Framing The World, Edizione CXXII

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  Redazione
  08 gennaio 2024
  20 minuti, 22 secondi

Framing The World, Edizione CXXII

Nel nuovo numero di Framing ci occupiamo dell’escalation in Medio Oriente, con il rischio di un allargamento del conflitto al fronte libanese. Sul fronte yemenita, invece, gli attacchi dei ribelli Houthi minacciano ripercussioni economiche per il rallentamento dei traffici internazionali. Cambiando continente, l’Argentina di Milei rifiuta di aderire ai BRICS, sostenendo un approccio neo-liberale. Tutto questo e molto altro nel 122° numero di FtW!

DIRITTI UMANI

ECONOMIA E FINANZA INTERNAZIONALE

AFRICA SUB SAHARIANA

AMERICA DEL NORD

AMERICA LATINA

ASIA ED ESTREMO ORIENTE

EUROPA OCCIDENTALE E UNIONE EUROPEA

EUROPA ORIENTALE E RUSSIA

MEDIO ORIENTE E NORD AFRICA (MENA)

TERRORISMO E SICUREZZA INTERNAZIONALE

DIRITTI UMANI

Iran, esecuzione di Samira Sabzian. Il 20 dicembre, l'Iran ha eseguito la condanna a morte di Samira Sabzian, una giovane sposa bambina che aveva trascorso circa dieci anni in detenzione. Condannata per l'omicidio del marito nel 2013, quando aveva appena 19 anni, Samira è stata una vittima di un matrimonio forzato che ha segnato la sua vita con anni di violenza domestica. L’esecuzione di Samira rappresenta il diciottesimo caso di impiccagione di donne in Iran quest'anno, portando il totale a 800. Le leggi iraniane, che consentono matrimoni forzati e precoci, evidenziano una mancanza di protezione per le donne vittime di abusi domestici. Questo evento solleva nuovamente preoccupazioni internazionali sulla situazione dei diritti umani in Iran, in particolare per quanto riguarda la giustizia e la protezione delle donne.

Sofia Ena 

ECONOMIA E FINANZA INTERNAZIONALE

EU, risale l’inflazione. Dopo sei mesi di cali consecutivi, l'inflazione dell'Eurozona è salita al 2,9% a dicembre, sollevando dubbi su quanto presto la BCE inizierà a tagliare i tassi di interesse. L'aumento annuale a dicembre dei prezzi al consumo è cresciuto rispetto al 2,4% del mese precedente, ma è rimasto al di sotto del 3% previsto dagli economisti in un sondaggio Reuters. La riduzione dei sussidi governativi per il gas, l'elettricità e i generi alimentari, iniziata lo scorso anno, ha innescato una riaccelerazione dell'inflazione annuale in gran parte dell'Europa. Ciò ha indotto gli investitori a ridimensionare le loro scommesse sul fatto che la BCE inizierà a tagliare i tassi già a marzo, mettendo a repentaglio il recente rally dei mercati azionari. Ma la maggior parte degli economisti ritiene che l'inflazione dell'eurozona ricomincerà presto a scendere, a causa di un ulteriore calo dell'inflazione alimentare e di quella di fondo, che infatti ha rallentato, anche a dicembre, dal 3.6% al 3.4%.

USA, ancora assunzioni. Il mercato del lavoro statunitense mostra una forza inaspettata nel mese di dicembre, con l'aggiunta di 216.000 posti di lavoro, in crescita rispetto ai 173.000 - rivisti al ribasso - di novembre. I dati mostrano anche che la disoccupazione è rimasta al 3,7%. I dati sull'occupazione sono un parametro cruciale per la Fed, che deve valutare quando abbassare i tassi dagli attuali massimi di 22 anni, e sembrano minare la possibilità di un taglio dei tassi di interesse già a marzo, come inizialmente previsto dagli operatori, portando così i mercati al ribasso e il rendimento dei titoli del Tesoro americano a due anni al livello più alto in quasi un mese. Tuttavia, la pubblicazione dei dati ISM nella stessa mattinata, che hanno indicato un rallentamento del settore dei servizi statunitense, ha invertito la precedente reazione del mercato e i mercati hanno ribaltato i ribassi precedenti. Infatti, la probabilità di un taglio dei tassi a marzo, come implicito nei mercati dei futures, dopo essere scesa al 60%, è risalita all'80% dopo la pubblicazione dei dati ISM.

