Framing The World, Edizione CXIV

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  Redazione
  11 settembre 2023
  21 minuti, 57 secondi

Framing The World, Edizione CXIV

Nel nuovo numero di Framing descriviamo il summit del G20 in India e le conseguenze sugli equilibri mondiali. In seguito ci occupiamo degli equilibri petroliferi, con un previsto aumento del prezzo del greggio. Venendo al continente africano, invece, riportiamo tristemente l’emergenza umanitaria verificatesi in Marocco a seguito del terremoto. Tutto questo e molto altro nel 114° numero di Framing the World!

DIRITTI UMANI

ECONOMIA E FINANZA INTERNAZIONALE

AFRICA SUB SAHARIANA

AMERICA DEL NORD

AMERICA LATINA

ASIA ED ESTREMO ORIENTE

EUROPA OCCIDENTALE E UNIONE EUROPEA

EUROPA ORIENTALE E RUSSIA

MEDIO ORIENTE E NORD AFRICA (MENA)

TERRORISMO E SICUREZZA INTERNAZIONALE




DIRITTI UMANI

Arabia Saudita, condanna a morte per i post sui social. Un insegnante in pensione di 54 anni, Mohammad bin Nasser al-Ghamdi, è stato condannato a morte in Arabia Saudita a causa delle sue attività pacifiche su Twitter e YouTube. Al-Ghamdi è stato arrestato l’11 giugno 2022 nella sua abitazione a La Mecca. Ha trascorso quattro mesi in isolamento nella prigione di Dhahban, senza poter comunicare con la sua famiglia o un avvocato. È stato successivamente trasferito alla prigione di al-Ha’ir a Riad, dove finalmente ha potuto contattare la famiglia. La sua condanna ha suscitato preoccupazioni internazionali e la richiesta di una revisione immediata del verdetto.

(Sofia Ena)

Zimbabwe, due avvocati per i diritti umani arrestati e rilasciati su cauzione. Douglas Coltart e Tapiwa Muchineripi, sono stati rilasciati su cauzione di 100 dollari dopo aver affrontato l'accusa di aver ostacolato la giustizia. Erano stati incarcerati per aver presumibilmente impedito alla polizia di interrogare i loro clienti, ricoverati in ospedale ad Harare. I clienti erano Womberaishe Ndende, un consigliere del CCC, e Sanele Mkhulhani, un attivista. Gli avvocati dello Zimbabwe per i diritti umani sostengono che i clienti sono stati prelevati con la forza dal loro veicolo, sottoposti a maltrattamenti e iniettati con una sostanza sconosciuta prima di essere abbandonati nudi vicino a un fiume da presunti agenti governativi. La CCC ha denunciato queste azioni, creando un'atmosfera cupa nello Zimbabwe post-elettorale. Gli avvocati di Coltart e Muchineripi hanno sostenuto che il loro arresto criminalizzava i loro doveri professionali e sono state presentate denunce formali in tribunale. Le contestate elezioni hanno contrapposto il leader del CCC Nelson Chamisa a Emmerson Mnangagwa, che ha ottenuto un secondo mandato come presidente.

(Lorenzo Franceschetti)



Sofia Ena e Lorenzo Franceschetti



ECONOMIA INTERNAZIONALE

Cina-Usa, sfida sulla tecnologia. Le tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina si arricchiscono di due nuovi capitoli: una nuova indagine del dipartimento del commercio americano per accertare se l'ultimo modello di smartphone presentato da Huawei sia stato costruito con componenti prodotte in America e soggette al divieto di export in Cina, e la risposta di Pechino è sul punto di vietare l'utilizzo dei dispositivi Apple ai dipendenti delle agenzie governative e delle aziende sotto controllo statale. Il mercato cinese rappresenta circa il 20% delle vendite di Apple e ciò si è riflesso in un calo di poco inferiore all'8% in due giorni, per una perdita di circa £200 miliardi di capitalizzazione.

