A cura di Saverio Lesti, Senior Researcher G.E.O. Division
Il dominio spaziale sta subendo una serie significativa di cambiamenti. Un numero crescente di paesi e attori commerciali è coinvolto nello spazio, con conseguente maggiore innovazione e vantaggi sulla Terra, ma anche maggiore congestione e concorrenza nello spazio. Dal punto di vista della sicurezza, un numero crescente di paesi sta cercando di utilizzare lo spazio per migliorare le proprie capacità militari e garantire la sicurezza nazionale. L'uso e la crescente dipendenza dallo spazio per la sicurezza nazionale hanno anche portato più paesi a considerare lo sviluppo di proprie capacità di contrapposizione che possono essere utilizzate per ingannare, interrompere, negare, degradare o distruggere i sistemi spaziali dei potenziali avversari.
Questi cambiamenti e nuove sfide, hanno avuto il loro impatto anche sull’approccio degli Stati Uniti al dominio spaziale. Per il governo statunitense lo spazio non solo rappresenta un settore importante per lo sviluppo economico, industriale e tecnologico del paese ma, fornisce anche un determinante contributo per il funzionamento del suo strumento militare e della comunità dell’intelligence. Per tale motivo, durante l’amministrazione Trump lo spazio ed il suo controllo sono tornati al centro degli interessi e della pianificazione strategica statunitense.
Lo scopo di questo elaborato è ricostruire, attraverso l’analisi dei documenti prodotti dai vari enti governativi statunitensi interessati all’argomento, come lo spazio viene definito, qual è il suo contributo alla sicurezza del paese, quali sono le minacce al suo funzionamento e gli strumenti per garantire la supremazia tecnologica degli Stati Uniti in questo settore strategico.
Attraverso quest’analisi verrà definito l’approccio degli Stati Uniti allo spazio nell’ottica della crescente competizione per la leadership globale che li vede contrapposti a Cina e Russia, una competizione che si sta estendendo anche al dominio spaziale.