Nel corso del prossimo anno, gli Stati Uniti dovranno affrontare un ordine globale sempre più fragile, ampio e messo a dura prova dall'accelerazione della competizione strategica vigente sempre più intensamente tra le grandi potenze, da sfide transnazionali più ardite e imprevedibili e da molteplici conflitti regionali ma con implicazioni di vasta portata.
E’ indubbiamente un puzzle di politica internazionale di complessa interpretazione da comporre.
La situazione attuale vede una Cina Popolare che non nasconde le sue ambizioni e si manifesta pericolosamente ansiosa di raggiungere nuovi traguardi.
Una Russia oggi del tutto conflittuale, alcune potenze regionali, come l'Iran, e attori non statali come certi gruppi terroristici stanno sfidando apertamente le regole internazionali già affermate e difese da lunga data dal sistema internazionale e attentando assertivamente al primato degli Stati Uniti al suo interno.
Nel contempo, le nuove tecnologie, le gravi carenze e fragilità nel settore della sanità pubblica – vedi le nuove epidemie e gli sconquassi economico-politici che hanno determinato anche a livello internazionale - e i deleteri cambiamenti ambientali divenuti oggi più gravi e frequenti, hanno avuto spesso un impatto globale divenendo più difficili da risolvere e ancor di più da prevedere scientificamente.
Gli eventi emblematici del disordine mondiale
E’ sufficiente osservare la crisi insorta acutamente a Gaza – innescata da un gruppo terroristico non statale ma altamente capace e bellicoso come Hamas: esso è totalmente alimentato politicamente e militarmente da un Iran oltremodo ambizioso a livello regionale ed esacerbato dalle narrazioni incoraggianti esercitate sia dalla Cina Popolare che dalla Federazione Russia, entrambi intese ad indebolire l’azione internazionale degli Stati Uniti e di tutto l’Occidente sulla scena globale.
C’è quanto basta per osservare come una crisi regionale come questa possa avere effetti di ricaduta gravi e diffusi e complicare non poco la proficua attività di cooperazione internazionale operante su altre questioni, anche umane, che riguardano interi popoli, che sono altrettanto urgenti.
Ci sono numerosi motivi, anche di ordine internazionale e geopolitico, per ritenere che il mondo che emergerà da questo periodo così conflittuale sarà comunque plasmato positivamente solamente da coloro che vorranno offrire gli argomenti più concreti e proficui e pertanto più persuasivi su come il mondo dovrebbe essere governato, su come le società dovrebbero essere organizzate e quali sistemi politici siano più efficaci nel promuovere la crescita economica e sociale fornendo molteplici benefici a più popolazioni.
Non in ultimo, esso sarà sostenuto dai poteri – sia statali che non statali – che sono maggiormente nella condizione e disposti ad agire favorendo anche diplomaticamente le soluzioni più accettabili ai citati problemi transnazionali e alle singole crisi regionali.
Da queste questioni complesse e interdipendenti emergeranno nuove opportunità per l'azione politica collettiva, con protagonisti statali e non statali.
Le analisi dei centri studi e dell’intelligence mondiali forniscono da tempo i dati dettagliati sulle minacce più vicine ed urgenti che riguardano il mondo delle libertà democratiche.
Il caso particolare della Cina Popolare, della Russia e dell'Iran
La Cina ha la capacità di competere direttamente con gli Stati Uniti e i loro alleati e di alterare a suo vantaggio l'ordine globale basato sulle regole secondo modalità che supportano il proprio potere (compreso quello più critico al suo interno) e la forma di governo comunista al potere a Pechino rispetto al mondo delle libertà che anima le democrazie occidentali, USA compresi.
Le importanti sfide demografiche ed economiche che la Cina tuttora deve affrontare potrebbero renderla un protagonista politico globale ancora più aggressivo e imprevedibile.
Il feroce attacco militare in corso da parte della Russia in Ucraina sottolinea che essa rimane una seria minaccia per l'ordine internazionale basato invece sulle regole democratiche.
Anche le potenze locali e regionali stanno cercando di guadagnare ed esercitare una loro influenza, spesso a danno dei vicini e dello stesso ordine mondiale.
L'Iran rimarrà una minaccia regionale con attività più ampie di influenza negativa sull’ordine predetto, e la Corea del Nord espanderà le sue capacità di possedere armi di distruzione di massa pur essendo un attore dirompente sulla scena regionale e mondiale.
