WEF 2024: Ricostruire la Fiducia in un Mondo in Evoluzione

Il futuro all'interno della società e tra le Nazioni

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  Valentina Ruaro
  22 gennaio 2024
  4 minuti, 6 secondi

Quest’anno, l’incontro annuale del World Economic Forum (WEF) si è tenuto dal 15 al 19 gennaio 2024 con il tema “Ricostruire la Fiducia”, mirando a ristabilire la stessa in tre aree chiave: il futuro, all’interno delle società e tra le Nazioni.

Il forum, che si tiene annualmente nella città alpina svizzera di Davos dal 1971, è un punto di incontro per l'élite globale, dove vengono affrontate le questioni più pressanti del momento. Fondato da Klaus Schwab, economista e professore svizzero-tedesco, il WEF mira a promuovere la cooperazione globale su questioni politiche, sociali ed economiche, con l'obiettivo di migliorare lo stato del mondo.

Nonostante la sua reputazione di ritrovo per il top 1% privilegiato del mondo, Davos è anche un luogo dove si cerca di influenzare il cambiamento globale. Il Forum è noto per la sua imparzialità e indipendenza, ma non è esente da controversie, specialmente per la sovrapposizione di interessi politici ed aziendali. Tuttavia, ha avuto momenti significativi nella sua storia, come la Dichiarazione di Davos del 1988 che ha aiutato a prevenire un conflitto tra Grecia e Turchia, e la prima apparizione congiunta sulla scena internazionale di Nelson Mandela e Frederik de Klerk nel 1992, che ha segnato un passo importante verso la fine dell'apartheid.

Quest’anno, i temi principali di discussione a Davos hanno riguardato la promozione della sicurezza sociale e la cooperazione nel contesto della crisi geopolitica che, più recentemente, ha toccato il Medio Oriente, la cybersecurity, l’uso dell’intelligenza artificiale (IA), lo sviluppo sostenibile e l’obbiettivo zero emissioni, garantendo allo stesso tempo un accesso sicuro ed inclusivo ad energia, acqua e cibo, infine, l’ottenimento del sostegno da parte della società per la realizzazione di tali obbiettivi. Si è anche parlato della necessità di accelerare il processo di riqualificazione in un mondo sempre più orientato verso il digitale e il verde, sottolineando l’importanza di regolamentazioni adeguate e di una governance efficace per questi sviluppi.

Durante il WEF, l'IA ha suscitato notevole attenzione, con un focus particolare sulle preoccupazioni legate al suo impiego. Sam Altman, fondatore di OpenAI, ha affrontato queste preoccupazioni sottolineando che alcune di esse sono legittime, date le potenzialità e le incertezze associate a questa tecnologia. Ha ammesso che esiste il rischio che l'IA possa evolversi in modi non previsti e potenzialmente problematici, ma ha anche evidenziato che si possono adottare misure precauzionali per aumentarne la sicurezza. Altman ha inoltre sostenuto che le persone stanno iniziando a comprendere meglio le applicazioni appropriate di strumenti come ChatGPT e le loro limitazioni. Riguardo all'utilizzo dell'intelligenza artificiale, Altman ha enfatizzato che l'IA fornisce spiegazioni in un linguaggio neutrale ed accessibile e che la responsabilità finale di fare scelte etiche e giuste rimane in mano agli esseri umani. Questa visione mette in luce l'importanza di un approccio equilibrato e consapevole all'uso dell'IA, riconoscendo sia il suo potenziale che la necessità di una guida umana responsabile nel suo impiego.

Dal Forum Economico Mondiale emerge un quadro complesso per il 2024. Questo periodo si caratterizza per una serie di sfide geopolitiche aggiuntive, tra cui l'escalation di tensioni in aree critiche. In particolare, la situazione nel Mar Rosso è motivo di preoccupazione, con gli attacchi degli Houthi dello Yemen che minacciano di interrompere importanti rotte commerciali internazionali. Inoltre, si è discusso dell’aumento delle guerre commerciali con ripercussioni sul mercato globale.

