I vaccini potrebbero fornire un'immunità migliore rispetto a quella conferita dall'infezione da COVID?

  Articoli (Articles)
  Redazione
  24 May 2023
  3 minutes, 53 seconds

A cura del Dott. Pierpaolo Piras, Specialista in Otorinolaringoiatria e membro del Comitato per lo Sviluppo di Mondo Internazionale APS

Un documento interessante che da un pezzo va circolando tratta in termini scientifici - e sempre con una conclusione apparentemente convincente nella sua semplicità - faceva appello ad alcune credenze preesistenti: la vaccinazione contro il coronavirus del COVID fornisce una maggiore protezione immunitaria rispetto all'essere stati infettati dal COVID oppure no ?

È un discorso che di fronte all’opinione pubblica che si pone a metà strada tra i negazionisti sine ulteriore materia e l’evidenza dei riscontri scientifici.

Intuitivamente, sembrerebbe persino ovvio che la vaccinazione è comunque meglio dell'infezione. Nel senso che l'infezione ti fa davvero ammalare e può anche ucciderti, mentre la vaccinazione no. Tutt’al più ti procura qualche effetto collaterale sine reliquiis.

Segue un’ altra riflessione, la vaccinazione è da preferire rispetto all'infezione anche tra coloro che si sono ripresi dal loro contagio COVID primario? Questo, se davvero si avverasse, sarebbe davvero importante, ma pure sorprendente.

Tornando sulla strada della scienza, riconosciamo che è stata fatta tanta, anzi tantissima, strada da quando, oltre due anni fa, il coronavirus, finora ad allora sconosciuto, ha fatto capolino nella nostra vita. Un virus che nessuno dei nostri sistemi immunitari aveva mai incontrato prima d’ora.

Dagli studi epidemiologici e dagli assunti della biologia di base, oggi sappiamo che ci sono sostanzialmente due modi per educare il nostro sistema immunitario sul SARS-CoV-2: essere infettato da esso oppure stimolare il nostro sistema immunitario attraverso la sensibilizzazione con un vaccino specifico.

È meglio premettere che il vaccino è risultato scientificamente migliore, alla misura dei parametri standard utilizzati nel metodo valutativo e tenendo conto del profilo clinico derivato e dedotto in pratica dal rischio-beneficio.

Ma cosa succede se sei già stato infettato?

E se hai superato felicemente la prima infezione?

Sei protetto come lo saresti stato se fossi stato vaccinato?

Oppure sei più protetto?

C'è certamente più di un argomento clinico e di laboratorio a favore di quest'ultimo quesito. Dopotutto, le infezioni COVID con manifestazioni cliniche espongono il sistema immunitario a molti più antigeni virali rispetto al vaccino e probabilmente anche a dosi più elevate.

La ricerca

I ricercatori hanno sfruttato il fatto che il gruppo di studio ha una raccolta dettagliata dei pazienti infetti da COVID e vaccinati contro il COVID per creare una coorte unica e omogenea di studio.

La sperimentazione

Sono state identificate le persone che erano state infettate dal coronavirus e che non erano state vaccinate e in secundis è stato esaminato un altro gruppo di persone che erano state vaccinate ma senza dimostrare che erano state infettate in passato.

Hanno quindi cercato paragoni ed eventuali corrispondenze di laboratorio tra i due gruppi.

Per ogni persona vaccinata, è stato trovato un paziente che era stato infettato nello stesso periodo, che aveva la stessa età, sesso, razza, codice postale e numero di condizioni patologiche preesistenti.

L'idea sperimentale consisteva nel fatto che, entro 30 giorni dopo l’iniezione, l'immunità da tale esposizione doveva essere completata.

I risultati

Le persone vaccinate avevano maggiori probabilità di essere infettate nei successivi sei mesi.

In termini di alcuni risultati – visite al pronto soccorso, ricoveri e morte – le persone vaccinate hanno ottenuto migliori risultati.

In altre parole, data la scelta tra infezione e vaccinazione, è abbastanza chiaro che bisognerebbe scegliere la vaccinazione.

Ma qui occorre fare un distinguo: le persone che scelgono di vaccinarsi sono diverse da quelle che non lo fanno, e in modi che non vengono discriminati dalla corrispondenza per età, razza, sesso e codice postale.

Le persone che vengono vaccinate potrebbero essere più sane in molti altri modi; avrebbero potuto prestare più attenzione a usare la mascherina oppure lavarsi le mani più spesso.

L'altra domanda che si pone riguarda la plausibilità biologica.

Sicuramente viene confermato che la vaccinazione risulta il modo più sicuro per sensibilizzare efficacemente il sistema immunitario, ma supponendo che il malato sopravviva alla infezione, si potrebbe pensare che gli effetti complessivi possano essere abbastanza simili.

Cicli multipli di vaccinazione possono avere effetti additivi, ma questa analisi è stata condizionata fin dalla prima dose di vaccino.

Una spiegazione potrebbe essere che l'infezione da COVID può farti male a lungo termine, in modo tale che anche se sopravvivi all'infezione iniziale, il tuo successivo rischio di eventi clinici è più alto.

Su tutti questi aspetti la ricerca continua in tutto il mondo.

Riproduzione Riservata ®

Share the post

L'Autore

Redazione

Categories

Salute e Benessere

Tag

covid Vaccini Immunità