Lo stallo europeo sul price cap e le posizioni sul contenimento del costo dell’energia in vista delle elezioni

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  Alessandro Micalef
  14 settembre 2022
  4 minuti, 2 secondi

Con l’estate prossima alla sua conclusione in Europa si è acceso il dibattito relativo al prezzo del gas, principale combustibile utilizzato per i riscaldamenti delle abitazioni. L’Unione europea sta discutendo in queste settimane la possibilità di introdurre un “price cap”, un tetto al prezzo di gas e petrolio, al fine di evitare che questo continui a salire, incidendo in modo estremamente significativo sulle spese che vengono sostenute dai cittadini. Nel Consiglio, tuttavia, non vi è ancora una posizione univoca sulla tipologia di limite ai prezzi che si vuole utilizzare: alcuni Paesi chiedono che venga istituito un prezzo massimo solamente al gas importato dalla Russia, altri che questo price cap sia generalizzato, altri ancora che non si utilizzi questo strumento.

In Italia, però, il tema dell’energia e del prezzo del gas è al centro del dibattito relativo anche alle elezioni del 25 settembre. Per quanto il tema della crisi energetica conseguente alle sanzioni applicate alla Russia possa essere considerato a lungo termine, è possibile che molte persone quando andranno a votare vengano influenzate dalle misure che il nuovo governo intenderà prendere relativamente alla dipendenza dai combustibili fossili, in particolare importati dalla Russia. Dall’invasione dell’Ucraina da parte della Russia l’UE ha ridotto l’importazione di gas russo.

Grazie alle analisi di ECCO, think tank italiano che si focalizza sulla transizione energetica e il cambiamento climatico, è possibile comparare più agilmente i vari programmi di governo relativi al costo dell’energia dei diversi schieramenti politici. Pressoché tutte le liste prevedono l’introduzione di un tetto al prezzo del gas a livello europeo, con il Movimento 5 Stelle che considera invece un tetto al prezzo dell’energia da regolamentare a livello nazionale. Vi sono poi delle specifiche politiche che spaziano dalle agevolazioni ai costi dell’energia per le famiglie meno abbienti (Alleanza Verdi – Sinistra, PD, FdI), alla tassazione degli extra-profitti, ovvero una misura che farebbe versare i profitti record delle società di fornitura di energia ai governi per ridurre il costo delle bollette (Alleanza Verdi – Sinistra, FdI) e alll’azzeramento o alla riduzione dell’IVA o delle accise (M5S, FdI, Lega). Sempre in relazione ai costi per le famiglie, alcune liste prevedono la riduzione del costo dell’elettricità senza oneri per lo Stato (Azione – Italia Viva) o il disaccoppiamento del prezzo del gas da quello per energia proveniente da altra fonte (Azione – Italia Viva) o del prezzo dell’energia rinnovabile da quella proveniente da combustibili fossili (PD).

Inoltre, considerata la difficoltà di importare energia, alcune liste prevedono un incremento della produzione nazionale di energia, con potenziamento della produzione di gas naturale (Lega) o da fonti rinnovabili (pressoché ogni lista), come anche la reintroduzione del nucleare (sostenuta in particolare da Forza Italia ed osteggiata dalla coalizione di centrosinistra).

Buona parte delle liste, inoltre, considera l’utilizzo dei rigassificatori uno strumento utile quanto meno nel breve periodo, con l’Alleanza Verdi – Sinistra che li vedrebbe come una soluzione solo in mancanza di alternative. La situazione del rigassificatore di Piombino, tuttavia, ha creato qualche discussione interna a Fratelli d’Italia poiché il sindaco della città, appartenente alla lista, non sarebbe favorevole all’utilizzo del rigassificatore galleggiante, che invece è considerato una soluzione dal partito.

Quali ultimi elementi da considerare relativamente alle politiche di contrasto al caro energia, deve essere segnalato che il Movimento 5 Stelle proporrebbe lo sganciamento dal mercato olandese TTF, mercato centrale in Europa nella contrattazione del prezzo del gas, mentre la Lega la sospensione del mercato ETS, relativo alle emissioni.

Nel complesso, le proposte per contrastare l’aumento del prezzo del gas ed in generale dell’energia hanno più elementi comuni nel breve periodo che nel lungo periodo. L’utilizzo dei rigassificatori, le misure di sostegno alle famiglie meno abbienti e la previsione di un tetto dei prezzi dell’energia vengono considerate le soluzioni più efficaci nel breve periodo. Nel lungo periodo, invece, se la coalizione di centrodestra ed il c.d. terzo polo (Azione – Italia Viva) preferirebbero la reintroduzione della produzione di energia nucleare e la ricerca o l’efficientamento nella produzione di energia da combustibili fossili, in parallelo allo sviluppo di energia rinnovabile, il centrosinistra si concentrerebbe maggiormente sulle energie rinnovabili da principio, tentando di ridurre l’utilizzo di energie fossili e non rivalutando l’utilizzo dell’energia nucleare.

In attesa di comprendere se l’UE riuscirà ad accordarsi sull’utilizzo di un price cap, in Italia le liste hanno tentato di considerare le soluzioni per contrastare il caro energia.

Per la mappa completa elaborata da ECCO: https://eccoclimate.org/wp-content/uploads/2022/09/un-programma-per-il-clima.pdf

Fonti consultate per il seguente articolo:

https://www.ilpost.it/2022/09/09/accordo-tetto-prezzo-gas/

https://www.ilpost.it/2022/09/07/tetto-prezzo-gas-russo/

https://eccoclimate.org/it/un-programma-per-il-clima/

https://eccoclimate.org/wp-content/uploads/2022/09/un-programma-per-il-clima.pdf

https://eccoclimate.org/it/arriva-linverno-si-scalda-il-gas-si-accendono-i-risparmi/

https://www.ilsole24ore.com/art/crisi-gas-ue-propone-tassa-extraprofitti-societa-energetiche-AEOD1PyB

https://it.euronews.com/my-europe/2022/08/30/come-funziona-il-ttf-il-mercato-del-gas-di-amsterdam

https://www.esg360.it/esg-world/ets-come-funziona-il-mercato-delle-emissioni-di-co2-in-europa/

Link immagine:
https://pixabay.com/it/photos/gazoport-bombole-di-gas-polonia-2639720/



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L'Autore

Alessandro Micalef

Laureato in Giurisprudenza all'Università degli Studi di Milano.

Ha una propensione per lo studio delle materie umanistiche sin dagli anni del liceo, soprattutto quelle storiche.

Durante i suoi studi universitari sviluppa un interesse per il Diritto Internazionale ed Europeo, più in particolare per i Diritti dell’Uomo in entrambi i contesti.

Oggetto della sua tesi di laurea è stato il caso che coinvolge Gambia e Myanmar davanti alla Corte Internazionale di Giustizia, in cui il Myanmar viene accusato di genocidio ai danni della minoranza etnica Rohingya.

All’interno di Mondo Internazionale è autore per l’area tematica di Organizzazioni Internazionali.


Law Graduate from Università degli Studi di Milano.

He has a propensity for humanistic subjects since high school, especially for historical ones.

During his academic studies, he develops an interest for International Law and European Law, in particular Human Rights in both contexts.

His final dissertation was related to the case concerning The Gambia and Myanmar in front of the International Court of Justice, where Myanmar is accused of genocide perpetrated against Rohingya ethnic minority.

Within Mondo Internazionale he is author in the context of International Organizations.

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ue Unione Europea Italia elezioni Gas Energia