Land Grabbing: una breve introduzione

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  Filippo del Monte Alia
  04 giugno 2023
  4 minuti, 14 secondi

Di che cosa si tratta?

Si parla di Land Grabbing quando si acquistano terre al fine di sfruttarne le risorse senza il consenso degli abitanti del luogo, in violazione dei diritti umani e senza tenere in considerazione i relativi danni ambientali e sociali. Questi passaggi di proprietà avvengono spesso attraverso atti di corruzione o di intimidazione: non è un caso che i contratti che stabiliscono il passaggio di proprietà vengano firmati in un contesto spesso torbido o al limite della legalità, se non oltre. Inoltre, il Land Grabbing è una pratica che si colloca in un contesto globale sempre più incerto, dove le crisi finanziarie sono accompagnate da una crescente crisi energetica, il tutto all’interno della cornice della crisi climatica i cui effetti sono già ben visibili. 

Tutto ciò ha portato diversi attori, sia statali che privati, a riconsiderare il valore delle terre coltivabili. Quelle più ricercate e acquistate si trovano in nazioni in via di sviluppo appartenenti al cosiddetto “Global South”- sebbene questo fenomeno sia presente anche in altre aree del mondo, come l’Europa - e lo scopo è coltivarle per poi esportarne i prodotti, impoverendo il territorio di coltivazione e determinando importanti conseguenze sulla popolazione locale.

Un problema non solo sociale

Inoltre, il Land Grabbing ha conseguenze allarmanti per l’ambiente se si considerano le operazioni a cui si fa ricorso per aumentare la produttività del terreno, come il diboscamento o le monoculture, e l’esaurimento delle risorse naturali. Il diboscamento di aree forestali, sostituite da piantagioni di un solo e specifico tipo di pianta, causa la distruzione della biodiversità di vastissime aree, mettendo in pericolo interi ecosistemi. Non solo, le monoculture impoveriscono la fertilità di terreni che non si possono più rigenerare come in un habitat pienamente funzionante, e causano siccità e penuria di risorse per animali e popolazioni locali, oltre ad accelerare il processo già allarmante del cambiamento climatico.

È molto interessante il fatto che gli Stati che presentano il maggior numero di land grabs al mondo hanno quasi tutti un'importante caratteristica in comune: un passato coloniale più o meno recente e una condizione di generale povertà alle spalle. Pertanto, alcuni studiosi considerano il Land Grabbing come un fenomeno neo-coloniale e neo-imperialista; questa accusa non è però potenzialmente imputabile solo agli ex imperi occidentali, ma anche a potenze emergenti come la Cina, o a Stati non occidentali molto avanzati come la Corea del Sud. Nel caso della Cina, si può ipotizzare che l’acquisto di terre in altri Stati miri sicuramente a soddisfare la fame di risorse dell’industria cinese ma anche a estendere l’influenza politica del dragone tramite investimenti economici. Bisogna inoltre aggiungere che in un buon numero di casi (circa il 43%, secondo uno studio) i land grabs sono riconducibili a élite locali, statali o meno, che intendono aumentare il proprio potere, sfruttando quello che già possiedono, e arricchirsi ulteriormente a discapito delle fasce più povere della popolazione.

Quanto è diffuso il fenomeno?

Il fenomeno sta raggiungendo una portata impressionante: alcuni studi riportano un allarmante 1000% di crescita nel periodo che va dal 2008 al 2017 mentre le stime sulla quantità di terre soggette a questa pratica variano molto. Alcune di queste mostrano 33 milioni di ettari, e altri studi parlano addirittura di centinaia di milioni di ettari. Un anno cruciale è stato il 2007, quando la crisi dei prezzi dei prodotti agricoli evidenziò il problema della sicurezza alimentare dei Paesi ricchi nel nord del mondo. Le forti speculazioni finanziare che ne seguirono, quindi, favorirono il dilagare di questa pratica, perpetrata anche tramite contratti e modalità di acquisto poco chiare, come già anticipato.

Il continente a subire maggiormente il fenomeno e le sue conseguenze è senza dubbio l’Africa. Qui, infatti, sono presenti moltissimi Stati con caratteristiche particolarmente favorevoli per chi è in cerca di terre da acquistare: governi centrali, in diversi casi, deboli e corrotti e territori colmi di risorse da sfruttare, soprattutto minerarie e agricole. D'altronde, il suo passato coloniale è uno dei fattori che causano la debolezza o l’assenza totale dei governi centrali, così esposti alle mire predatorie di Stati o corporazioni estere.

Un’altra area interessata da questo fenomeno è quella latinoamericana e caraibica. L’aumento della domanda sia di prodotti agricoli, come la soia, che di carne in Paesi come la Cina - e dovuto a più alti standard di vita - ha fatto sì che i terreni dedicati alla produzione di questi prodotti in America Latina abbiano raggiunto estensioni colossali. Solamente la produzione della soia in Sud America si sviluppava su quasi 43 milioni di ettari nel 2009 contro i 260 mila del 1961. Un esempio importante di come molte di queste terre siano state sottratte alle popolazioni locali è dato della politica dell’ex presidente Jair Bolsonaro applicata nei confronti dell’Amazzonia brasiliana, sfruttata non solo da compagnie locali ma anche da enti non brasiliani. Il Brasile gioca un ruolo fondamentale nell’acquisto di terre da parte di compagnie private o Stati esteri, così come da parte di compagnie nazionali.

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Fonti di riferimento per l’articolo:

Credits: https://www.pexels.com/it-it/foto/ripresa-aerea-del-trattore-di-fresatura-verde-1595108/

https://www.ilsole24ore.com/art/land-grabbing-grande-minaccia-che-incombe-sostenibilita-pianeta-AEjfkjC?refresh_ce&nof

https://www.tandfonline.com/doi/epdf/10.1080/03066150.2011.559005?needAccess=true&role=button

https://www.ilsole24ore.com/art/l-amazzonia-ferita-cerca-un-nuovo-paradigma-coltivazione-AE5eT8B

https://www.mdpi.com/2073-445X/10/3/324

https://www.tandfonline.com/doi/abs/10.1080/03066150.2012.679931?casa_token=z9pGL19dAocAAAAA:1S4n9hqRzGg9WTcYtFZfd9gC6zxP8YhvWIpxqShKxchL1h99OenqBLGoXANQFy8oIgo936_Us8RTxT4

https://www.tandfonline.com/doi/abs/10.1080/02255189.2012.745394?casa_token=6oti80S--TgAAAAA:A-c7OVn9W1rCMykVaOYeAyEBe5cvyh31xZvthiTR1LU_K4JfY1vt2wb8744zBHjIhYKPfaJAnFT7Hkk

https://www.yumpu.com/en/document/read/41291123/land-grabbing-in-africa-and-the-new-politics-of-food-future-

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