Petrolio, le previsioni per il 2024. Secondo la maggior parte degli analisti, il prezzo del petrolio, attualmente poco sotto gli 80$ al barile, nel corso del 2024 dovrebbe assestarsi intorno ad una media di poco superiore ai 90$. Nello specifico, l'Energy Information Administration pronostica 93$, Bank of America 90$ e Goldman Sachs 94$. Questi valori da un lato saranno tenuti sotto controllo dall'ampia disponibilità di produzione aggiuntiva dei paesi non-OPEC, soprattutto gli USA, non sottoposti al controllo del cartello dei produttori e pronti, quindi, a "inondare" il mercato in caso di prezzi in rialzo; dall'altro saranno sostenuti sia dalla promessa del governo USA di riempire le proprie riserve strategiche qualora il prezzo scendesse a 72$ al barile, che da fattori come le tensioni in Medio Oriente, possibili nuove sanzioni americane contro l'Iran e il taglio dei tassi d'interesse.

Mar Rosso, rischio inflazione. Gli effetti economici degli attacchi dei ribelli Houthi nel Mar Rosso non stanno tardando a farsi sentire, nonostante l'intervento degli USA (vedi sotto). Se le petroliere non sono state oggetto di attacchi e proseguono a transitare nel Mar Rosso e nel Canale di Suez, il traffico di navi che trasportano auto, ad esempio, si è praticamente azzerato, passando da circa 90 transiti mensili ad un solo passaggio in questo inizio di 2024. La rotta alternativa, che doppia il Capo di Buona Speranza ed è stata scelta per tutte le proprie navi dai due principali operatori portacontainer (MSC e Maersk), aggiunge 4000 miglia e 10 giorni di navigazione, mentre chi decide di utilizzare il Canale di Suez deve fare i conti con costi assicurativi più che triplicati. Nel complesso, ciò rappresenta una spinta inflazionaria per l'economia globale, come visibile nel prezzo di nolo di un container tra la costa est degli USA e la Cina, anche a causa delle limitazioni nel canale di panama causa siccità, passato da 2300 a 3900$, anche se ben lontano dal record di 20.000$ toccato nel 2020.



Leonardo Aldeghi



AFRICA SUB SAHARIANA

Sudan, la guerra civile continua. Il capo dell’esercito e capo di stato sudanese Abdel Fattah al-Burhan ha dichiarato la sua volontà di continuare la guerra civile in corso da nove mesi tra l’esercito ed il gruppo paramilitare Rapid Support Forces (RSF), rifiutando qualsiasi prospettiva di dialogo. Il gruppo paramilitare, precedentemente al servizio del governo sudanese, ha dovuto affrontare la crescente ostilità della popolazione ed il suo leader Mohamed Hamdan Degalo ha infine deciso di accettare il cessate il fuoco proposto dalla società civile. Tuttavia, Burhan ha rifiutato di aderirvi e ha dichiarato che “il mondo è stato testimone dei crimini di guerra e dei crimini contro l’umanità commessi dalle forze ribelli nel Darfur occidentale e nel resto del Sudan. Per questa ragione, non possiamo accettare di dialogare con loro, non ci sono prospettive di accordo”.

Senegal, respinta la candidatura del principale leader dell’opposizione alle elezioni presidenziali. La Corte Suprema del Senegal si è espressa, venerdì 5 gennaio, contro la candidatura del politico dell’opposizione Ousmane Sonko per le elezioni presidenziali a causa dell’incompletezza della domanda. “Sin dal principio, il governo ha mostrato la propria volontà di impedire la candidatura di Sonko”, ha dichiarato il suo avvocato Cirè Cledor. Sono, di 49 anni, leader del dissolto partito Pastef, ha dovuto affrontare numerosi casi giudiziari dal 2021 ed è attualmente in prigione con l’accusa di diffamazione contro un membro del governo. Sonko è arrivato terzo alle elezioni presidenziali del 2019 ed è considerato il principale sfidante del partito del presidente Macky Sall.

