamedov, presidente del Turkmenistan. L’incontro si è svolto durante una visita di stato della durata di due giorni del Presidente Turkmeno in Cina. Durante l’incontro le due parti hanno discusso riguardo al futuro delle relazioni Turkmenistan-Cina, e il Presidente Turkmeno si è detto favorevole alla cooperazione con la Cina in campo politico, economico ed energetico. La cooperazione energetica è uno dei temi più importanti affrontati e a questo riguardo Li ha affermato che la Cina è pronta a facilitare i procedimenti necessari, inclusa la costruzione della China-Central Asia Gas Pipeline, con la speranza che il Turkmenistan possa garantire una fornitura stabile di gas alla Cina.

(Alessandra Tamponi)

Sri Lanka, a fine febbraio si terranno le prime elezioni dalle dimissioni di Rajapaska. Lo Sri Lanka si prepara alle prime elezioni locali dopo che le dimissioni di Rajapaska hanno lasciato il paese in una situazione di grave crisi economica e sociale. Le elezioni dei governi locali sono previste per la fine di febbraio, mentre le candidature sono attese entro la fine di gennaio. Circa 14,000 seggi verranno istituiti nelle 340 divisioni locali dove si svolgeranno le elezioni. Gli analisti sottolineano che le elezioni locali non potranno fronteggiare l’attuale amministrazione guidata dal presidente Ranil Wickremesinghe e che per motivi costituzionali, le elezioni presidenziali potranno tenersi solo nell’ultimo trimestre del 2024.

(Laura Salvemini)

Filippine, incontro tra Xi Jinping e Ferdinand Marcos a Pechino. Il 2023 si è aperto per le Filippine con la visita di stato del Presidente Ferdinand Marcos presso la Repubblica Popolare Cinese. Martedì 3 gennaio Marcos junior, succeduto al padre il 30 giugno 2022, si è recato a Pechino per un viaggio di stato di 3 giorni, durante i quali ha avuto modo di discutere con Xi Jinping riguardo al futuro delle relazioni tra i due Paesi. Durante la visita di Marcos le parti hanno firmato più di 14 accordi, tra cui un piano d’azione congiunto sulla cooperazione agricola e ittica tra il Dipartimento dell’agricoltura filippino (DA) e il Ministero dell’agricoltura e degli affari rurali della Cina. Inoltre hanno stipulato un Memorandum of Understanding sulla Belt and Road Initiative. Si è discusso anche di una possibile riapertura in termini di cooperazione energetica, tra cui la ricerca di gas nel mare della Cina meridionale, nonostante le dispute territoriali esistenti.

(Alessandra Tamponi)

Laura Salvemini e Alessandra Tamponi

EUROPA OCCIDENTALE E UNIONE EUROPEA

Consiglio dell'Unione Europea, comincia la presidenza svedese. Dal 1° gennaio al 30 giugno 2023 la presidenza del Consiglio dell'Unione Europea spetta alla Svezia. L'ultima presidenza svedese risale al 2009: molto è cambiato per quanto riguarda le dinamiche nell'Unione e nel mondo. Nel programma della sua terza presidenza del Consiglio, la Svezia ha individuato quattro priorità: sicurezza ed unità, competitività, transizione verde ed energetica, valori democratici e Stato di diritto. Più in particolare, la nuova presidenza ha dichiarato di volersi impegnare nel garantire aiuto economico e militare all'Ucraina e di sostenere il suo percorso verso l’ingresso nell'Unione Europea. Ulf Kristersson, il primo ministro svedese, ha inoltre dichiarato che verranno poste attenzioni alla competitività dell'Unione, al mercato dell'energia e alle sue riforme e alla transizione verde, con l'obiettivo di raggiungere un'Europa "più verde, più sicura e più libera".