Gas, sciopero in Australia. Lo sciopero dei dipendenti di due siti produttivi di Chevron in Australia è iniziato, in forma parziale venerdì scorso e le conseguenze sui mercati del gas naturale non hanno tardato a manifestarsi, con i prezzi dei futures ad Amsterdam cresciuti dell'8% a €35/MWh, sebbene ancora lontani dai quasi €50 toccati ad agosto. Qualora non venga raggiunto un accordo tra azienda e dipendenti, lo sciopero sarà totale da giovedì 14 in avanti. I due siti interessati rappresentano circa il 7% della produzione mondiale di LNG.

Petrolio, risalgono i prezzi. Il greggio è tornato sopra i 90$ al barile per la prima volta nel 2023 dopo che Arabia Saudita e Russia hanno esteso i tagli volontari alla produzione fino alla fine dell'anno. Il Brent è così salito dell'1,2% a $90,04, mentre il WTI si è assestato a $86,69. L'Arabia Saudita, che guida il cartello Opec+, aveva tolto un milione di barili al giorno dal mercato globale da luglio, in quella che era stata descritta come una misura temporanea. Ma dopo aver esteso il taglio fino alla fine di settembre, i media statali sauditi hanno riferito che il regno manterrà la riduzione fino alla fine di dicembre. Anche la Russia, ha annunciato il vice-premier Novak, manterrà in vigore le riduzioni delle esportazioni di 300.000 b/g fino alla fine dell'anno. La mossa, che rischia di riaccendere le preoccupazioni per l'inflazione a livello globale, è l'ultimo sforzo di due dei maggiori produttori di petrolio al mondo per rilanciare i prezzi e mettere in sicurezza le proprie finanze.



Leonardo Aldeghi




AFRICA SUB SAHARIANA

Gabon: Colpo di stato, spodestata la dinastia dei Bongo. Un gruppo di militari ha annunciato l'annullamento delle recenti elezioni e lo scioglimento di "tutte le istituzioni della Repubblica" a seguito della rielezione del presidente Ali Bongo Ondimba per un terzo mandato. I militari hanno citato un "governo irresponsabile e imprevedibile" come motivo del loro intervento, con l'obiettivo di prevenire il caos nel paese. Hanno chiuso le frontiere fino a nuovo ordine e imposto un coprifuoco. Questo colpo di stato segna la fine della dinastia Bongo, che ha governato il Gabon per oltre mezzo secolo. L'attuale presidente al potere da 14 anni, dopo i 41 anni di regno di suo padre Omar Bongo, è agli arresti domiciliari. I leader del colpo di stato hanno nominato il generale Brice Oligui Nguema come "presidente di transizione".

Sudafrica: morto Buthelezi, storico leader politico della tribù Zulu. Mangosuthu Buthelezi fondatore del partito "Inkatha Freedom Party" (IFP), è morto all'età di 95 anni. La sua morte è stata annunciata dal presidente sudafricano Cyril Ramaphosa, che lo ha definito un "leader formidabile" che ha giocato un ruolo significativo nella storia del Sudafrica. Buthelezi fondò l'IFP nel 1975 come organizzazione culturale Zulu, ma presto divenne un partito nazionalista. Sotto la sua guida, l'IFP intraprese sanguinose guerre contro l'African National Congress (ANC) negli anni '80 e '90, risultando nella morte di oltre 5.000 persone. Buthelezi è stato anche primo ministro del Kwazulu Bantustan durante l'apartheid e ha negato le accuse di aver sostenuto il potere bianco nel 1994. Era noto per indossare pelli di leopardo in linea con la tradizione Zulu e detiene il record per il discorso più lungo in un'assemblea legislativa, durato 11 giorni.

