La visita di Nancy Pelosi a Taiwan e le conseguenze sullo scacchiere internazionale

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  Sofia Termentini
  10 settembre 2022
  5 minuti, 14 secondi

Ormai da 50 anni le relazioni diplomatiche tra Stati Uniti e Cina sono gestite dal comunicato di Shangai. Per il dragone però, ciò che ostacola il buon funzionamento del rapporto è proprio la questione di Taiwan. La Repubblica popolare cinese è contraria a qualsiasi lavoro proposto su Taiwan, in quanto è una provincia che da tempo è stata riannessa alla madrepatria, ma la Cina sostiene che la sua liberazione sia una questione interna e che nessun paese possa avere il diritto di interferire. Lo stesso documento afferma che esiste una sola Cina e Taiwan ne fa parte; gli Stati Uniti non controbattono questa posizione, e sono anzi propensi a trovare una risoluzione pacifica sulla questione.

Con la visita di Nancy Pelosi al parlamento di Tapei il 3 agosto 2022, il presidente Xi Jinping, rivolgendosi al Presidente Biden, si è espresso con un linguaggio bellico, affermando che “giocando con il fuoco, finiranno per bruciare”. Questo perché l’azione intrapresa dalla Pelosi va contro, evidentemente, a quanto sottoscritto nel comunicato del 1972. Infatti, se la visita del Presidente e del Vicepresidente degli Stati Uniti a Taiwan oltrepasserebbe il limite - in quanto equivarrebbe al riconoscimento, di fatto, della sovranità del paese - quella del presidente delle camere ci si avvicina molto. Secondo il “Presidential succession act”, la legge sulla successione presidenziale del 1947, infatti, il presidente delle camere è la terza carica istituzionale dopo il presidente e il vicepresidente degli Stati Uniti.

L’amministrazione Biden non ha fatto che peggiorare la situazione, in quanto ha più volte sottolineato come il viaggio della Pelosi sia stato di iniziativa personale. Ma, se non vi era accordo in questa visita della Presidente della camera, Biden avrebbe potuto farle cambiare idea nel partire o avrebbe potuto negare l’uso di mezzi americani per il raggiungimento di Taiwan. L’azione di Nancy Pelosi nel “sostegno ferreo alla democrazia di Taiwan” si comprende in correlazione con il tweet del presidente Tsai Ing-wen:

“la visita non rispecchia solo il forte sostegno del Congresso USA per i rapporti bilaterali, ma manda un messaggio al mondo: le democrazie sono unite di fronte alle sfide comuni”.

Per alcuni, l’intraprendenza della presidente della camera è coerente nella sfida all’autoritarismo, ma per altri è inappropriata, soprattutto in questo periodo di crisi e tensioni. La stessa America è stata accusata di scarsa lungimiranza in politica estera, e come se non bastasse il professore Wang Wen dell’Università Renmin ha affermato che

gli Stati Uniti si stanno comportando da stupidi, ed effettivamente lo sono [...] sanno quali sono gli interessi della Cina sulla questione di Taiwan e la sua linea rossa. Ma, nonostante questo, la calpestano ripetutamente”.

Sulla base di ciò, Pechino osserva questa visita come una minaccia, un tentativo da parte di Washington di rompere la linea rossa che è fondamentale per i cinesi, tanto che il ministro degli esteri cinese ha definito il tutto “perfidia americana”. Infatti, il dragone non ha tardato a controbattere, tanto che il ministero della difesa di Taiwan ha denunciato l’entrata, il 3 agosto, di ventisette aerei dell’Esercito di liberazione popolare. La Cina non ha perso tempo nemmeno con le esercitazioni militari, che hanno accerchiato l’isola, e con il lancio, addirittura, di missili, caduti nelle acque giapponesi. Tutto ciò per mostrare come Taiwan può essere isolata con l’uso della forza, seppur non aggredendo direttamente l’isola, a dispetto delle parole di Nancy Pelosi: “Non permetteremo che Taiwan venga isolata”. Ciò che resta da capire è se la contro risposta sarà prettamente composta da azioni dimostrative o se queste diverranno mano a mano più pericolose.