Aurelia Puliafito

AMERICA DEL NORD

Stati Uniti d’America, senatore contro gli aiuti a Israele. Il senatore del Vermont, Bernie Sanders, ha richiesto al Congresso di bloccare i fondi addizionali verso Israele, definendone la risposta ai barbari attacchi terroristici di Hamas "gravemente sproporzionata, immorale e in violazione del diritto internazionale”. Il rinnovo degli aiuti finanziari, secondo Sanders, renderebbe complici i cittadini americani della “distruzione di innumerevoli vite innocenti di uomini, donne e bambini a Gaza”. La critica del Senatore si estende anche alla duplice decisione presa del governo americano nell’ambito dell’ONU, dove gli Stati Uniti hanno prima posto un veto alla proposta da parte del Consiglio di Sicurezza di richiedere un immediato cessate il fuoco a Gaza, e si sono successivamente astenuti dal votare la risoluzione di un urgente ed estesa tregua umanitaria.

Stati Uniti d’America, l’Iran scende in campo nel Mar Rosso. Il primo gennaio 2024, per contrastare l’azione di Washington nel Mar Rosso contro gli Huthi, i ribelli dello Yemen che stanno attaccando le navi commerciali nella zona, l’Iran ha messo a disposizione una nave da guerra. Questa scelta del governo iraniano complica di molto la politica di controllo americana, volta a evitare l’escalation del conflitto, ma anche a proteggere le navi mercantili dagli attacchi perpetrati dai ribelli, per dimostrare il loro supporto alla causa dei palestinesi. Secondo il Pentagono gli Huthi hanno già lanciato diversi attacchi contro le navi, causando la sospensione delle attività dei gruppi di trasporto marittimi nella zona del Mar Rosso, tratta essenziale per il 12% del commercio mondiale. Per questo motivo, il 3 gennaio gli Stati Uniti, congiuntamente con altri 12 Stati, hanno avvisato il gruppo degli Huthi che continuare con la politica di aggressione cominciata a novembre del 2023 li porterà a soffrirne le “conseguenze”.

Lorenzo Graziani



AMERICA LATINA

Argentina, il no di Milei per l’ingresso nei Brics. Nel gruppo dei Paesi emergenti, ai già presenti Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica si aggiungono Arabia Saudita, Iran, Emirati Arabi Uniti, Egitto ed Etiopia. L’Argentina, che in estate si era mostrata interessata a prendere parte all’alleanza, non ha risposto all’appello del 1 gennaio. A pesare nell’esclusione, la politica del neo eletto presidente Javier Milei, un ultraliberista di estrema destra, fortemente contrario a Pechino e più orientato verso gli Stati Uniti. Già durante la campagna elettorale dello scorso autunno Milei non aveva nascosto la sua posizione nei confronti dei Brics: «Non spingerò per un accordo con i comunisti».

(Alessandro Dowlatshahi)

Brasile, il risanamento di un grande debito con le organizzazioni internazionali. 4,6 miliardi di reais, ovvero all’incirca più di 854 miliardi di euro, sono la somma corrispondente al debito del Brasile nei confronti di organizzazioni internazionali quali l’Onu, l’Organizzazione internazionale del commercio (OMC) e l’Unesco, che sono stati risanati al termine dell’anno 2023. Il risanamento dei debiti è un obbligo per i Paesi che li contraggono, ma in questo caso l’impressione è che il Brasile voglia mostrare l’impegno e le capacità necessarie per acquisire maggior importanza e rilevanza nello scenario internazionale, soprattutto in vista della sua presidenza del G20 nel 2024. Inoltre, il pagamento del debito, e quindi il pagamento integrale dei contributi necessari, permetteranno al Brasile di votare all’Assemblea generale 2024 delle Nazione Unite. Il desiderio di questo Paese è sicuramente quello di migliorare la propria immagine, riaffermare il proprio impegno nel multilateralismo e nella diplomazia per poter un giorno essere un membro del Consiglio di sicurezza Onu.

