Lula: gli impegni del nuovo governo verso gli indigeni e l’Amazzonia

Due ministre indigene

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  Chiara Andreoli
  15 January 2023
  4 minutes, 43 seconds

Luiz Inácio Lula da Silva, che ha vinto le ultime elezioni presidenziali brasiliane superando al ballottaggio il presidente uscente Jair Bolsonaro, ha creato per la prima volta nella storia del paese il ministero per le Popolazioni indigene - la nuova ministra è l’attivista indigena Sônia Guajajara; il neo eletto presidente ha inoltre nominato ministra dell’Ambiente Marina Silva. Le due donne hanno alle spalle una lunga carriera politica - infatti, Marina Silva aveva gia ricoperto il ruolo di ministra dell’Ambiente tra il 2003 e il 2008 nei precedenti governi Lula - ed entrambe provengono da famiglie originarie della foresta Amazzonica. L’obiettivo del nuovo governo è rafforzare le attività per la tutela dell’ambiente e delle popolazioni indigene.

La ministra per le popolazioni indigene

Mai nella storia di questo Paese abbiamo avuto un ministro indigeno”, afferma il nuovo Presidente - una carica che si spera sia molto più che simbolica.

Sicuramente, Sônia Guajajara è una delle voci più rappresentative del movimento indigeno, il cui percorso è iniziato dopo aver lasciato a 15 anni il villaggio nativo nella Terra indigena Arariboia, nel Maranhao. Fin da giovane ha partecipato ai movimenti che contrastavano i progetti e le attività che sconvolgevano la vita delle comunità; ha avuto notorietà internazionale per le denunce sulle violazioni dei diritti indigeni presentate all’Onu ed ha coordinato la più importante manifestazione indigena - Acampamento Terra Livre - che ogni anno si tiene a Brasilia. Nel 2019, sempre a Brasilia, ha organizzato la prima marcia delle donne indigene; infine, nel marzo 2022, è stata una delle prime firmatarie del Manifesto femminista contro la guerra.

La rivista Time ha nominato Sônia Guajajara come una delle 100 persone più influenti del 2022, sottolineando che “fin da giovane, ha combattuto contro le forze che per oltre 500 anni hanno cercato di sterminare le radici della sua comunità. Lei ha resistito e continua a resistere ancora oggi: contro il maschilismo, da donna e da femminista; contro il massacro dei popoli indigeni, come attivista;(...)”.

La ministra continuerà a battersi affinché la società riconosca gli indigeni per ciò che sono: difensori della natura, un popolo minacciato dalla deforestazione dell’Amazzonia e dalle attività illegali di taglialegna e minatori che operano impunemente nella foresta - situazione nettamente peggiorata durante gli anni del governo dell’ex Presidente Jair Bolsonaro.

Infatti, nei quattro anni del governo precedente i tassi di deforestazione sono aumentati del 60 %, allo stesso tempo i diritti delle popolazioni indigene sono stati nettamente ridotti permettendo lo sfruttamento commerciale delle loro terre.

Il nuovo ministero dell’Ambiente

La leader ambientalista brasiliana è subentrata alla guida del nuovo ministero dell’Ambiente, dichiarando fin da subito che sarà creata una segreteria specifica per combattere la deforestazione in Amazzonia. La neo ministra Marina Silva ha inoltre assicurato che gran parte del portafoglio sarà indirizzato alla creazione di segreterie per la gestione dell'ambiente urbano, per le popolazioni indigene e le comunità tradizionali, oltre che per il controllo della deforestazione. Secondo Silva, attraverso la salvaguardia della foresta e la lotta ai crimini ambientali, il Brasile potrà portare investimenti e aprire il mercato ai propri prodotti; inoltre “smetterà di essere un paria ambientale”, come lo è stato, secondo la ministra, durante gli anni di governo di Bolsonaro.

Si tratta di obiettivi importanti, la cui realizzazione non è scontata - il Brasile è il sesto Paese al mondo per emissioni di anidride carbonica: secondo una ricerca pubblicata da Nature, dal 2010 al 2019 il bacino amazzonico dello Stato sudamericano ha emesso 16,6 miliardi di tonnellate di CO2, mentre ne ha assorbite “solo” 13,9. Inoltre, nei primi mesi del 2022, la deforestazione ha raso al suolo 4.000 chilometri quadrati di Amazzonia brasiliana, stima il WWF.

Amazzonia e indigeni: una stretta correlazione

Come dice Alice Farano di Survival International "riconoscere e garantire i diritti dei popoli indigeni è di gran lunga il modo più efficace e giusto per proteggere il pianeta e la biodiversità". La situazione è drammatica per i molti popoli indigeni che vivono nella foresta amazzonica a causa delle attività di taglialegna, cercatori illegali d’oro e bande criminali che hanno potuto agire indisturbati, impossessandosi dei territori indigeni. Ad aggravare la situazione vi sono i cambiamenti climatici - i popoli indigeni dell’Amazzonia sono tra i più colpiti dai cambiamenti climatici, sia perché vivono in luoghi dove l’impatto è maggiore, sia perché i loro stili di vita dipendono dall’ambiente naturale in cui vivono.

Riconoscere e garantire i diritti di questi popoli, in particolare quello a vivere nelle proprie terre, è di fondamentale importanza per garantire la loro sopravvivenza ed è sicuramente il modo migliore per proteggere l’Amazzonia e la sua biodiversità.

Come ha dichiarato la ministra indigena alla sua nomina: “Mais do que uma conquista pessoal, esta é uma conquista coletiva dos povos indígenas, um momento histórico de princípio de reparação no Brasil. A criação do Ministério é a confirmação do compromisso que Lula assume com nós.” (“Più che una conquista personale, è una conquista collettiva dei popoli indigeni, un momento storico di principio di riparazione in Brasile. La creazione del ministero è la conferma dell’impegno che Lula si assume nei nostri confronti”.)

Per questo, si auspica che l’attuale governo Lula mantenga le promesse fatte in campagna elettorale: ridurre il tasso di deforestazione e di garantire i diritti delle popolazioni indigene, i veri guardiani della natura.

































https://www.dolcevitaonline.it/lula-ministero-per-le-popolazioni-indigene/

https://www.ilpost.it/2022/12/30/brasile-lula-marina-silva-ambiente-sonia-guajajara-persone-indigene/

https://www.ansa.it/canale_ambiente/notizie/natura/2023/01/05/marina-silva-assume-lambiente-brasile-non-sara-piu-paria_9b59bb1b-1748-47b8-83c6-e936b3121705.html

https://www.lifegate.it/brasile-prima-ministra-indigena

https://www.iconaclima.it/estero/territorio-estero/amazzonia-indigeni-survival/

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Chiara Andreoli

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sostenibilità Indigeni deforestazione Amazzonia