Per il momento, la Repubblica popolare cinese ha applicato ritorsioni di tipo economico, sospendendo l’export di sabbia verso Taiwan, utile per la produzione dei semiconduttori, che a sua volta sono usati per la fabbricazione di microchip, di cui Tapei è il maggior esportatore. Con quest’azione, la Cina vuole dimostrare tutto il suo potere, ovvero la sua capacità di poter tenere in “ostaggio” il mondo intero.

Di conseguenza, il ministero degli esteri cinese ha annunciato la volontà di rafforzare la cooperazione con la Russia. Finora la Cina è stata sostenitrice del Cremlino, anche se auspica al principio della cessazione delle ostilità e sostiene che l’integrità territoriale ucraina non possa essere violata. Nonostante questo, la Cina sta sostenendo l’economia russa, in quanto sta acquistando ciò che i russi non riescono più a vendere - come il petrolio. Finanziando la Russia, si finanzia automaticamente la guerra, ma ciò è utile anche per i Cinesi che si ritrovano ad acquistare materiali a prezzi stracciati.

Anche l’Unione Europea non ha esitato a dire la sua, andando allo scontro con Pechino e rischiando un nuovo fronte di tensioni sullo scacchiere internazionale. Infatti, i ministri degli esteri del G7 e dell’Ue, a seguito dell’esercitazione militare attorno a Formosa, hanno condannato l’iniziativa cinese e ordinato alla Repubblica popolare di “non modificare unilateralmente lo status quo con la forza nella regione." Perciò l’Ue, dopo aver rilanciato i rapporti con Taiwan ed essersi schierati apertamente, rischia di influenzare negativamente le relazioni con Pechino. Quest’ultimo ha infatti convocato gli ambasciatori dei paesi del G7 e dell’UE per esprimere il disappunto sul comunicato occidentale.

In conclusione, la visita della Pelosi si è rivelata totalmente controproducente, in quanto priva di obiettivi concreti, anche perché Usa e Taiwan sono già da tempo stretti partner commerciali. Secondo alcuni economisti cinesi, gli Stati Uniti avrebbero interesse a destabilizzare il continente asiatico, creando confusioni e incertezze, per giovarne economicamente, attirando i capitali verso di sé.

Domenico Dodaro. 2022. "Le conseguenze della visita di Nancy Pelosi a Taiwan". 14 agosto 2022, Gli stati Generali. https://www.glistatigenerali.c...

Emanuele Bonini. 2022. "Taiwan e la questione delle "due cine" porta l'UE allo scontro con Pechino". 4 agosto 2022, Eunews. https://www.eunews.it/2022/08/...

Federico Ferrone. 2022. "Perchè la visita di Nancy Pelosi a Taiwan è molto pericolosa". 3 agosto 2022, Internazionale. https://www.internazionale.it/...

Treccani. 2022. "Le conseguenze della visita di Nancy Pelosi a Taiwan". 4 agosto 2022, Treccani. https://www.treccani.it/magazi...

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L'Autore

Sofia Termentini

Sofia Termentini, class 2000, is a student of a Master’s triple degree in International Management-MIEX program. She is interested in international relations that keeps alive the world,especially the economic dimemsion and she has always been interested in the area of China. In the context of Mondo Internazionale she holds the position of Junior Researcher MI G.E.O. - Economic Area.

Sofia Termentini, classe 2000, è una studentessa del Master’s triple degree in International Management-programma MIEX.

Interessata alle relazioni internazionali, in particolare alla dimensione economica e da sempre appassionata all’area della Cina. All'interno di Mondo Internazionale ricopre la carica di Junior Researcher MI G.E.O. - Area Economia.

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