Framing The World, Edizione CXXV

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  Redazione
  19 febbraio 2024
  18 minuti, 31 secondi

Framing The World, Edizione CXXV

Nel nuovo numero di Framing torniamo a soffermarci sul conflitto tra Israele e Hamas nella Striscia di Gaza, monitorando la reazione dell’Unione Europea. Guardando al continente europeo, riportiamo le novità riguardo l’accordo in tema migratorio tra Italia e Albania. Sul fronte africano, descriviamo gli avvenimenti che stanno sconvolgendo la politica interna senegalese.

Tutto questo e molto altro nel 125° numero di Framing the World!

DIRITTI UMANI

ECONOMIA E FINANZA INTERNAZIONALE

AFRICA SUB SAHARIANA

AMERICA DEL NORD

AMERICA LATINA

ASIA ED ESTREMO ORIENTE

EUROPA OCCIDENTALE E UNIONE EUROPEA

EUROPA ORIENTALE E RUSSIA

MEDIO ORIENTE E NORD AFRICA (MENA)

TERRORISMO E SICUREZZA INTERNAZIONALE


DIRITTI UMANI

Bruxelles, l’Unione Europea pronta a stanziare 1,8 milioni di euro per assistenza umanitaria. Lo scorso 12 febbraio la Commissione Europea ha condiviso le assegnazioni destinate agli aiuti umanitari per il 2024. Quasi 300 milioni di persone da tutto il mondo avranno bisogno di assistenza, tuttavia  “il divario tra i bisogni umanitari e le risorse disponibili continua ad aumentare” commenta il commissario per la gestione delle crisi Janez Lenarčič. La Commissione Europea continuerà a finanziare azioni umanitarie a sostegno dei più vulnerabili ; degli 1,8 milioni di euro a disposizione la maggior parte sono destinati al continente africano per assistere la popolazione civile palestinese e rispondere alle esigenze regionali conseguenti agli sfollamenti, l’insicurezza alimentare e i ricorrenti conflitti armati nella regione. Il budget restante sarà suddiviso tra Asia Meridionale, Europa sud-orientale e America Centro Meridionale.

(Lisa Pasolini)


Grecia, approvata legge sul matrimonio egualitario. Il 15 febbraio, il parlamento greco ha segnato un passo significativo nella promozione dell'uguaglianza e dei diritti fondamentali, con l'approvazione della legge che riconosce il matrimonio egualitario e apre la strada alle adozioni da parte delle coppie dello stesso sesso. Con un solido sostegno di 176 voti favorevoli, la decisione è giunta dopo un acceso dibattito parlamentare e la diffusione di narrativi pubblici intrisi di omofobia e transfobia.

(Sofia Ena)

Zimbabwe, approvato disegno di legge per abolire la pena di morte. Il 6 febbraio, dopo un lungo dibattito parlamentare, il Consiglio dei Ministri dello Zimbabwe ha annunciato la decisione di abolire la pena di morte, proponendo l'adozione di pene detentive più lunghe per i reati gravi. La proposta di legge, presentata nel 2023 dal deputato Edwin Mushoriwa, dovrebbe presto essere approvata dal Parlamento, considerando la maggioranza di due terzi detenuta dal partito al governo, Zanu-PF, e il sostegno del presidente Emmerson Mnangagwa all'abolizione. Nonostante la Costituzione dello Zimbabwe tuteli il diritto alla vita e le ultime esecuzioni risalgono al 2005, persiste la pratica di condanne a morte, portando attualmente 63 detenuti nel braccio della morte. L'annuncio ha ricevuto approvazione dalle organizzazioni dei diritti umani, riflettendo l'invito del 2022 della Commissione africana per i diritti dell'uomo e dei popoli a "abolire la pena di morte".

(Lorenzo Franceschetti)

Sofia Ena, Lisa Pasolini e Lorenzo Franceschetti



ECONOMIA E FINANZA INTERNAZIONALE

OCSE, più ottimismo. Le previsioni di crescita globale per il 2024 sono state riviste al rialzo dall'OCSE al 2,9% dal 2,7%, sebbene si tratti comunque di un rallentamento rispetto al 3,1% dello scorso anno. Per il 2025, invece, è previsto solo un leggero miglioramento, con una crescita del 3%. Tra le maggiori economie, gli Stati Uniti sono stati particolarmente brillanti alla fine del 2023, sostenuti dalla robusta spesa per i consumi e dal mercato del lavoro, tanto da indurre l'OCSE ad aumentare le previsioni di crescita per il 2024 al 2,1% dall'1,5%. Tuttavia, si attende che tale forza sia compensata da risultati più deludenti per la maggior parte dei Paesi europei, per i quali l'OCSE ha dichiarato che l'aumento dei tassi d'interesse e le condizioni di credito più rigide stanno avendo un impatto maggiore, portando così alla riduzione delle previsioni di crescita dell'Eurozona per quest'anno allo 0,6%, dallo 0,9%.

