UE-Celac: fra Mercosur e guerra in Ucraina

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  Tiziano Sini
  20 luglio 2023
  2 minuti, 42 secondi

Le parole che meglio rappresentano l’ultimo e dibattuto vertice UE-Celac (Comunità degli Stati Latinoamericani e dei Caraibi), sono state espresse dal Presidente uscente olandese Marc Rutte, il quale ha definito il comportamento europeo, nei confronti dei Paesi sudamericani negli ultimi decenni, estremamente arrogante tanto da evidenziare quanto, le dinamiche palesatesi al summit possano essere considerate come una vera e propria lezione, sintetizzabile come monito per il futuro da parte dei Paesi europei[1].

Da tale posizione è possibile inquadrare quello che per certi aspetti, viste anche le attese dall’ultimo appuntamento, accorso 8 anni fa, era da considerare come un evento dalla portata estremamente importante; un occasione, per ricucire un rapporto fra due mondi, che sembrano essersi quanto mai allontanati negli ultimi tempi.

Partendo proprio da questa rinnovata consapevolezza sono state gettate, le basi di un summit, che da principio sembrano estremamente complesse e che all’atto pratico non hanno smentito le aspettative iniziali, dimostrando la presenza di profonde divergenze e di rancori difficilmente celabili.

Il vertice era un’occasione molto importante proprio perché avrebbe consentito di riaprire una discussione relativa all’accordo di libero scambio, Ue-Mercosur (Mercato Comune dell’America Latina), arenatosi nel 2019, in discussione da oltre 20 anni, ma che presenta sempre le medesime criticità relative alla questione ambientale. Un’impasse non semplice da superare, che di fatto lascia la ratifica in sospeso[2].

Ma, se questo tema per il futuro risulta in discussione, non è l’unica questione divisiva ed ostica rimasta sul tavolo, soprattutto se viene tenuto in considerazione, quanto emerso all’interno dell’intera iniziativa, in particolare, al momento della definizione della dichiarazione conclusiva, in cui è emersa a tutti gli effetti la spaccatura sul tema del sostegno a Kiev.

Per quanto, infatti, l’Europa avrebbe voluto una posizione più netta, di fronte all’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. La risposta dei Paesi Calac è stata estremamente fredda, continuando a sposare una politica di equidistanza fra le parti, tanto da bloccare per ore il raggiungimento di un testo concordato[3]. Soluzione, che poi è stata raggiunta con un passo avanti dei Paesi Latinoamericani, che hanno accettato di condannare l’atto di guerra, rimanendo comunque su una posizione “non allineata”, a cui, però, si è aggiunta la mancata adesione da parte del Nicaragua[4].

A margine dell’occasione di confronto rimangono quindi, solamente alcuni importanti punti di riflessione sul futuro ma, soprattutto, la stipula di un nuovo partenariato che prevede l’investimento nei prossimi anni di circa 45 miliardi, in Sud America, nell’ambito dell’iniziativa denominata Global Gateway, mentre l’Europa in cambio avrà modo di rafforzare le linee di approvvigionamento di materie prime critiche, come il litio[5].

https://www.pexels.com/it-it/foto/illustrazione-della-mappa-dell-africa-52502/

[1] https://www.thedailyherald.sx/islands/rutte-says-europe-has-some-making-up-to-do-to-latin-america-caribbean

[2] https://euractiv.it/section/allargamento-e-parternariati/news/accordo-commerciale-ue-mercosur-tensioni-su-agricoltura-e-sostenibilita/

[3] https://www.ansa.it/europa/notizie/rubriche/altrenews/2023/07/18/su-ucraina-intesa-tra-ue-e-celac-ad-eccezione-di-nicaragua_26313fdb-727a-493a-b892-939f17272094.html#:~:text=BRUXELLES%2C%2018%20LUG%20%2D%20Accordo%20non,manca%20l%27adesione%20del%20Nicaragua.

[4] https://www.ansa.it/europa/notizie/rubriche/altrenews/2023/07/18/su-ucraina-intesa-tra-ue-e-celac-ad-eccezione-di-nicaragua_26313fdb-727a-493a-b892-939f17272094.html#:~:text=BRUXELLES%2C%2018%20LUG%20%2D%20Accordo%20non,manca%20l%27adesione%20del%20Nicaragua.

[5] https://www.ispionline.it/it/pubblicazione/ue-celac-vertice-dei-due-mondi-136006

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EU CELAC Mercosur Global Gateway Ukraine war climate change