Spesso, le azioni degli Stati Uniti volte a scoraggiare l'aggressione straniera o l'escalation sono interpretate dagli avversari come un rafforzamento della propria percezione che gli Stati Uniti intendano contenerle o indebolirle, e queste interpretazioni errate possono complicare la gestione sia dell'eventuale fenomeno di escalation che le comunicazioni di crisi fra gli stati interessati.
Il problema di Hamas
I conflitti e l'instabilità regionali e locali, come gli attacchi di Hamas contro Israele e la successiva invasione israeliana di Gaza, richiederanno l'attenzione degli Stati Uniti mentre gli stati e gli attori non statali che tuttavia vogliono esercitare non sempre a pieno titolo un ruolo dominante, lottano in questo ordine globale in rapida evoluzione, anche per via della competizione tra le grandi potenze e le sfide transnazionali condivise.
Di conseguenza, i conflitti e gli attacchi di instabilità diffuse dall'Asia orientale all'Africa all'emisfero occidentale, esacerbati dalle sfide globali, hanno un maggiore potenziale di estendersi a molti settori, con importanti implicazioni per gli Stati Uniti, gli alleati europei e i partner degli Stati Uniti.
La tensione economica sta alimentando ulteriormente questa instabilità
In tutto il mondo, diversi Stati stanno affrontando oneri crescenti del proprio debito pubblico, e in alcuni casi insostenibili per l’entità della propria economia, ricadute economiche secondarie alla guerra in Ucraina e maggiori perdite per aumento dei costi e cali di produzione dovuti a eventi meteorologici estremi, anche se alcuni di essi stentano ancora a riprendersi dalla pandemia di COVID-19.
Sebbene i prezzi globali di alcune materie prime agroalimentari siano diminuiti rispetto al picco elevato avvenuto nel 2022, l'inflazione dei prezzi alimentari interni rimane elevata in molti paesi e la sicurezza alimentare in molti di essi rimane ancora vulnerabile agli shock di natura sia economica che geopolitica.
I problemi condivisi
Allo stesso tempo, il mondo è afflitto da una serie di problematiche condivise e universali che richiedono soluzioni globali affrontabili solo in forma cooperativa.
L’ampia competizione tra le forme di governo democratiche e quelle autocratiche che Cina, Russia e altri paesi - che stanno alimentando e promuovendo l'autoritarismo e diffondendo disinformazione tendenziosa - mette in questo modo sotto pressione le normative sperimentate da lunga data che animano fortemente approcci di tipo positivo e cooperativo a vantaggio anche del patrimonio dei beni comuni globali.
Questa competizione strategica riguarda anche il campo dei progressi ad elevato contenuto tecnologico come l'intelligenza artificiale (IA), le biotecnologie e la biosicurezza correlata, lo sviluppo e la produzione di microelettronica e i potenziali sviluppi quantistici, intesa ad ottenere una maggiore influenza sulle narrazioni mondiali che influenzano l'equilibrio geopolitico globale, compresa l'attività da esercitare nei propri affari interni.
In particolare, i settori dell’IA e della biotecnologia, stanno progredendo rapidamente e le convergenze tra i vari campi della scienza e della tecnologia probabilmente si tradurranno in ulteriori progressi significativi in campo sociale e degli investimenti.
L'accelerazione degli effetti dovuti al cambiamento climatico sta esponendo una parte maggiore della popolazione mondiale, in particolare nei paesi a basso e medio reddito, ad un maggiore rischio di danni da condizioni meteorologiche estreme.
A ciò si possono aggiungere l’ insicurezza alimentare e di rifornimento di acqua dolce e disastri umanitari di vario tipo, alimentando i flussi migratori e aumentando i rischi per la comparsa di future pandemie, per via degli agenti patogeni responsabili i quali sfruttano l'ambiente in nociva evoluzione.
I vari rapporti annuali sulla valutazione delle minacce 2024 verso i singoli stati supportano per ognuno di essi la necessità di vigilare e fornire ai rispettivi governanti aggiornamenti regolari sulle minacce che occorrono sugli Stati Uniti e l’intero Occidente.
Negli USA, il National Intelligence Council è l’ente deputato a questo scopo. Esso è vigile nel monitorare e valutare le minacce di tutti i tipi, dirette e indirette, rivolte agli interessi degli Stati Uniti e dei loro alleati.
Questo grande e profondo lavoro di intelligence esamina le cause delle minacce più gravi, sia quelle immediate che a lungo termine, per gli Stati Uniti, insieme all'evoluzione nel tempo dell'ordine globale.
Analizza poi le altre macro-tendenze, che influenzeranno maggiormente in futuro la direzione e il potenziale impatto globale di tali minacce.
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L'Autore
Redazione
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