Eurona, recessione evitata. Nell'ultimo trimestre del 2023 l'economia dell'eurozona si è appiattita, facendo registrare una crescita dello 0% rispetto al trimestre precedente ed evitando per un soffio una recessione tecnica (definita come due trimestri consecutivi di contrazione). Gli economisti avevano previsto una contrazione dell'economia nel periodo ottobre-dicembre dello 0,1%, pari a quella del periodo luglio-settembre, soprattutto a causa del freno creato dagli alti tassi di interesse. Ma la crescita vigorosa di Italia e Spagna ha contribuito a compensare la debolezza della produzione tedesca e la flessione della Francia. La Germania, di solito il motore del blocco, ha infatti visto la sua economia ridursi dello 0,3% nello scorso trimestre, penalizzata dal calo degli investimenti in costruzioni, macchinari e attrezzature.

Cina, l'economia perde smalto. Nonostante ci si attendesse che all'inizio del 2030 avrebbe superato quella americana nella corsa per diventare la più grande economia del mondo, ciò sembra sempre più una chimera, soprattutto dopo che l'anno scorso gli Stati Uniti hanno aumentato il loro vantaggio. Nel 2023 l'economia americana è infatti cresciuta del 6,3% in termini nominali, cioè senza aggiustamenti per l'inflazione, superando facilmente la Cina che ha guadagnato il 4,6%. Di conseguenza, la dimensione dell'economia cinese rispetto a quella statunitense è scesa al 65%, dal picco del 75% raggiunto alla fine del 2021. Naturalmente, una parte di questa sovraperformance è dovuta all'elevata inflazione negli Stati Uniti, ma i dati evidenziano una tendenza di fondo significativa: l'economia numero uno al mondo è uscita dalla pandemia in una posizione più forte rispetto alla Cina.

Inflazione, la lotta continua. L'indice dei prezzi al consumo (CPI) ha mostrato che l'inflazione è rimasta invariata a gennaio, attestandosi al 3,1% su base annua. Il rapporto ha allarmato gli investitori, facendo crollare i titoli azionari. Il Nasdaq Composite ha chiuso in ribasso dell'1,8%, mentre il Dow Jones Industrial Average è sceso dell'1,4%, il peggior giorno dal marzo 2023, così come l'S&P 500. Questi dati rendono più complicate le prossime mosse della Federal Reserve nella lotta all'inflazione. Prima del rapporto, gli investitori avevano stimato una probabilità superiore al 60% che la Federal Reserve tagliasse i tassi almeno una volta entro la riunione di maggio, mentre martedì scorso questa possibilità era scesa a circa il 35%.

Nvidia, rialzi stellari. Grazie al rialzo del 2,9% registrato nelle prime contrattazioni di mercoledì, la capitalizzazione di mercato di Nvidia è riuscita a superare quella di Alphabet, società madre di Google, diventando così la terza azienda di maggior valore in America, dietro solo a Microsoft con $3,015 trilioni e Apple con $2,836 trilioni. L'ascesa di Nvidia si inserisce nel contesto delle previsioni di un aumento della domanda di chip per l'alimentazione dei sistemi di intelligenza artificiale. Negli ultimi mesi Nvidia è stata la più grande beneficiaria di questo boom dell'intelligenza artificiale rispetto ad altri titoli dei "Magnifici Sette"(oltre a Nvidia, Apple, Microsoft, Amazon, Meta Platforms, Tesla, e Alphabet, con le sue azioni che sono cresciute del 56% da inizio anno e di oltre il 246% negli ultimi 12 mesi.