Unione Europea, proposta di offrire alla Cina vaccini anti-Covid. Negli ultimi giorni, l'Unione Europea, in risposta alla recrudescenza del virus in Cina, ha offerto a Pechino l'invio gratuito dei vaccini anti-Covid utilizzati in Europa. La commissaria alla Salute, Stella Kyriakides, si sarebbe messa in contatto con la Cina per offrire, oltre ai vaccini adattati alle varianti, la conoscenza degli esperti di salute pubblica in UE. Il governo cinese ha rifiutato l'offerta, dichiarando di riuscire a produrre in autonomia abbastanza vaccini per tutti i suoi cittadini. Pechino ha inoltre minacciato di prendere contromisure nei confronti dei Paesi (tra cui l'Italia) che hanno scelto di imporre tamponi e restrizioni a viaggiatori provenienti dalla Cina.

Tali offerte e nuove iniziative rappresentano il tentativo dell'Europa di creare un argine per limitare i possibili impatti della nuova ondata di infezioni nel continente europeo, in seguito allo stop della politica "zero Covid" in Cina.

Croazia, adozione dell'euro ed ingresso nell'area Schengen. L'1 gennaio 2023 la Croazia, stato membro dell'Unione Europea dal 2013, ha ufficialmente adottato l'euro ed è entrata nello spazio di libera circolazione europea ossia lo spazio Schengen. La Croazia aveva avanzato la richiesta di adozione dell'euro nel 2017 e di entrare nell'area Schengen nel 2015; successivamente è iniziato il periodo di analisi sulla stabilità dell'economia del Paese e del suo apparato di sicurezza, conclusosi negli scorsi mesi con un parere favorevole da parte delle istituzioni dell'Unione. Per quanto riguarda la moneta unica europea, la Croazia è il ventesimo paese ad adottarla ed il ventisettesimo paese ad entrare nell'area Schengen, il primo dopo il Liechtenstein nel 2011.

Bianca Franzini


EUROPA CENTRO-ORIENTALE E RUSSIA

Ucraina, bombardamenti da entrambe le parti durante la tregua annunciata da Mosca. Il cessate il fuoco di 36 ore a partire dalle 12 del 6 gennaio, lo stesso voluto dal presidente russo Putin in occasione del Natale ortodosso, celebratosi il 7 gennaio scorso, non ha interrotto le ostilità al fronte. Sebbene la tregua fosse stata annunciata unilateralmente da Mosca, secondo quanto riportato dalle autorità ucraine, sarebbero state proprio le forze russe a violarla con una serie di massicci bombardamenti: uno dei quali ha provocato 2 vittime civili nella città di Bakhmut. Il governo di Kiev aveva rispedito al mittente la proposta di cessate il fuoco, definendo quest’ultimo come il tentativo del Cremlino di guadagnare tempo e riposizionare le proprie forze al fronte.

Bielorussia, continua la cooperazione militare con Mosca. Il Ministero della Difesa bielorusso ha dichiarato che la cooperazione militare con la Russia, inclusiva di raggruppamenti di divisioni ed esercitazioni congiunte, saranno rafforzate nei termini previsti, in materia di sicurezza, dal Trattato sull’Unione russo-bielorussa risalente al 1999. Il governo di Minsk ha poi annunciato l’arrivo, nelle prossime settimane, di personale militare, armi ed equipaggiamenti dalla Russia, presso le basi di addestramento dell’esercito bielorusso.

Davide Shahhosseini




MEDIO ORIENTE E NORD AFRICA (MENA)

Incontro a Mosca tra i ministri della difesa turco e siriano: possibile mediazione? Il ministro della Difesa e il capo dei servizi di informazioni della Turchia hanno incontrato i loro omologhi siriani a Mosca il 28 dicembre scorso. Si tratta del primo incontro ufficiale tra i due Paesi mediorientali dallo scoppio della guerra civile in Siria nel 2011. Nelle scorse settimane le dichiarazioni rilasciate dal Presidente Recep Tayyip Erdogan circa un’operazione via terra nell’area del Kurdistan (siriano e iracheno), avevano fatto rialzare le tensioni tra Siria e Turchia, la quale vede la questione curda come un problema di sicurezza nazionale. Il recente incontro, dichiarato positivo da entrambi gli attori in gioco, farebbe invece intravedere un possibile scongelamento a livello diplomatico. La mediazione russa, la cui presenza in Siria è fondamentale per garantire uno sbocco sui “mari caldi”, non è un caso che sia avvenuta proprio durante una fase di rallentamento dei combattimenti nella guerra in Ucraina. Inoltre, il disgelo dei rapporti tra Turchia e Siria è da leggersi nel più ampio contesto di de-escalation in corso in Medio Oriente.