Sudan: capo dell’esercito critica aspramente l’Unione Africana, sarebbero 7500 le vittime. Il generale Abdel Fattah al-Burhane, capo dell'esercito sudanese, ha dichiarato che il Sudan potrebbe fare a meno dell’aiuto dell’Unione Africana nel conflitto, che ha già causato circa 7.500 morti in cinque mesi stando al rapporto dell'ONG Armed Conflict Location & Event Data Project (Acled). La guerra, iniziata il 15 aprile, vede contrapposte le forze armate sudanesi e le Forze di Sostengo Rapido (RSF) guidate dal generale Mohamed Hamdane Daglo, con i principali teatri di conflitto situati nella capitale, Khartoum, e nella regione del Darfur. I tentativi internazionali di mediazione sono finora falliti. Le tensioni tra l'esercito sudanese e l'UA sono cresciute a seguito di un incontro tra il presidente della Commissione dell'UA, Moussa Faki Mahamat e il consigliere politico delle RSF, Youssef Ezzat. Lunedì, il ministero degli Esteri sudanese ha criticato l'incontro, definendolo un "precedente pericoloso".

Giulio Ciofini



AMERICA DEL NORD

G20, gli Stati Uniti rafforzano le relazioni con gli alleati. Tra il 9 e il 10 settembre si è tenuto a New Delhi, la capitale indiana, sotto la presidenza di Narendra Modi. L’importante incontro diplomatico di presidenti e primi ministri delle più grandi economie avanzate del mondo è stata un’occasione imperdibile per gli Stati Uniti. Sono infatti riusciti a “tirare acqua al proprio mulino” rafforzando i rapporti con gli alleati come l’Italia che si è ufficialmente ritirata dal progetto della Via della Seta e come l’India per contenere l’avanzata sia cinese che russa. Per quanto riguarda l’India, grazie a un accordo firmato già ad agosto e rafforzato da un comunicato congiunto del Presidente Biden e del Presidente Modi, la US Navy potrà utilizzare le basi navali indiane come supporto tecnico-operativo. Tra le righe dell’accordo si evince quindi una maggiore integrazione dell’alleato indiano in seno all’alleanza QUAD e a una maggiore presenza della potenza statunitense nell’Indo-Pacifico. Inoltre, gli Stati Uniti hanno sponsorizzato un progetto infrastrutturale che collegherebbe proprio l’India fino a Medio Oriente ed Europa, legando così attori come l’Arabia Saudita che recentemente hanno messo un piede in due scarpe destreggiandosi tra Stati Uniti, Cina e Russia.

(Sara Oldani)

Europa-USA, economie opposte. I mercati monetari continuano a riflettere le divergenti performance delle economie sulle due sponde opposte dell'atlantico, con l'Euro che fa registrare l'ottava settimana consecutiva di cali nei confronti del Dollaro, calando di oltre il 5% rispetto a metà luglio e scendendo a $1.07. Negli USA, infatti, l'economia continua a correre, con consumi sostenuti e richieste di disoccupazione ancora in calo; in Europa, invece, la produzione industriale tedesca è in calo a luglio per il terzo mese consecutivo, il PIL del secondo trimestre è stato rivisto da +0.3% a +0.1%, e giovedì 14 la BCE potrebbe alzare nuovamente i tassi.

(Leonardo Aldeghi)

Leonardo Aldeghi e Sara Oldani

AMERICA LATINA

Ecuador, situazione instabile in vista del 15 ottobre. A due settimane dal secondo turno delle elezioni presidenziali, in Ecuador si sono verificati episodi di violenza che hanno coinvolto cinquanta agenti di polizia penitenziaria e sette poliziotti, tenuti in ostaggio da alcuni detenuti per alcune ore tra giovedì 31 agosto e venerdì 1 settembre. A seguito del rilascio delle forze dell’ordine, il governo ha reso noto che le condizioni di salute delle guardie sono buone. Secondo l’esecutivo, quanto accaduto è la risposta da parte di bande criminali agli sforzi statali di riprendere il controllo degli istituti penitenziari, trasferendo detenuti e sequestrando armi giunte illegalmente nelle celle. Da qualche anno la situazione nelle carceri ecuadoriane è decisamente grave a causa delle continue guerre tra clan: stando ai dati, questi scontri hanno portato alla morte di più 430 detenuti dal 2021 a oggi.