(Serena Basso)

Serena Basso e Alessandro Dowlatshahi

ASIA ED ESTREMO ORIENTE

Tensioni fra le due sponde dello stretto di Taiwan. Le tensioni nello stretto di Taiwan si acuiscono, con il Ministero della Difesa taiwanese che accusa la Cina di minacciare la sicurezza aerea attraverso l'utilizzo di palloni aerostatici. Questo gesto è parte di un più ampio piano legato alle imminenti elezioni presidenziali, che avranno un impatto significativo sulle relazioni bilaterali. L'impiego di questi palloni per attività di spionaggio è già stato motivo di tensione con gli Stati Uniti, evidenziato dall'incidente di febbraio 2023. Taiwan, negli ultimi quattro anni, ha registrato un aumento dell'azione militare cinese, incluso il sorvolo di jet da combattimento, rientrante in una strategia di "zona grigia" volta a destabilizzare l'isola senza scatenare un conflitto aperto. Gli Stati Uniti, principale sostenitore di Taiwan, hanno espresso preoccupazione senza fornire commenti dettagliati.

Rimane aperta la porta del dialogo tra Cina e Filippine. Recentemente due navi della marina cinese hanno seguito navi filippine e statunitensi impegnate in pattugliamenti congiunti nel Mar Cinese Meridionale. Infatti, la Cina rivendica la quasi totalità di questa regione, fondamentale per il commercio navale il cui valore supera i tre trilioni di dollari all'anno. Le affermazioni di sovranità cinese si scontrano con le rivendicazioni territoriali delle Filippine, del Vietnam, dell'Indonesia, della Malesia e del Brunei. Nel 2016, la Corte permanente di arbitrato dell'Aia ha respinto le pretese cinesi, un verdetto che la Cina ha rifiutato. Un portavoce del Ministero degli Esteri cinese ha definito "provocatori" e "irresponsabili" i recenti pattugliamenti congiunti degli Stati Uniti e delle Filippine. Tuttavia, il consigliere per la sicurezza nazionale delle Filippine, Eduardo Ano, ha dichiarato che il suo paese è aperto a discussioni diplomatiche con la Cina e crede che le controversie nel Mar Cinese Meridionale possano essere risolte attraverso un dialogo pacifico.

Francesco Oppia



EUROPA OCCIDENTALE E UNIONE EUROPEA

Consiglio dell'Unione Europea, al via la presidenza belga. Il primo gennaio 2024 il Belgio ha assunto la presidenza del Consiglio dell'Unione Europea; si tratta della tredicesima volta per il Belgio, che avrà questo ruolo fino al 30 giugno. Il motto scelto dal Belgio è "Proteggere. Rafforzare. Preparare". Tra gli obiettivi del paese durante questa presidenza ci sono la difesa dello stato di diritto, della democrazia e dell'unione dell'UE, il perseguire una transizione verde giusta, la protezione delle persone e delle frontiere, la promozione di una Europa globale, il potenziamento dell'agenda sociale e sanitaria dell'Unione. Tra gli altri grandi temi sul tavolo della presidenza belga ci sono il patto sulle migrazioni e l'asilo, la revisione del quadro finanziario pluriennale e il tema della possibile adesione dell'Ucraina all'Unione Europea. Il Belgio fa parte del trio di presidenza con la Spagna e con l'Ungheria.

(Bianca Franzini)

UE, Romania e Bulgaria nello spazio Schengen. La Romania e la Bulgaria entreranno nello spazio Schengen il 31 marzo 2024, ma solo parzialmente, visto che i controlli al confine con gli altri paesi dell'Unione verranno rimossi solo alle frontiere marittime e aeree. Il pieno ingresso dei due paesi nello spazio Schengen è rimandato a data da destinarsi, ma nel frattempo verranno dunque implementate queste misure, dopo dodici anni di negoziati. Nel frattempo, da inizio gennaio 2024, è entrato in vigore il regime di liberalizzazione dei visti tra l'Unione Europea e il Kosovo; ai cittadini del paese da ora basterà il passaporto per entrare in Unione Europea.

