Hubdate - ''Riscaldamento globale: il 2023, con i suoi +2,19 °C, è stato l’inverno più caldo dal 1800 in Italia''

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  29 March 2024
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Riscaldamento globale: il 2023, con i suoi +2,19 °C, è stato l’inverno più caldo dal 1800 in Italia

MIPP - Cambiamenti climatici

A cura di Martina Maria Bruselles, Junior Policy Analyst.



Un’anomalia termica sui generis

Il periodo tra dicembre e febbraio ha visto l'Italia registrare l'anomalia termica più significativa dal 1800, con un aumento di quasi 1°C rispetto all'inverno precedente. In particolare, febbraio è stato particolarmente caldo, con temperature minime nel Nord che superavano di oltre 4°C la media degli ultimi 30 anni.

I dati dell’ISAC-CNR

Secondo i dati dell'ISAC-CNR, l'inverno è stato il più caldo degli ultimi 220 anni, con un aumento medio di +2,19°C rispetto alla media del periodo 1991-2020. Questo rappresenta un dato particolarmente preoccupante, corrispondente ad un aumento di 1°C rispetto all’inverno 2022-2023.

L'anomalia termica è stata osservata nell’intera penisola, con tutte e tre le macro-regioni italiane che hanno registrato temperature medie record.
Nel dettaglio, il Nord ha sperimentato il riscaldamento globale più significativo, con un aumento di +2,46°C, seguito dal Centro con +2,25°C e il Sud con +2,01°C.

Le temperature minime sono state particolarmente miti, con un aumento medio di +2,07°C sull'intero territorio nazionale, con il Nord che ha registrato un valore ancora più elevato di +2,41°C.

Le temperature massime sono state anch'esse anomale, con un aumento medio di +2,3°C rispetto agli ultimi 30 anni. In particolare, sull'arco alpino, si sono registrati valori estremamente elevati, fino a 10-12°C sopra la media.

A febbraio, la temperatura media nazionale è stata di +3,09°C, con un picco di +3,78°C nel Nord. Anche il Centro ha registrato un valore elevato di +2,86°C, mentre il Sud, pur avendo temperature superiori alla media, non ha raggiunto il record assoluto, con una media di +2,63°C.

Le temperature minime a febbraio sono risultate particolarmente anomale, con le regioni settentrionali che hanno registrato un aumento di +4,13°C rispetto alla media degli ultimi 30 anni.

Le cause e le conseguenze dell’aumento della temperatura

Il 2023 è stato l'inverno più caldo dal 1800 a causa dell'accumulo di gas serra nell'atmosfera, principalmente dovuto alle attività umane come l'uso dei combustibili fossili e la deforestazione. L’intervento umano ha causato un aumento della temperatura globale, portando a condizioni meteorologiche anomale e, come in questo caso specifico, inverni più caldi della media. La variabilità naturale del clima può anche aver contribuito, ma il cambiamento climatico antropogenico resta il principale fattore scatenante.

L'aumento della temperatura globale non rimane fine a se stesso regalando inverni più miti ma porta a una serie di conseguenze significative che influenzano sia l'ambiente naturale che le società umane.

Alcune delle conseguenze possono essere immaginate usando la logica, ma ecco cosa potrebbe accadere o cosa già accade a causa dell’aumento globale delle temperature.

Aumento della frequenza e dell'intensità di eventi meteorologici estremi come ondate di calore, tempeste, piogge torrenziali, inondazioni e siccità che, inevitabilmente, creano seri problemi ai cicli naturali dell’agricoltura e, a cascata, indisponibilità di cibo e aumento dei prezzi.

Scioglimento dei ghiacci e delle calotte polari e del ghiaccio marino, contribuendo all'innalzamento del livello del mare e alla perdita di habitat per la fauna artica.


Acidificazione degli oceani causata dall'assorbimento di anidride carbonica atmosferica dagli oceani. Ciò danneggia gli ecosistemi marini, in particolare i coralli e gli organismi con gusci calcarei.

Perdita di biodiversità derivante dai cambiamenti climatici. Col tempo, infatti, vengono influenzati gli habitat naturali, costringendo molte specie a spostarsi o adattarsi, ma molti non saranno in grado di farlo abbastanza rapidamente, portando alla perdita di biodiversità.

I migranti climatici aumentano in quanto, in alcune regioni del mondo, con l’aggravarsi delle condizioni climatiche molte persone sono costrette a lasciare le loro case a causa di eventi estremi o della perdita di mezzi di sussistenza.

In ultimo, viene influenzata anche la salute pubblica. Aumenta il rischio di malattie legate al calore, la diffusione di malattie trasmesse da vettori come zanzare e l’aumento dell'inquinamento atmosferico.

Cosa aspettarsi?

Febbraio è, purtroppo, l’ennesimo record negativo degli ultimi mesi. Lo sottolinea Carlo Buontempo, direttore C3S, nell’intervista a Radio RBE, che aggiunge che per quanto possa sembrare straordinario, gli scienziati non sono sorpresi in quanto il continuo riscaldamento del sistema climatico porta inevitabilmente a nuovi estremi di temperatura.
I cambiamenti climatici sono le conseguenze delle attuali concentrazioni di gas serra nell’atmosfera e quindi, se non vengono stabilizzate, ci troveremo necessariamente di fronte a nuovi record di temperatura globale e alle loro conseguenze.


Tuttavia è importante notare che molte di queste conseguenze possono essere mitigate attraverso azioni massive di adattamento e attenuazione del cambiamento climatico.

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