Cile, 50 anni dopo il golpe di Pinochet. L’11 settembre ricorre il cinquantesimo anniversario del colpo di stato messo in atto da Augusto Pinochet ai danni del presidente Salvador Allende. L’evento ha segnato la storia contemporanea del Paese e ha contribuito a creare un clima di profondo bipolarismo nella politica degli ultimi anni. Ne è chiara testimonianza la situazione attuale: il Cile, governato da Gabriel Boric, il leader più a sinistra degli ultimi decenni, sta attraversando una fase di diffuso conservatorismo e crescente ostilità nei confronti dei migranti provenienti dalla frontiera settentrionale - per lo più dal Venezuela - ritenuti responsabili dell’aumento del tasso di criminalità nel Paese. È probabile che queste fratture sociali si radichino nei dolorosi fatti che hanno seguito la presa della Moneda del ’73, nelle ferite ancora aperte della stagione dittatoriale, la cui verità storica non è facile da ricostruire. A riguardo, il 30 agosto Boric ha annunciato un piano per cercare e identificare le più di mille persone scomparse sotto Pinochet.

Alessandro Dowlatshahi



ASIA ED ESTREMO ORIENTE

Hong Kong, la Corte ordina un quadro giuridico per le unioni tra persone dello stesso sesso. La Corte Suprema di Hong Kong ha rifiutato di riconoscere i matrimoni tra persone dello stesso sesso, ma ha ordinato alla città di stabilire un quadro alternativo entro due anni, con una parziale vittoria dell'attivista Jimmy Sham. Sebbene i matrimoni tra persone dello stesso sesso non siano attualmente consentiti a Hong Kong, vi è un limitato riconoscimento delle unioni legalizzate, soprattutto per quanto riguarda la tassazione e i visti per i coniugi. La Corte d'Appello Finale ha stabilito che l'incapacità del governo di fornire opzioni alternative alle coppie LGBT viola i loro diritti, dando ai funzionari due anni per creare un quadro ufficiale per il riconoscimento delle unioni tra persone dello stesso sesso. Sham, che ha contestato il divieto di matrimonio tra persone dello stesso sesso, è attualmente detenuto per accuse non correlate. La mossa arriva tra le preoccupazioni per l'influenza di Pechino a Hong Kong, con un crescente sostegno ai matrimoni tra persone dello stesso sesso tra il pubblico. Il territorio ha mostrato progressi nei diritti LGBT, nonostante le battute d'arresto e le reazioni dei conservatori.

(Lorenzo Franceschetti)

Cina, ancora dati negativi. L'export cinese è sceso dell'8,8% ad agosto su base annua, il quarto mese consecutivo di calo, mentre il settore manifatturiero della seconda economia mondiale fatica a riprendere vigore. La contrazione di agosto è stata più lieve rispetto alle previsioni (-9,2%) e migliore rispetto al calo di luglio (-14.5%), il dato peggiore dall'inizio della pandemia. Il commercio cinese ha sostenuto l'attività economica durante il blocco della pandemia di coronavirus nel Paese. Ma quest'anno gli esportatori hanno faticato a causa dell'alta inflazione globale e dei tagli dei consumatori esteri sugli articoli elettronici. La persistente debolezza del commercio e del settore manifatturiero arriva mentre Pechino deve affrontare le turbolenze del settore immobiliare, l'altro principale motore dell'economia.