(Bianca Franzini)

UE, approvato il dodicesimo pacchetto di sanzioni alla Russia. L'Unione Europea ha varato il dodicesimo pacchetto di sanzioni contro la Russia, centrando il colpo sul lucrativo settore dei diamanti, fonte annuale di 4,5 miliardi di dollari per Mosca. Le restrizioni includono il divieto immediato di importazione, acquisto e trasferimento di diamanti russi. La misura copre diamanti originari della Russia, esportati o lavorati in Paesi terzi. La resistenza iniziale del Belgio e del settore dei gioielli di lusso è stata superata. Dal 1° marzo, sarà introdotto un sistema di tracciabilità graduale, obbligatorio dal settembre 2024, per monitorare diamanti russi lavorati all'estero.Il pacchetto estende il divieto alle importazioni di prodotti derivati dai metalli russi, compresi ghisa, rame, alluminio, acquistati lo scorso anno per 2,2 miliardi di euro. Queste misure, coordinate con il G7, mirano a indebolire l'economia russa e frenare gli sforzi bellici.

(Sofia Ena)

UE, nuove Regole per la rimozione di contenuti illegali sulle piattaforme pornogrfiche: La Commissione europea ha designato Pornhub, Stripchat e XVideos come "grandi piattaforme digitali", soggette a regole più rigorose sulla rimozione dei contenuti illegali online. Queste aziende, unite a Facebook, Instagram, Google e Tesla di Elon Musk, devono adesso rispettare norme più severe secondo la legge sui servizi digitali (Digital Services Act), focalizzate sulla protezione dei minori e la lotta alla diffusione di contenuti illegali. La vicepresidente della Commissione, Margrethe Vestager, ha accolto la designazione, sottolineando il controllo e la responsabilità dei loro algoritmi e processi. La mossa mira a regolamentare meglio un settore notoriamente deregolamentato, affrontando preoccupazioni legate all'inefficacia delle verifiche dell'età e alla circolazione di materiale illegale. Nuove regole entreranno in vigore nel febbraio 2024, con altri siti come OnlyFans e Telegram sotto osservazione. La priorità è garantire un ambiente online più sicuro per i minori, conforme alla Direttiva sui servizi di media audiovisivi dell'UE. La legge francese e l'approccio di altri paesi riflettono la sfida nel bilanciare la verifica dell'età con i principi di privacy. La conformità agli standard di sicurezza dei minori sarà obbligatoria per tutte le piattaforme entro febbraio 2024.

(Francesca Pasqualino)

Bianca Franzini, Sofia Ena e Francesca Pasqualino

EUROPA CENTRO-ORIENTALE E RUSSIA

Albania, L’ex ministro Berisha accusato di “atti corrotti” durante il mandato: Un tribunale albanese ha disposto gli arresti domiciliari per l'ex presidente e primo ministro Sali Berisha, 79 anni, in seguito a un'indagine sulla corruzione durante il suo mandato. I pubblici ministeri accusano Berisha di abuso di influenza durante il suo incarico dal 2005 al 2009, affermando che favorì il marito della sua figlia nella privatizzazione di terre statali. Berisha ha negato le accuse. Attualmente a capo del principale partito di opposizione albanese, il Partito Democratico, Berisha ha dichiarato che combatterà l'accusa e continuerà a guidare l'opposizione. La decisione del tribunale ha limitato i suoi movimenti con arresti domiciliari, senza il permesso di lasciare il paese. Berisha ha annunciato la sua determinazione a persistere nell'opposizione, sottolineando che nulla potrà separarlo dai suoi sostenitori. La situazione segue le restrizioni degli Stati Uniti nei confronti di Berisha nel 2021, citando il suo coinvolgimento in atti corrotti durante il suo mandato come primo ministro.

(Francesca Pasqualino)

Serbia, i manifestat SNP irrompono all’assemblea di Belgrado: Centinaia di residenti di Belgrado hanno tentato di irrompere nell'edificio dell'Assemblea della città in una protesta organizzata dalla coalizione Serbia Against Violence (SNP) contro presunte irregolarità nelle recenti elezioni generali e locali. I manifestanti hanno superato le barriere di sicurezza, danneggiato finestre e porte nel tentativo di entrare. Tuttavia, i leader dell'opposizione non sono riusciti ad aprire la porta principale. La folla ha esortato all'entrata, ma la polizia ha avvertito che l'ingresso forzato costituisce un reato penale e ha disperso la folla con spray al peperoncino. In risposta, il presidente Aleksandar Vucic ha smentito una "rivoluzione del colore" in corso, assicurando di cercare una soluzione pacifica senza ferire i manifestanti. I risultati preliminari indicano che il Partito Progressista Serbo ha ottenuto il 39,34%, mentre la coalizione di opposizione ha raggiunto il 34,27% delle preferenze.