Leonardo Aldeghi




AFRICA SUB SAHARIANA

Kenya, manifestazioni contro la violenza sulle donne nel giorno di San Valentino. Il 14 febbraio più di mille gruppi femministi keniani hanno organizzato una mobilitazione, il Dark Valentine, per denunciare i femminicidi e chiedere l’applicazione del protocollo di Maputo, una carta dei diritti delle donne adottata dall’Unione africana nel 2003, che protegge, tra l’altro, da pratiche come le mutilazioni genitali femminili. Secondo alcune stime, tra il 2017 e il 2024 ci sono stati circa 500 femminicidi in Kenya. Anche in Somalia c’è stata un’ondata d’indignazione dopo che nella prima settimana di febbraio tre donne sono state uccise dai rispettivi mariti. La giornalista somala Naima Said Salah ha spiegato sul Guardian che nel suo paese manca una legge contro la violenza domestica.

(Aurelia Puliafito)

Senegal, il Consiglio costituzionale blocca la temuta deriva autoritaria del Paese. Dopo due settimane di crescenti tensioni e proteste, che avevano fatto temere il peggio nella più stabile democrazia dell’Africa occidentale, il Consiglio costituzionale ha dichiarato che il rinvio delle elezioni presidenziali al 15 dicembre 2024 è incostituzionale e ha revocato il decreto del capo di Stato Macky Sall, che aveva annullato le elezioni previste per il 25 febbraio 2024. Il portavoce del Presidente ha affermato che Sall accetta ed intende rispettare la decisione del Consiglio. Indossando magliette nere con su scritto il nome del collettivo cittadino che ha indetto la marcia, "Aar Sunu Election" ("Proteggiamo le nostre elezioni"), o con i colori del Senegal, migliaia di esponenti dell'opposizione e della società civile hanno potuto manifestare pacificamente a Dakar.

(Aurelia Puliafito)

Congo, Unicef avverte, oltre 2 milioni di persone colpite da inondazioni. Nella Repubblica Democratica del Congo stanno accadendo le peggiori inondazioni degli ultimi sessant’anni lasciando così in bisogno di assistenza umanitaria più di 2 milioni di persone. Secondo le stime dell’OCHA 18 province su 26 sarebbero state colpite da piogge eccezionalmente intense negli ultimi 2 mesi. Le acque alluvionali avrebbero distrutto o danneggiato quasi 100.000 abitazioni, 1.325 scuole e 267 strutture sanitarie. Le colture si sono deteriorate nei campi sommersi dall'acqua, accrescendo la prospettiva di carenze alimentari in alcune località. La situazione si aggrava se si considera che il 40% dei casi di colera è stato riscontrato proprio in zone alluvionate e difatti il fondo dell’ONU per l’infanzia ha aumentato gli sforzi raggiungendo un finanziamento base di 700.000 dollari, lontano dai 9 milioni necessari stando al Flash Appeal per la risposta iniziale.

(Giulio Ciofini)

Somalia, vietate le mascherine per motivi di sicurezza pubblica. Questa misura, annunciata dal portavoce dell'amministrazione Salah Dheere, è stata introdotta per impedire l'uso delle mascherine da parte dei criminali per occultare la loro identità e facilitare atti illeciti. In aggiunta, è stato proibito portare armi sui mezzi di trasporto pubblico e indossare cappelli, eccezion fatta per i copricapi tradizionali islamici riservati agli anziani. L'iniziativa è stata presa in seguito a un incontro sulla sicurezza guidato dal presidente Hassan Sheikh Mohamud, come risposta diretta alla crescente insicurezza causata dagli attacchi del gruppo jihadista al Shabaab, che ha rafforzato le sue azioni violente dal lancio dell'offensiva governativa contro di loro nell'agosto del 2022.

(Giulio Ciofini)

Aurelia Puliafito e Giulio Ciofini



AMERICA DEL NORD

Stati Uniti d’America, la questione degli aiuti internazionali (parte 1). Il Senato americano ha approvato un disegno di legge contenente un pacchetto di aiuti di 95 miliardi di dollari indirizzati verso Ucraina, Israele e altri alleati americani. La proposta è poi stata inoltrata alla Camera dei Rappresentati, controllata dai Repubblicani, che darà il verdetto finale. La proposta include 60 miliardi destinati all’Ucraina, per rifornire di armi e munizioni i militari al fronte; 14 miliardi per supportare Israele e le operazioni militari americane in Medio Oriente; e più di 8 miliardi a supporto dei partner americani nella zona indo-pacifica, inclusa l’isola di Taiwan. Infine, circa 10 miliardi saranno destinati agli aiuti umanitari verso i civili che stanno morendo di stenti nelle zone di guerra. “Non possiamo permetterci di continuare ad aspettare” ha dichiarato Biden, incoraggiando i Repubblicani alla Camera ad attivarsi il prima possibile per approvare il disegno di legge.