(Sara Oldani)

Libia, accuse ad ENI. Il ministro del petrolio dell’esecutivo di Tripoli, Mohamed Aoun, accusa la società italiana di pratiche estorsive con il fine di ottenere la modificazione delle quote di alcune aree estrattive. Il leader dell’esecutivo sostenuto dalla Camera di Tobruk, Fathi Bashaga, coglie l’occasione per cavalcare queste accuse scagliandosi contro gli avversari interni. Entrambi i personaggi vivono però un momento di forte debolezza politica. Aoun è ormai quasi esautorato da ogni autorità dopo il compromesso raggiunto tra il suo primo ministro, Dbeibah, e il generale Khalifa Haftar per nominare Farhat Omar Bengadara al vertice della National Oil Corporation, la compagnia petrolifera nazionale libica. Bashaga, dopo il fallito colpo di mano per prendere Tripoli, si vede sempre più isolato e privo di potere, essendo il generale Haftar il vero dominus della Cirenaica e in parte del Fezzan.

(Michele Magistretti)

Tunisia, più del 90% della popolazione decide di non votare. Si sono tenute il 17 dicembre le elezioni legislative in Tunisia, un anno e mezzo dopo la svolta autoritaria con cui il Presidente della Repubblica Kais Saïed ha sospeso il Parlamento democraticamente eletto nel 2019. Il tasso di astensione si è rivelato altissimo, pari al 91,2 %, un vero e proprio schiaffo per Saïed. Le procedure elettorali vietavano la candidatura di personalità legate ai partiti politici: non a caso il voto è stato boicottato da gran parte delle forze di opposizione al Presidente. Tuttavia, il diffuso disinteresse per il voto è frutto soprattutto della disillusione dei tunisini, stanchi di una querelle politica considerata sterile a fronte di una situazione economica sempre più difficile. Secondo turno delle legislative previsto tra il mese di gennaio e quello di marzo 2023, con il grande punto interrogativo rispetto alla legittimazione politica di una tornata elettorale viziata da una partecipazione così limitata.

(Francesco Lorenzini)

Michele Magistretti, Sara Oldani e Francesco Lorenzini




TERRORISMO E SICUREZZA INTERNAZIONALE

Ucraina, via libera di Usa, Francia e Germania all’invio di carri armati a Kiev. Per la prima volta dall’inizio delle ostilità, verranno impiegati sul terreno mezzi corazzati di fabbricazione occidentale. Difatti, sino ad oggi, l’Esercito ucraino ha ricevuto in dotazione 280 carri armati, tutti provenienti da Polonia e Repubblica Ceca e risalenti all’epoca sovietica. Sebbene il Governo di Kiev a più riprese ne avesse denunciato l’inadeguatezza, ritenendoli obsoleti per far fronte ai moderni mezzi corazzati russi, le forze occidentali, presumibilmente al fine di prevenire un’escalation militare con Mosca, hanno a lungo temporeggiato prima di arrivare a questa decisione.

(Davide Shahhosseini)

Messico, guerriglia urbana dopo l’arresto del figlio di “El Chapo”. La cattura di Ovidio Guzmán López, uno dei figli di Joaquín Guzmán Loera detto “El Chapo”, ha scatenato la violenta reazione da parte del cartello di Sinaloa, quest’ultimo guidato proprio dal Chapo fino al definitivo arresto avvenuto nel 2014 dopo 13 anni di latitanza. Ovidio Guzmán, detto “El Raton”, è accusato di aver ereditato la guida del cartello dopo la cattura del padre. La notizia del suo arresto, avvenuto giovedì scorso nella città di Culiacán - capoluogo dello stato di Sinaloa -, è stata seguita da violenti scontri tra polizia ed esercito da un lato e i membri del cartello dall’altro. Secondo quanto riportato dalle autorità messicane, il bilancio degli scontri sarebbe di 29 vittime, 10 delle quali appartenenti alle forze dell’ordine.