(Francesca Pasqualino)

Repubblica Ceca, il Presidente Petr Pavel sostiene l’adozione dell’euro. Il presidente della Repubblica Ceca, Petr Pavel, ha recentemente sostenuto che l'adozione della moneta comune europea è un passo logico per un paese orientato all'esportazione come il suo. Tuttavia, un rapporto della Banca centrale ceca e del ministero delle Finanze ha raccomandato cautela valutaria. Attualmente, la Repubblica Ceca utilizza la corona ceca, ma il presidente ha indicato l'interesse di compiere passi concreti verso l'adozione dell'euro. Nonostante il presidente ritenga che la moneta comune sia il futuro logico, il governo, guidato dal Partito Civico Democratico (ODS), mostra opinioni divergenti. Un rapporto del novembre scorso suggerisce di essere pronti per l'adesione alla zona euro nel 2024, ma raccomanda estrema cautela, con alcune fazioni del governo, in particolare del partito ODS, che sono più scettiche sull'adozione dell'euro.

(Alessandro Alloro)

Polonia, il nuovo Premier Tusk cerca di ricucire i rapporti con l’Ucraina. La Polonia, inizialmente tra i Paesi più solidali con l'Ucraina dallo scoppio del conflitto con la Russia, le ha recentemente voltato le spalle a causa di presunti problemi economici causati dall'importazione di cereali ucraini e dalla libera circolazione dei camion nell'Unione europea. Il nuovo primo ministro Donald Tusk sta cercando soluzioni concordate tra Bruxelles e Kiev per risolvere la tensione. L'Unione europea ha difatti interesse a trovare un accordo rapidamente per evitare che le dispute influenzino il dibattito politico sugli aiuti all'Ucraina, soprattutto dopo il veto ungherese che ha ritardato la decisione sui finanziamenti. Inoltre, con l'apertura dei negoziati per l'adesione dell'Ucraina, l'UE deve bilanciare la solidarietà con l'Ucraina e l'attenzione a non destabilizzare i paesi membri. La crisi polacca rappresenta un campanello d'allarme sull'equilibrio tra solidarietà e il costo politico in vista delle elezioni europee di giugno.

(Alessandro Alloro)

Francesca Pasqualino e Alessandro Alloro

MEDIO ORIENTE E NORD AFRICA (MENA)

Turchia, tra spionaggio e diplomazia: le autorità di pubblica sicurezza di Ankara hanno arrestato più di una trentina di individui che sono stati ricollegati ai servizi segreti esteri israeliani, l’accusa è quella di spionaggio e probabilmente questi individui sono legati alla rete spionistica che controlla anche i membri all’estero di Hamas, di cui il regime di Ankara è un noto sostenitore e protettore. Mentre proseguono le manovre militari contro il gruppo terroristico curdo PKK, la commissione esteri del parlamento turco ha dato il via libera per il voto riguardo l’accesso della Svezia nell’Alleanza Atlantica. Hanno votato a favore i due partiti di governo, gli islamisti dell’AKP e gli ultranazionalisti del MHP, insieme ai kemalisti del principale partito di opposizione, il CHP. L’accesso alla NATO del paese scandinavo rimane contesa diplomatica per l’acquisizione di nuovi F-16 da parte turca e in cambio di una maggiore cooperazione nel contrasto al terrorismo da parte di Stoccolma.