Stati Uniti d’America, la questione degli aiuti internazionali (parte 2). In difesa della sua proposta di legge e in risposta alle lamentele del portavoce repubblicano della Camera Mike Johnson, riguardante la mancanza di adeguati rinforzi per proteggere i confini meridionali degli Stati Uniti, Joe Biden ha sostenuto che supportare gli aiuti finanziari equivale a schierarsi contro le atrocità commesse da Putin, lasciato sennò libero di tiranneggiare sulla democrazia. Si è inoltre espresso in maniera molto accesa nei confronti di Trump: l’ex Presidente americano, oltre ad aver incoraggiato i repubblicani a contrastare la proposta di legge, ha esortato i russi ad attaccare i membri della Nato che, secondo lui, non hanno versato all’Organizzazione Internazionale i fondi monetari a loro spettanti. “Potete immaginare un ex Presidente americano dire cose del genere?” ha domandato Biden, “e la cosa peggiore è che ci crede davvero. Nessun altro Presidente della nostra storia ha mai chinato la testa verso un dittatore russo. Fatemelo dire chiaramente: io non lo farò mai”. La massima carica americana si è spinta oltre, definendo la scelta di Trump “sciocca, vergognosa e pericolosa”.

Lorenzo Graziani



AMERICA LATINA

Brasile, l’alleanza per il clima prende forma. Come annunciato dal Presidente brasiliano Lula e da Silva, ministro dell’Ambiente e del cambiamento Climatico si realizzerà una collaborazione con gli Emirati Arabi Uniti e Azerbaigian. Questa troïka nasce dall’accordo finale stipulato durante la ventottesima Conferenza delle Nazioni Unite, la Cop28. È proprio Martedì 13 Febbraio che viene annunciata questa partnership, la quale prevede un miglioramento della cooperazione e della continuità sul clima e sui negoziati. L'obiettivo è quello di portare il riscaldamento climatico a 1,5 C. La formalizzazione dell’accordo è avvenuta attraverso una cerimonia a Dubai per costruire la “Road Map per la Missione 15”. Il Brasile organizzerà la Cop30 nel 2025, nella città amazzonica di Belem, ma prima prevede una concretizzazione rapida di soluzioni efficaci secondo Silva.

Serena Basso 


ASIA ED ESTREMO ORIENTE

Indonesia, Prabowo si dichiara vincitore. L’attuale ministro della Difesa ed ex generale Prabowo Subianto, candidato del partito nazionalista di destra “Partito del movimento della grande Indonesia”, si è proclamato vincitore al primo turno delle elezioni presidenziali del 14 febbraio. Prabowo si è basato sui “conteggi rapidi” non ufficiali indipendenti. È molto vicino all’élite più tradizionale del paese, è sostenuto da gruppi islamici radicali ed è l’ex marito della figlia del generale Suharto, dittatore dell’Indonesia per tre decenni tra il 1965 e il 1988. Durante il suo periodo da militare era stato accusato di violazioni dei diritti umani commesse durante gli anni della dittatura. I risultati ufficiali delle elezioni sono attesi per il 20 marzo. Se nessuno dei candidati alla presidenza dovesse ottenere più del 50% dei voti e almeno il 20% dei voti in più della metà delle province del paese, si andrà al ballottaggio, previsto per il 26 giugno.

Filippine, Il governo dispiega navi da guerra. Le Filippine hanno schierato una nave da guerra al largo dell'isola di Palawan di fronte al Mar Cinese Meridionale. Il commodoro Edward Ike De Sagon ha detto che la presenza della nave a Palawan "servirà a ricordare a tutti coloro che oseranno sfidare la nostra sovranità che siamo pronti e vigili", infatti la Cina rivendica la sovranità su quasi tutto il Mar Cinese Meridionale. Il dispiegamento della corvetta di pattuglia BRP Emilio Jacinto è arrivato pochi giorni dopo che le Filippine e gli Stati Uniti hanno condotto esercitazioni marittime congiunte nel Mar Cinese Meridionale. Palawan è anche sede di una delle quattro basi aggiuntive a cui l'esercito degli Stati Uniti ha avuto accesso l'anno scorso nell'ambito dell'Accordo di cooperazione rafforzata per la difesa.