(Leonardo Aldeghi)

Lorenzo Franceschetti e Leonardo Aldeghi

EUROPA OCCIDENTALE E UNIONE EUROPEA

Svezia, violente proteste a Malmö. A seguito del rogo di un Corano nella cittadina di Malmö, nel sud della Svezia, si sono scatenate violente proteste da parte della popolazione musulmana. Tra il 3 e il 4 settembre, la polizia è intervenuta per gestire le rivolte e gli scontri. Durante una notte di disordini generalizzati e veicoli incendiati, in molti hanno cercato di superare le barriere della polizia. I rifugiati iracheni Salwan Momika e Salwan Najem, i quali hanno dato avvio alle manifestazioni, sono stati detenuti dalle forze dell’ordine.

(Sofia Ena)

UK, svolta nel post-Brexit. Lo scorso 7 settembre, il Regno Unito e la Commissione Europea hanno trovato un accordo comune per la partecipazione britannica ai programmi “Horizon Europe” e “Copernicus”, a partire dal primo gennaio 2024. Tale ritorno deriva dall’intenzione congiunta di tornare a stringere i legami e saldare l’alleanza sul fronte della lotta ai cambiamenti climatici. Ciò sarà reso possibile grazie a Copernicus, il programma satellitare dedicato al monitoraggio terrestre, e attraverso Horizon Europe, che promuoverà l'innovazione per raggiungere gli obiettivi climatici e sostenere il Green Deal.

(Sofia Ena)

Francia, divieto di indossare l'abaya e il qamis nelle scuole. Il Consiglio di Stato della Francia ha approvato il divieto di indossare nelle scuole l'abaya e il qamis, indumenti femminili e maschili della tradizione islamica. La misura era stata difesa nei giorni precedenti dal Presidente Macron e il ricorso presentato dall'Associazione Action droits des musulmans (Adm) è stato respinto. Il divieto ha dato origine a vari scontri e discussioni, visto che abaya e qamis per molti non sono segni religiosi musulmani: i sostenitori del divieto insistono sulla tutela della laicità, per altri il divieto rappresenta un'ulteriore stigmatizzazione di una parte della popolazione della Francia. Il nuovo ministro dell'istruzione, Gabriel Attal, considera l'abaya un «indumento che ostenta l’appartenenza religiosa» e che quindi dovrebbe essere vietato da una legge del 2004 sul divieto di simboli religiosi per gli studenti di scuole pubbliche. Il primo giorno di scuola, 289 giovani si sono presentati con l’abaya o il qamis; è stata data loro una lettera per spiegare la situazione alle famiglie e in 67 hanno rifiutato di accettare la norma e non sono stati ammessi in classe.

(Bianca Franzini)

Commissione Europea, rivalutare la protezione dei lupi. La Commissione ha comunicato che valuterà se modificare lo status di specie protetta dei lupi. Infatti, il ritorno dei lupi in vari zone dell'Unione dopo un periodo di assenza causa scontri tra le comunità locali di allevatori e cacciatori. La Commissione ha invitato le comunità locali e la comunità scientifica a raccogliere e condividere dati sulla popolazione di lupi e sul loro impatto.
Nei paesi dell'Unione i lupi sono una specie protetta dalla direttiva Habitat, la quale proibisce di catturarli e ucciderli, salvo alcune deroghe eccezionali. Tra i gruppi politici dell'UE più interessati alla questione c'è il Partito Popolare Europeo che, in vista delle elezioni del prossimo anno, vuole proporsi come forza politica in difesa delle comunità rurali e dei loro interessi.
Nei prossimi mesi la Commissione, sulla base dei dati raccolti, deciderà se aggiornare il quadro giuridico in merito allo stato di protezione del lupo nell'Unione.