(Davide Shahhosseini)

Burkina Faso, espulsa la coordinatrice ONU. In data 23 dicembre 2022 la giunta militare al potere ha dichiarato persona non grata Barbara Manzi, coordinatrice ONU in Burkina Faso. L’accusa è quella di aver macchiato l’immagine del paese con la decisione di ritirare unilateralmente il personale non essenziale ONU da Ouagadougou. Il Burkina Faso sta vivendo una fase di profonda instabilità, con due colpi di stato intervenuti nel corso del 2022 ed una situazione securitaria sempre più compromessa dall’avanzare dei gruppi jihadisti verso la capitale. Non si tratta del primo paese della regione ad espellere un rappresentante delle Nazioni Unite in tempi recenti: nel luglio scorso il governo maliano ha messo alla porta il portavoce della missione di peacekeeping MINUSMA, Olivier Salgado, colpevole del rilascio di “informazioni inaccettabili” riguardo il caso dei 49 soldati ivoriani arrestati in Mali perché considerati dei mercenari.

(Francesco Lorenzini)

Mali, graziati i 49 soldati ivoriani detenuti dal luglio scorso. Venerdì 6 gennaio il Presidente del regime di transizione in Mali, colonnello Assimi Goita, ha graziato i 49 soldati ivoriani arrestati a Bamako nel luglio 2022 con l’accusa di essere dei mercenari. La Costa d’Avorio aveva giustificato la loro presenza in Mali affermando che il gruppo fosse parte della missione di pace ONU MINUSMA. I militari sono stati tutti condannati a vent’anni di prigione il 30 dicembre scorso. La grazia fa seguito alla visita in Mali e Costa d’Avorio del Presidente togolese Faure Gnassingbé, incaricato dalla CEDEAO (Comunità Economica dei Paesi dell’Africa Occidentale) di lavorare ad una mediazione tra i due paesi. La liberazione pone fine a sei mesi di braccio di ferro politico-giudiziario tra Bamako e Abidjan, riconducibile al ruolo e alla presenza di MINUSMA in Mali, considerata dalla giunta al potere come intrusiva della propria sovranità.

(Francesco Lorenzini)


Davide Shahhosseini e Francesco Lorenzini



Framing The World è un progetto ideato e creato grazie alla collaborazione di un team di associati di Mondo Internazionale.

Alessandra Tamponi: Asia ed Estremo Oriente

Andrea Ghilardi: Africa Sub-Sahariana

Bianca Franzini: Europa Occidentale e Unione Europea

Chiara Giovannoni: Diritti Umani

Davide Shahhosseini: Terrorismo e Sicurezza Internazionale

Elisa Maggiore: America Latina

Federico Pani: America del Nord

Francesco Lorenzini: Medio Oriente e Nord Africa, Terrorismo e Sicurezza Internazionale

Francesco Rossi: America Latina, Europa Centro-Orientale e Russia

Giulio Ciofini: Africa Sub-Sahariana

Laura Salvemini: Asia ed Estremo Oriente

Leonardo Aldeghi: Economia e Finanza Internazionale

Lorenzo Franceschetti: Diritti Umani

Ludovica Costantini: America Latina

Michele Magistretti: Medio Oriente e Nord Africa

Rosario Giorgio Maria Saffioti: Europea Centro-Orientale e Russia

Samuele Abrami: Medio Oriente e Nord Africa

Sara Oldani: Medio Oriente e Nord Africa



Condividi il post

L'Autore

Redazione

Categorie

Tag

FramingtheWorld