Myanmar, attivata coscrizione obbligatoria. Il governo militare del Myanmar ha annunciato di voler arruolare ogni anno 60mila giovani uomini e donne nei ranghi delle forze armate a partire dal prossimo aprile. La legge sulla coscrizione obbligatoria è stata attivata a sorpresa sabato 10 febbraio in una situazione di grave difficoltà per le forze armate, che da mesi subiscono l’offensiva coordinata dei gruppi armati ribelli in diverse aree del Paese. Tutti gli uomini di età compresa tra i 18 e i 35 anni e le donne di età compresa tra i 18 e i 27 anni devono prestare servizio per un massimo di due anni, mentre gli specialisti come i medici di età fino a 45 anni devono servire per tre anni.

Francesco Oppia


EUROPA OCCIDENTALE E UNIONE EUROPEA


La Commissione Europea si appresta a presentare la sua strategia per l'industria della difesa. La Commissione Europea, guidata da Ursula von der Leyen, annuncia una strategia imminente per rinnovare l'industria della difesa. Con focus su maggiori investimenti, coordinazione e progetti condivisi, la strategia mira a generare occupazione e sicurezza. Il piano non verte solo a potenziare la sicurezza, ma anche a generare benefici economici attraverso la creazione di nuovi posti di lavoro. La collaborazione stretta con la NATO è essenziale per evitare duplicazioni: “La strategia di rafforzamento dell’industria della difesa europea è in stretta collaborazione con la Nato sui processi di pianificazione e standard“, ha assicurato von der Leyen.

(Sofia Ena)

Italia, approvato dal Senato l’accordo sulla gestione dei migranti. Il Senato italiano ha definitivamente approvato l'accordo tra Italia e Albania per la gestione dei migranti. Con 93 voti favorevoli, 61 contrari e nessun astenuto, il disegno di legge, già approvato a gennaio dalla Camera dei Deputati, è ora legge. L'accordo, presentato a novembre dai capi di governo italiani ed albanesi, prevede l'istituzione di due centri italiani in territorio albanese per la gestione dei migranti. L'Italia si assumerà tutti i costi legati alla costruzione, al trasporto e all'assistenza medica dei migranti, gestendo internamente le strutture, mentre le autorità albanesi saranno responsabili della sicurezza esterna.

(Sofia Ena)

UE, salta l'accordo sulle tutele ai rider. I rappresentanti permanenti dei paesi membri per la seconda volta non hanno trovato la maggioranza qualificata per approvare la direttiva che riguarda 28 milioni di lavoratori europei della "gig economy". Francia, Germania, Grecia ed Estonia hanno infatti formato una minoranza di blocco che ha reso impossibile l'approvazione della direttiva, che mira ad inquadrare i rider come dipendenti e non come lavoratori autonomi, evitando così che chi è soggetto alla direzione degli algoritmi e delle app delle grandi piattaforme sia considerato un precario. Con l'avvicinarsi della fine della legislatura, il tempo per un nuovo trilogo è molto corto. Tuttavia, il Parlamento europeo ora potrebbe assicurare la propria posizione riadottando il testo in prima lettura e consegnandolo poi alla seconda legislatura.

(Bianca Franzini)

Bianca Franzini e Sofia Ena

EUROPA CENTRO-ORIENTALE E RUSSIA

Estonia, premier estone Kallas inserita in una lista di ricercati da parte di Mosca. L'Estonia è in allerta per possibili azioni aggressive della Russia, con l'inclusione della premier estone, Kaja Kallas, in una lista di ricercati da parte di Mosca, che aggiunge tensione al clima già incandescente. La storia personale di Kallas, con familiari deportati in Siberia, amplifica il sinistro significato di questa mossa russa. Il paese si considera un baluardo contro l'espansione russa e teme una possibile guerra con la NATO nei prossimi decenni, basandosi sui movimenti militari russi e sui discorsi di Putin. Nonostante la superiorità militare della NATO, incertezze legate agli sviluppi in Ucraina e al contesto internazionale persistono. L'Estonia si prepara al peggio, aumentando le spese militari e costruendo bunker lungo la frontiera con la Russia, mentre rimane vulnerabile a una guerra ibrida russa e si impegna a sensibilizzare l'Europa sulle minacce incombenti.