Christine La Garde, Presidente della Banca Centrale Europea, intervenendo al panel di chiusura sulle prospettive economiche globali, sostiene che, per l’anno appena cominciato possiamo attenderci una prosecuzione della ripresa dei consumi, un ritorno alla normalità dei risparmi da una condizione di risparmi eccessivi, mercati del lavoro meno rigidi e una riduzione dell’inflazione, sia nominale che di fondo.

Le recenti elezioni statunitensi hanno costituito un importante punto di discussione sullo sfondo del Forum, con il finanziere David Rubenstein che le ha descritte come uno "spartiacque significativo". Rubenstein ha enfatizzato che, in caso di elezione di Donald Trump, si potrebbero verificare cambiamenti rilevanti a livello internazionale. Nel corso del panel di chiusura, Christine Lagarde, ha sottolineato l'importanza per l'Unione Europea di essere pronta ad affrontare ogni possibile scenario. Ha messo in evidenza la necessità di un mercato europeo unico e robusto, evidenziando che, indipendentemente dall'esito delle elezioni negli Stati Uniti, è fondamentale che l'Europa si rafforzi internamente e si prepari a gestire autonomamente le proprie sfide.

Le principali conclusioni sono state, quelle di spingere per una riforma della governance globale per diminuire la divisione geopolitica, aumentare la rappresentazione del Sud Globale e promuovere una risposta collettiva alle minacce globali più forte.

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L'Autore

Valentina Ruaro

Sono laureata in Scienze Internazionali e Diplomatiche presso l'Università di Bologna e attualmente sto frequentando il corso di laurea magistrale in Studi sulla Sicurezza, l'Intelligence e la gli studi strategici, con un percorso accademico che include prestigiose istituzioni come l'Università di Glasgow, l'Università di Trento e l'Università Karlova di Praga.

Nel campo accademico, collaboro come autrice per Mondo Internazionale, affrontando temi fondamentali sul ruolo delle organizzazioni internazionali, con particolare attenzione all’Unione Europea e alla NATO. Inoltre, per coinvolgere un pubblico più ampio, produco anche contenuti su Instagram per MI Post. Attualmente, sto svolgendo un tirocinio presso il NATO Defense College a Roma, dove approfondisco le mie competenze nell'ambito dell'educazione, della sicurezza e della difesa.

Ho maturato esperienza nel settore della ricerca lavorando per l'European Army Interoperability Centre di Bruxelles, concentrandomi sull'interoperabilità degli stati membri e sul ruolo esterno dell’UE.

I miei interessi ruotano attorno alla geopolitica, alla CSDP dell'UE, alla difesa NATO, con un focus geografico sulla regione Euro-Atlantica e il Medio Oriente, in particolare la Siria.

Motivata dall'empatia e da una determinazione incessante per il cambiamento, sono pronta a continuare a plasmare conversazioni e azioni nel campo della sicurezza internazionale e della difesa.

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I hold a Bachelor's degree in International Relations and Diplomatic Affairs from the University of Bologna, and I am currently pursuing a Master's degree in Security, Intelligence, and Strategic Studies. My academic journey includes esteemed institutions such as the University of Glasgow, the University of Trento, and Charles University in Prague.

Within the academic realm, I collaborate as an author for Mondo Internazionale, addressing pivotal topics concerning the roles of international organisations, particularly focusing on the European Union and NATO. Additionally, I engage a broader audience by creating content on Instagram for MI Post. I am currently interning at the NATO Defense College in Rome, further honing my skills in the education, security, and defence sectors.

I have gained research experience while working at the European Army Interoperability Centre in Brussels, where I focused on member states' interoperability and the EU's external role.

My interests revolve around geopolitics, EU Common Security and Defence Policy (CSDP), and NATO defence, with a geographical focus on the Euro-Atlantic region and the Middle East, specifically Syria.

Driven by empathy and an unwavering determination for positive change, I am prepared to continue shaping discussions and actions in the field of international security and defence.

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