(Bianca Franzini)

Spagna, Puidgemont stabilisce dei termini rigidi per i colloqui con il primo ministro spagnolo: Carles Puigdemont, l'ex leader in esilio della Catalogna, ha annunciato che il suo partito, Junts per Catalunya, richiede l'abbandono di tutti i casi giudiziari sul separatismo catalano come condizione per negoziare il sostegno dei suoi legislatori per un nuovo primo ministro spagnolo in parlamento. Puigdemont è ricercato in Spagna per il suo coinvolgimento nel tentativo di secessione catalana del 2016-2017. La coalizione di sinistra del primo ministro Pedro Sanchez sta cercando il sostegno di Junts per Catalunya per rimanere al potere dopo le elezioni di luglio. Se il suo tentativo fallisce, Sanchez avrà bisogno del sostegno dei legislatori di Puigdemont per formare un governo. Puigdemont ha anche richiesto un'amnistia per i sostenitori dell'indipendenza catalana e il riconoscimento del catalano come lingua ufficiale nelle istituzioni dell'Unione europea. Inoltre, ha sostenuto la legalità di un referendum sull'indipendenza catalana, ma ha lasciato aperta la possibilità di azioni unilaterali per raggiungere questo obiettivo.

(Francesca Pasqualino)

Bianca Franzini, Sofia Ena e Francesca Pasqualino

EUROPA CENTRO-ORIENTALE E RUSSIA

Turchia, il primo ministro esorta l’UE a non escludere la Turchia nell’allargamento previsto entro il 2030: il ministro degli Esteri turco, Hakan Fidan, ha dichiarato che l'Unione europea (UE) deve dimostrare la volontà necessaria e agire in modo più audace per avanzare nelle relazioni con la Turchia, sottolineando che l'UE non può essere un attore globale senza la Turchia. Ha enfatizzato che le relazioni tra la Turchia e l'UE non dovrebbero essere ostaggio degli interessi di alcuni paesi. Fidan ha evidenziato che, considerando l'allargamento dell'UE fino al 2030, escludere la Turchia sarebbe un grave errore strategico. Ha sottolineato l'importanza della riattivazione dei meccanismi di dialogo tra la Turchia e l'UE per ristabilire la fiducia nelle relazioni. Il commissario dell'UE per il vicinato e l'allargamento, Oliver Varhelyi, ha affermato che ci sono nuove opportunità nelle relazioni bilaterali dopo le elezioni in Turchia e che la Turchia è un partner cruciale per l'UE. Fidan ha anche evidenziato l'aspettativa di progressi nella liberalizzazione dei visti e nell'aggiornamento dell'unione doganale tra la Turchia e l'UE. La visita di Varhelyi ad Ankara mira a discutere le relazioni bilaterali e la cooperazione.

Russia, emergono le tensioni con l’alleata militare Armenia: Il Ministero degli Esteri russo ha convocato l'ambasciatore dell'Armenia, un tradizionale alleato, per esprimere proteste contro le imminenti esercitazioni militari congiunte tra l'Armenia e gli Stati Uniti, sottolineando crescenti tensioni nelle relazioni. Il Ministero ha accusato l'Armenia di comportamento ostile, menzionando le esercitazioni programmate, l'invio di aiuti umanitari all'Ucraina e il tentativo di ratificare lo Statuto di Roma, che ha portato ad accuse di crimini di guerra contro il presidente russo Vladimir Putin. Inoltre, ha criticato le osservazioni offensive del presidente del parlamento armeno sulla portavoce del Ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova. Queste tensioni emergono nonostante il legame militare tra l'Armenia e la Russia, che include una base militare russa in Armenia e la partecipazione all'alleanza dell'Organizzazione del Trattato di Sicurezza Collettiva guidata da Mosca. Tuttavia, l'Armenia sta diventando sempre più critica nei confronti della Russia, specialmente dopo la guerra del 2020 con l'Azerbaigian. L'Armenia ha anche rifiutato di consentire esercitazioni CSTO sul suo territorio e ha evitato di inviare truppe alle esercitazioni in Bielorussia quest'anno.

