Le Nazioni Unite per le energie rinnovabili

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  Valeria Fraquelli
  11 October 2024
  4 minutes, 36 seconds

Pochi giorni fa nel Palazzo delle Nazioni Unite è stato sancito il Patto per le energie rinnovabili, ma purtroppo questa meritevole iniziativa ha trovato poco spazio sui media tranne brevi articoli e qualche notizia letta velocemente.

Sembra che le guerre in Ucraina e in Medioriente abbiano quasi totalmente distolto l’attenzione dal nostro pianeta che soffre e dal nostro clima sempre più impazzito che passa dal caldo estremo ad un freddo che non si era mai visto alle nostre latitudini, il tutto con eventi meteorologici estremi che hanno gettato nel panico intere popolazioni e hanno causato danni incalcolabili.

Ma le Nazioni Unite hanno voluto ribadire la centralità dell’argomento, rischiamo di arrivare troppo tardi per noi e per il pianeta se non facciamo presto, il più in fretta possibile. E così è nato il Patto per le energie rinnovabili, per andare oltre i combustibili fossili e creare un nuovo mondo, un mondo più pulito e più attento all’ambiente.

E adesso vediamo di scoprire questo patto, così importante per tutti noi e per il nostro futuro.

Il patto delle Nazioni Unite per le energie rinnovabili è strutturato in modo da coprire tutte le principali aree di crisi o di pericolo su cui è importante agire presto.

Ci sono infatti 56 azioni divise in 5 capitoli tematici. Tra cui la lotta alla crisi climatica, l’impegno per la transizione energetica e la protezione della natura

I capitoli sono sostanzialmente Sviluppo sostenibile e finanziamento per lo sviluppo, Pace e sicurezza internazionale, Scienza, tecnologia e innovazione e cooperazione digitale, Giovani e generazioni future e Trasformazione della governance globale e rappresentano un ampio spettro in cui si sente il bisogno di intervenire con urgenza.

Secondo le Nazioni Unite la cosa più importante è “rafforzare e ribadire il ruolo della diplomazia internazionale per affrontare le principali crisi globali, dalla crisi climatica alle guerre alla lotta alla povertà, a tutte le sfide che il mondo moderno ci mette di fronte”. Il mondo sta cambiando, siamo in un periodo di guerre e di sconvolgimenti naturali causati dai cambiamenti climatici, di tecnologia di intelligenza artificiale che porterà il lavoro verso nuove frontiere e conquiste e le energie rinnovabili sono il futuro, possono davvero servire a rendere migliore la vita sul nostro pianeta.

Più che mai bisogna “cercare di dare priorità alla lotta ai cambiamenti climatici”, perché la salute del pianeta riguarda tutti e dobbiamo sapere che se non fermiamo il clima impazzito poi saremo tutti noi a pagarne il prezzo, non avremo più accesso a tutte quelle risorse che davamo per scontate e ci hanno aiutati a crescere e ad avere un buon tenore di vita.

Il Segretario Generale ha definito questo patto per le energie rinnovabili che mette in primo piano l’ambiente un "passo avanti verso un multilateralismo più efficace, inclusivo e interconnesso". Tutto è strettamente interconnesso e ogni aspetto ha influenza sugli altri, non possiamo vedere il mondo come diviso in compartimenti stagni ma dobbiamo avere cura di tutto, dobbiamo pensare che un aumento di emissioni in qualunque parte si verifichi avrà effetti gravi anche sulla nostra vita e sul nostro clima.

Dopo l'approvazione del patto, infatti, il Segretario Generale Guterres ha richiamato l'attenzione su come la crisi climatica stia "distruggendo vite, devastando comunità ed economie in tutto il mondo. Ha affrontato specificamente la necessità di una "giusta eliminazione" dei combustibili fossili, ma ha riconosciuto che le emissioni sono ancora in aumento”.

Quindi è più che mai urgente ridurre le nostre emissioni, il nostro tempo per salvare il pianeta sta finendo abbiamo bisogno di usare un altro approccio, un altro tipo di energia che sia sostenibile per noi e per la nostra terra. Le nuove generazioni lo hanno già capito e stanno cercando di ridurre al minimo la loro impronta ecologica. E per rendere il pianeta un po’ più pulito sul solco di quanto deciso dalle Nazioni Unite ci sono anche città che vietano le pubblicità legate ai combustibili fossili, cercano di incentivare l’uso dei mezzi pubblici o il car sharing, vogliono creare nella popolazione una nuova mentalità di riciclo e riuso.

E se è vero che “l’energia solare continua a crescere più rapidamente di quanto previsto, confermandosi come la fonte di elettricità più economica a livello globale”, stando a quanto dicono da Ember, il think tank energetico specializzato sul tema rinnovabili, questo vuole dire che la popolazione è già pronta ad entrare nel futuro delle rinnovabili.

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L'Autore

Valeria Fraquelli

Mi chiamo Valeria Fraquelli e sono nata ad Asti il 19 luglio 1986. Ho conseguito la Laurea triennale in Studi Internazionali e la Laurea Magistrale in Scienze del governo e dell’amministrazione presso l’Università degli Studi di Torino. Ho anche conseguito il Preliminary English Test e un Master sull’imprenditoria giovanile; inoltre ho frequentato con successo vari corsi post laurea.

Mi piace molto ascoltare musica in particolare jazz anni '20, leggere e viaggiare per conoscere posti nuovi ed entrare in contatto con persone di culture diverse; proprio per questo ho visitato Vienna, Berlino, Lisbona, Londra, Malta, Copenhagen, Helsinki, New York e Parigi.

La mia passione più grande è la scrittura; infatti, ho scritto e scrivo tuttora per varie testate online tra cui Mondo Internazionale. Ho anche un mio blog personale che tratta di arte e cultura, viaggi e natura.

La frase che più mi rappresenta è “Volere è potere”.

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