Il successo economico dell'Europa

Ecco i fattori che hanno reso il continente europeo la potenza economica odierna.

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  Elisa Modonutti
  27 ottobre 2023
  3 minuti, 38 secondi

Nonostante abbia dei confini limitati, il continente europeo ospita alcune delle maggiori economie mondiali, dimostrando che diventare una potenza economica non implica necessariamente il possesso di ampi territori o di elevate quantità di materie prime. Oggi, infatti, la produzione aggregata europea ammonta a circa il 25% del PIL mondiale, incluse variegate economie nazionali.

Ma da dove nasce il successo economico europeo?

Nel corso dei secoli l’Europa ha visto il susseguirsi di numerose guerre, durante le quali gli Stati erano in perpetuo contrasto l’uno contro l’altro. Ha subito gravi carestie ed epidemie, che hanno danneggiato i raccolti e dimezzato il numero della popolazione. Tuttavia, gli Stati europei sono sempre riusciti a risollevarsi da queste situazioni precarie, perseguendo una maggiore crescita.

Ma come si spiega quindi il motivo della crescita economica europea?

Considerando che dal 1500 al 1800 le grandi potenze europee erano in guerra tra di loro per una media di 9 anni su 10, è difficile immaginare come questo continente sia potuto crescere economicamente, tenendo conto anche della crescente potenza distruttiva di nuove armi militari. Tuttavia, come riportato da uno studio condotto da Vorth e Voigtländer, rispettivamente docenti all’Università Pompeu Fabra di Barcellona e all’UCLA Anderson School of Management (USA), unitamente alle piaghe socialmente devastanti delle epidemie e delle conseguenze dell'urbanizzazione che hanno colpito l’Europa in questi secoli, i conflitti hanno contribuito alla formazione della moderna economia europea. Le continue guerre, le carestie e i problemi legati all’urbanizzazione furono fenomeni devastanti che mieterono un gran numero di vittime, decimando le popolazioni di interi Paesi. Se dal punto di vista sociale e umano questi eventi furono distruttivi e sconvolgenti per la popolazione, dal punto di vista economico permisero un maggiore sviluppo poiché la scarsa forza lavoro disponibile fece affluire la ricchezza prodotta in direzione dei pochi sopravvissuti, il cui tenore di vita migliorò, fornendo loro accesso a maggiori risorse economico-lavorative.

Un altro fattore all’origine della crescita economica europea può essere rintracciato nel colonialismo, un fenomeno molto complesso che ha avuto enormi conseguenze negative per i territori che l'hanno subito, meramente sfruttati dalle potenze europee; senza dimenticare che ha avuto anche risvolti positivi per alcune zone, sviluppatesi ulteriormente grazie ai flussi di capitale in arrivo dai Paesi europei. In particolare, "Il colonialismo ha favorito lo sviluppo economico in alcune parti d'Europa e lo ha ritardato in altre” (Acemoglu e Robinson, 2017), facendo si che “L'ascesa dell'Europa occidentale dopo il 1500 sia dovuta in gran parte alla crescita dei Paesi con accesso all'Oceano Atlantico e con un commercio sostanziale con il Nuovo Mondo, l'Africa e l'Asia. Questo commercio e il relativo colonialismo hanno influenzato l'Europa non solo direttamente, ma anche indirettamente inducendo cambiamenti istituzionali” (Acemoglu, Johnson e Robinson, 2005). 

A questo proposito, lo sviluppo del colonialismo ha avuto impatti significativamente differenti a seconda della potenza coloniale: se, ad esempio, la Spagna e il Portogallo avevano sfruttato i territori colonizzati basandosi sulla superiorità e sulla forza, ricorrendo alla violenza sulle popolazioni subordinate e non, anche promuovendo lo sviluppo dei territori coloniali, l'Inghilterra aveva investito nello sviluppo dei luoghi colonizzati, promuovendo la loro crescita economica, culturale, sociale e politica.

In questo modo, il processo di colonizzazione non è servito solamente all'acquisizione delle materie prime dei territori coloniali, ma ha anche promosso il loro sviluppo. Inoltre, di fondamentale importanza è la forma di governo in vigore nel territorio sovrano al momento dell’espansione coloniale: mentre gli spagnoli erano governati da una monarchia assoluta aristocratica, alla quale andavano tutti i proventi derivanti dallo sfruttamento coloniale, l’Inghilterra, in quanto monarchia costituzionale, possedeva meccanismi di controllo del potere sovrano che non permettevano l’acquisizione della totalità delle materie prime coloniali, contribuendo così al benessere generale della società.

Altri fattori chiave ed essenziali per lo sviluppo economico del continente europeo sono il clima mite, la concentrazione di più e diversi Stati in un territorio limitato, ma anche la navigabilità di estesi fiumi e una geografia costiera caratterizzata da golfi e insenature che permettono l'installazione di porti e zone di attracco sicuro per il commercio marittimo.

In conclusione, molti sono i fattori che hanno trainato lo sviluppo economico dell'Europa, incentivandolo a diventare un punto di riferimento economico e commerciale per moltissime economie a livello internazionale e contribuendo per ben il 38% al commercio globale.

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L'Autore

Elisa Modonutti

Studentessa di Scienze internazionali e diplomatiche, amante della lettura, dei viaggi e con una curiosità innata di scoprire il mondo che ci circonda

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