Francesca Pasqualino



MEDIO ORIENTE E NORD AFRICA (MENA)

Israele, il clima di tensione persiste: nelle ultime settimane non si sono fermate le proteste delle opposizioni contro la riforma della giustizia voluta dal governo di destra. Anche le fasce più estreme della maggioranza hanno deciso di scendere in piazza, portando per strada alcune migliaia di manifestanti. Pur essendo meno numerosi rispetto alle precedenti manifestazioni, non sono mancate provocazioni e toni esasperati contro le opposizioni e la stessa Corte Suprema, minacciata dallo stesso leader estremista Bezalel Smotrich. Nel mentre, il governo ha dovuto fare i conti con i tumulti scoppiati all’interno della diaspora eritrea, tra oppositori e sostenitori del regime di Asmara. Gli scontri hanno portato a più di 150 feriti, tra cui alcuni poliziotti, e a più di 50 arresti. Come misure di rappresaglia, l’esecutivo valuta la deportazione della maggior parte di coloro che hanno preso parte agli scontri, circa un migliaio di persone.

(Michele Magistretti)

Giordania, aumenta il traffico via droni di crystal meth. Secondo l’ultima inchiesta riportata dal giornale Al Jazeera i casi di crystal meth, un’anfetamina sintetica con effetti stimolanti ed eccitanti, sarebbero in aumento nel Paese nonostante il tentativo del governo giordano di fermare i traffici. Le autorità giordane hanno infatti schierato negli ultimi anni ingenti forze di sicurezza alle frontiere “calde” con Siria e Iraq per prevenire e contrastare il già florido traffico di stupefacenti, primo tra tutti del captagon prodotto in Siria – specialmente nelle zone grigie fuori dal controllo governativo – e diffusosi in Iraq, Giordania e Paesi del Golfo. La situazione risulta essere preoccupante, in quanto il crystal meth sta velocemente sostituendo il consumo di captagon. La prima metanfetamina è facilmente trasportabile rispetto al captagon (viene trasportato in piccole quantità tramite droni) e ha un prezzo molto più alto, per cui il ricavato per i trafficanti e gli spacciatori è molto più redditizio, nonostante la diminuzione del suo valore data dall’aumento del consumo. Il consumo in Giordania è aumentato specialmente nelle zone più povere, tra cui spicca il quartiere a est della capitale Amman, in cui crimini e abuso di droga sono all’ordine del giorno. Il Jordan’s Anti-Narcotics Department (AND) ha già confiscato tra febbraio e luglio circa 50 kg di crystal meth, ma la lotta ai trafficanti si prevede difficile dato l’appeal che la droga provoca e le invariate condizioni socio-economiche dei tossico-dipendenti. Inoltre, la risposta sanitaria all’emergenza non è adeguata perché, come dichiarato dal National Centre for the Rehabilitation of Addicts (NCRA), la struttura – una delle due esistenti in Giordania – è al completo.

(Sara Oldani)

Marocco, potente scossa di terremoto semina il panico. Nella notte tra venerdì 8 e sabato 9 una potente scossa di terremoto (6.8 della scala Richter) ha colpito la provincia di Al Haouz, a sud-est di Marrakech. Il numero delle vittime è in continuo aumento: nel momento in cui si scrive, le autorità marocchine contano più di 2.000 morti e altrettanti dispersi. Particolarmente colpita Marrakech, cuore pulsante del turismo marocchino: diverse moschee oltre che la celebre cinta muraria della città risultano compromesse. I danni maggiori, tuttavia, si sono riscontrati nei villaggi berberi ai piedi dell’Atlante, composti da casupole di mattoni e fango che poco o nulla hanno resistito al terremoto. La diplomazia umanitaria si è subito mossa con decine di paesi che hanno inviato uomini e risorse. Tra questi l’Algeria, avversario storico di Rabat nella regione, che ha offerto il suo aiuto nonostante i due paesi siano al momento ai ferri corti a causa delle tensioni sulla questione Saharawi.