Russia, è morto il principale oppositore russo Alexei Navalny. Muore il 16 febbraio 2024 il principale oppositore del regime russo, Alexei Navalny, morto in carcere all'età di 47 anni. Le circostanze del suo decesso sono ancora poco chiare, ma le autorità russe hanno affermato che è stato causato da un coagulo di sangue. Navalny era stato incarcerato nel 2021 per presunte accuse di frode, ampiamente considerate come pretestuose dalla comunità internazionale. La sua morte ha scatenato proteste in diverse città della Russia e ha acceso i riflettori sulle condizioni disumane in cui si trovano molti prigionieri nelle carceri russe. La scomparsa di Navalny rappresenta una grave perdita per la democrazia e la libertà in Russia. Il suo coraggio e la sua tenacia nel denunciare la corruzione e gli abusi del regime di Putin hanno ispirato milioni di persone in tutto il mondo, e la sua morte rappresenta un monito a non sottovalutare la brutalità del regime russo e la sua determinazione a sopprimere qualsiasi forma di dissenso.

Alessandro Alloro


MEDIO ORIENTE E NORD AFRICA (MENA)

Libano, Nasrallah minaccia rappresaglie contro Israele per aver ucciso civili libanesi in raid aerei. Hassan Nasrallah, leader di Hezbollah, ha promesso di intensificare la resistenza contro Israele e ha dichiarato che il gruppo aumenterà le sue operazioni. Hezbollah ha attaccato una struttura dell'esercito israeliano, affermando che sono stati inflitti danni. La tensione è alta dopo che Hezbollah e Israele si sono scambiati attacchi, causando vittime su entrambi i lati del confine. Mentre vi sono sforzi internazionali per calmare la situazione, Hezbollah ha ricevuto il sostegno dell'Iran. Israele avverte che se non viene trovata una soluzione diplomatica, potrebbe agire per allontanare Hezbollah dal confine, con conseguenze gravi per il Libano e per l’intera regione.

Sara Oldani 


TERRORISMO E SICUREZZA INTERNAZIONALE

Bielorussia, presunti sabotatori ucraini arrestati al confine. Secondo quanto dichiarato dal presidente Lukashenko, un gruppo di cittadini ucraini è stato arrestato mentre tentavano di oltrepassare la frontiera. Le autorità bielorusse hanno affermato che gli stessi stavano trasportando con sé carichi di esplosivi mirati a compiere sabotaggi nei territori di Russia e Bielorussia. Un'operazione di controterrorismo vicino al confine con l'Ucraina era stata annunciata nelle scorse settimane dall’intelligence bielorusso, senza che quest’ultimo fornisca ulteriori dettagli. Il governo ucraino ha negato ogni coinvolgimento, accusando invece il Cremlino di diffondere propaganda per giustificare i propri attacchi.


India, congelati i conti del partito di opposizione. Il Congresso Nazionale Indiano, principale partito di opposizione, ha rivelato che tutti i suoi conti bancari sono stati congelati per presunte irregolarità fiscali risalenti al 2018-19, queste ultime denunciate dallo stesso Dipartimento del Tesoro a capo dell’indagine. Ajay Maken, tesoriere del partito, ha ammesso ritardi nella presentazione della dichiarazione dei redditi relativi a fondi raccolti dell'ala giovanile (circa 2,1 miliardi di rupie). Lo stesso ha criticato la decisione definendola eccessiva ed un segno di declino democratico in India. Questo episodio preoccupa soprattutto in vista delle prossime elezioni nazionali, dove il Primo ministro Modi del BJP cercherà di raggiungere un terzo mandato consecutivo.

Davide Shahhosseini



Framing The World è un progetto ideato e creato grazie alla collaborazione di un team di associati di Mondo Internazionale.

Alessandro Alloro: Europa Centro-Orientale e Russia

Alessandro Dowlatshahi: America Latina

Alessia Boni: America Latina

Aurelia Puliafito: Africa Sub-Sahariana

Bianca Franzini: Europa Occidentale e Unione Europea

Davide Shahhosseini: Terrorismo e Sicurezza Internazionale

Francesco Oppia: Asia ed Estremo Oriente

Francesca Pasqualino: Europa occidentale e Unione Europea, Europa Centro-Orientale e Russia

Giulio Ciofini: Africa Sub-Sahariana

Leonardo Aldeghi: Economia e Finanza Internazionale

Lorenzo Franceschetti: Diritti Umani

Lorenzo Graziani: America del Nord

Michele Magistretti: Medio Oriente e Nord Africa

Sara Oldani: Medio Oriente e Nord Africa

Serena Basso: America Latina

Sofia Ena: Europa occidentale e Unione Europea, Diritti Umani



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