(Michele Magistretti)

Libano, l’uccisione di Saleh al-Arouri rischia di allargare ulteriormente il conflitto. Il 2 gennaio il n.2 di Hamas in Libano è stato ucciso da un drone israeliano nella periferia meridionale di Beirut, nel “quartiere-stato” di Dahiye, roccaforte del partito-milizia Hezbollah e dei suoi alleati, ma al contempo quartiere residenziale densamente popolato. Oltre ad al-Arouri, infatti, il drone ha ucciso altre 5 persone. L’attacco - che si iscrive perfettamente all’interno della politica di azione israeliana volta a eliminare i principali generali e leader di Hamas - è stato condannato da Hassan Nasrallah, segretario generale del “partito di Dio”, durante il suo recente discorso; anche l’attuale premier libanese ad interim, Najib Mikati, ha criticato l’azione israeliana perché “in violazione del diritto internazionale e della sovranità territoriale del Paese”. Il rischio di un'ulteriore escalation nella regione e dell’apertura di un secondo fronte al confine col Libano è una delle opzioni sul campo. Nasrallah, tuttavia, sta cercando attraverso un difficile gioco di pesi e contrappesi di non intraprendere attività belliche dirette contro il nemico israeliano, ma se Israele continuerà ad alzare la tensione, Hezbollah si vedrà costretta a rispondere. Tali prospettive, dunque, portano ad un clima meno ottimista circa una risoluzione del conflitto a Gaza: le diplomazie arabe, in seguito all’operazione israeliana in Libano, hanno risposto freddamente e, nel caso egiziano, si sono ritirate da tentativi di mediazione per una nuova pausa umanitaria nella Striscia.

(Sara Oldani)

Michele Magistretti e Sara Oldani



TERRORISMO E SICUREZZA INTERNAZIONALE



Corea Del Sud, nuove tensioni con Pyongyang. Oltre duecento colpi di artiglieria diretti sull’isola di Yeonpyeong, sede di una base militare sudcoreana, sono stati lanciati dall’Armata del Popolo Coreano. Sebbene nessun mortaio abbia raggiunto il territorio sudcoreano, le autorità militari di Seoul hanno optato per l’evacuazione degli abitanti dell'isola. L’episodio si colloca in un contesto di già ampio deterioramento delle relazioni tra Corea del Nord e Corea del Sud: a dicembre scorso Kim Jong Un aveva allertato il proprio Stato Maggiore circa i rischi di un conflitto imminente con i propri “vicini”. Lo stesso leader nordcoreano, nel novembre scorso, aveva revocato l’accordo del 2018 mirato ad un allentamento delle operazioni militari al confine tra i due paesi.

Iran, attentato durante la commemorazione per il generale Suleimani. L'ISIS ha rivendicato la responsabilità dei due attentati avvenuti a Kerman, dove circa 80 persone sono state uccise durante le commemorazioni per il quarto anniversario dall’assassinio del generale Qassem Suleimani, ex leader delle Guardie Rivoluzionarie. Secondo quanto dichiarato nei canali social ufficiali dello Stato Islamico, gli attentatori si sono avvicinati personalmente alla tomba di Suleimani attivando delle cinture esplosive, smentendo le prime ricostruzioni che parlavano di detonazioni a distanza. Le Guardie rivoluzionarie iraniane hanno descritto l'attacco come una vendetta da parte del rivale storico, con il quale tanto la frattura spirituale-religiosa quanto lo scontro militare in Iraq e in Siria, ne hanno esacerbato il dualismo a livello regionale dell’ultimo decennio.



Davide Shahhosseini

Framing The World è un progetto ideato e creato grazie alla collaborazione di un team di associati di Mondo Internazionale.

Alessandro Alloro: Europa Centro-Orientale e Russia

Alessandro Dowlatshahi: America Latina

Alessia Boni: America Latina

Aurelia Puliafito: Africa Sub-Sahariana

Bianca Franzini: Europa Occidentale e Unione Europea

Davide Shahhosseini: Terrorismo e Sicurezza Internazionale

Francesco Oppia: Asia ed Estremo Oriente

Francesca Pasqualino: Europa occidentale e Unione Europea, Europa Centro-Orientale e Russia

Giulio Ciofini: Africa Sub-Sahariana

Leonardo Aldeghi: Economia e Finanza Internazionale

Lorenzo Franceschetti: Diritti Umani

Lorenzo Graziani: America del Nord

Michele Magistretti: Medio Oriente e Nord Africa

Sara Oldani: Medio Oriente e Nord Africa

Serena Basso: America Latina

Sofia Ena: Europa occidentale e Unione Europea, Diritti Umani



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