(Francesco Lorenzini)

Michele Magistretti, Francesco Lorenzini e Sara Oldani



TERRORISMO E SICUREZZA INTERNAZIONALE

Mali, 2 attacchi terroristici nel nord-est del paese. Sono almeno 60, tra civili e soldati, le vittime accertate dei due attacchi avvenuti contro una base militare e un traghetto, gli stessi rivendicati da Al Qaida. La nave passeggeri è stata colpita mentre attraversava le pianure del fiume Niger, queste ultime allagate nel pieno della stagione delle piogge. Dal 2012 il Mali è interessato da innumerevoli insurrezioni, le stesse guidate da gruppi vicini ad al-Qaida e allo Stato Islamico, le quali hanno comportato una forte instabilità politica nella regione, allargandosi verso altri paesi del Sahel, come Burkina Faso e Ciad.

(Davide Shahhosseini)

Etiopia, vittime civili negli scontri tra esercito e ribelli. Secondo quanto riportato da Reuters e Guardian, decine di civili sono rimaste vittima dei violenti scontri avvenuti tra l'Esercito etiope e il gruppo paramilitare Fano nella regione di Amara. I combattimenti sono scoppiati a Majete il 3 settembre, quando i paramilitari si sono esibiti in diversi attacchi contro le forze armate regolari. La risposta di queste ultime ha visto perquisizioni nelle abitazioni locali, causando la morte di un numero imprecisato di civili, tra cui bambini. Le stime delle vittime variano da 29-30 secondo Reuters a 70 secondo il Guardian. Il gruppo Fano è attivo da anni nella regione di Amara e in passato era stato alleato dell’esercito etiope. Tuttavia, negli ultimi mesi si è assistito a un rapido deterioramento dei rapporti, a causa soprattutto dei tentativi del governo centrale di limitare maggiormente il campo di azione dei gruppi paramilitari.

(Davide Shahhosseini)

Niger, continuano le manifestazioni di piazza contro la presenza francese. In data 3 settembre migliaia di persone si sono riunite nella capitale Niamey e a Ouallam, nel sud-est del paese, per sollecitare la partenza delle forze speciali francesi, circa 1500 uomini, presenti da anni nel paese saheliano nella lotta contro la Jihad islamica. Il sentimento antifrancese dell’opinione pubblica si è rafforzato ulteriormente dopo il colpo di Stato del 26 luglio scorso con cui il Presidente Bazoum, amico di Parigi, è stato deposto da una giunta militare. Il nuovo governo ha emanato un decreto di espulsione contro l’ambasciatore francese, e il Presidente Macron ha ricordato pubblicamente che l’immunità diplomatica è inviolabile così come stabilito nella Convenzione di Vienna del 1969.

(Francesco Maria Lorenzini)



Davide Shahhosseini e Francesco Lorenzini





Framing The World è un progetto ideato e creato grazie alla collaborazione di un team di associati di Mondo Internazionale.

Alessandra Tamponi: Asia ed Estremo Oriente

Andrea Ghilardi: Africa Sub-Sahariana

Bianca Franzini: Europa Occidentale e Unione Europea

Davide Shahhosseini: Terrorismo e Sicurezza Internazionale

Francesco Lorenzini: Medio Oriente e Nord Africa, Terrorismo e Sicurezza Internazionale

Francesca Pasqualino: Europa occidentale e Unione Europea, Europa Centro-Orientale e Russia

Giulio Ciofini: Africa Sub-Sahariana

Leonardo Aldeghi: Economia e Finanza Internazionale

Lorenzo Franceschetti: Diritti Umani

Lorenzo Graziani: America del Nord

Ludovica Costantini: America Latina

Michele Magistretti: Medio Oriente e Nord Africa

Rocco Salvadori: Asia ed Estremo Oriente

Sara Oldani: Medio Oriente e Nord Africa

Sofia Ena: Europa occidentale e Unione Europea, Diritti Umani



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