La prevenzione delle neoplasie maligne

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  Redazione
  17 February 2025
  18 minutes, 15 seconds

A cura del Dott. Pierpaolo Piras, Specialista in Otorinolaringoiatria e componente del Comitato per lo Sviluppo di Mondo Internazionale APS

Grazie agli attuali progressi raggiunti dalla ricerca clinica e di base, la comparsa della maggior parte delle neoplasie maligne può essere in gran maggioranza prevenuta. Si tratta di un messaggio chiave da usufruire per chiunque nei confronti di questa diabolica malattia che rappresenta la paura principale per la salute delle persone e della società. Sfortunatamente, la maggior parte delle persone non ha le idee sufficientemente chiare sui passaggi comportamentali più critici che si possono intraprendere per ridurre fino quasi ad azzerare i rischi specifici. Questo dato di fatto non deve sorprendere data la ressa di studi sul cancro ( ma anche per la pericolosa quanto dilagante disinformazione) e la ubiquitaria copertura mediatica che si incontra settimana dopo settimana per ogni dove.

Le semplici raccomandazioni

La buona notizia, però, è che quando si esaminano le numerosissime prove scientifiche oggi disponibili e riassunte costantemente dall’autorevole “American Institute for Cancer Research”, si enunciano sinteticamente alcune semplici raccomandazioni comportamentali, facili da praticare, da adottare sotto il profilo della profilassi. Queste includono elementi come, ad esempio, mantenere un peso equilibrato, praticare regolarmente l’esercizio fisico ed evitare il fumo di tabacco. Sussistono poi ulteriori passaggi che riducono sensibilmente l’incidenza di alcuni tumori individuali.

Le regole da osservare

Questi comportamenti preventivi forniscono il massimo beneficio per la maggior parte dei tumori e possono anche guadagnare numerosi e contestuali passi in avanti verso la seria prevenzione di altre gravi patologie croniche, come molte malattie cardiache, l’ictus vascolare, il diabete e l’osteoporosi, ecc. . Non è mai troppo presto per aiutare le persone a sviluppare abitudini salutari che durino tutta la vita, e che non sia mai troppo tardi affinché anche gli adulti possano adottarle.

1. Non fumare

È la prima in assoluto.

Negli Stati Uniti (sui quali si dispongono i dati più corposi, omogenei ed affidabili), il fumo causa circa il 30 percento di tutte le neoplasie maligne e il 90 percento dei tumori polmonari. Si ritiene che l’occidente europeo abbia percentuali non molto dissimili vista la condivisione del medesimo stile di vita.

Oltre ai decessi per tumore, l’analisi epidemiologica dimostra che circa la metà di tutti i fumatori potrà morire a causa di una malattia NON DI NATURA NEOPLASTICA ma ugualmente correlata alla costante pratica del fumo: sono alcune malattie cardiache e polmonari a carattere sostanzialmente cronico e ostruttivo per quanto concerne l’attività respiratoria e capaci di ridurre sensibilmente la normale aspettativa di vita per questo campione di popolazione.

A livello globale, il tabacco causa poco più di cinque milioni di morti all'anno (recensiti negli USA) e si prevede che causerà 1 miliardo di morti in tutto il mondo entro la fine di questo secolo. Collegato principalmente, nell'opinione pubblica, al cancro ai polmoni, il fumo e l'uso di tabacco senza fumo rappresentano un fattore di rischio accertato per almeno altre 14 tipologie di tumori maligni, tra le quali figurano quelli del capo e collo, vescica, mammella, reni, cervice uterina, esofago, pancreas, stomaco, colon, retto e del sangue (alcune forme cliniche di leucemie).

Il modo migliore per prevenire le neoplasie maligne e altre malattie croniche è quello di non fumare alcuna tipologia di tabacco.

Secondo le valutazioni scientifiche dell’ “American Institute for Cancer Research”, solo negli Stati Uniti, oltre 160.000 decessi per cancro potrebbero essere evitati ogni anno se il tabacco venisse in qualche modo eliminato dalla società e possibilmente dalla intera Terra.

Impedire agli adolescenti e ai giovani adulti di iniziare a fumare offre i maggiori benefici per la salute, ma nonostante gli sforzi intensificati per prevenire nelle scuole l'uso del tabacco, circa il 18 percento degli adulti negli Stati Uniti fuma ancora.

Per questo motivo, gli sforzi per convincere i fumatori a smettere di fumare sono diventati sempre più strenui, ma solo una piccola percentuale di coloro che cercano di smettere va alla ricerca dei trattamenti più efficaci che possano aiutarli a cessare questa letale abitudine.

I benefici…

La cessazione di questa abitudine determina enormi e vitali benefici: entro due anni dalla cessazione, il rischio di molte malattie legate al fumo inizia a diminuire sensibilmente e dopo 10-20 anni, il rischio di carcinoma polmonare e della maggior parte delle altre malattie legate al tabacco diventa quasi uguale a quello dei non fumatori.

Un'aggiunta relativamente nuova a questa disamina sul fumo è rappresentata dalle sigarette elettroniche, che stanno crescendo immensamente in popolarità e sono spesso commercializzate come un'alternativa più sicura alle sigarette di tabacco standard e come uno strumento per smettere facilmente di fumare.

Questi dispositivi alimentati a batteria hanno molte denominazioni differenti e funzionano nebulizzando un liquido contenente nicotina che viene poi inalato.

Sebbene a prima vista le sigarette elettroniche sembrino più sicure delle sigarette di tabacco standard, ci sono molte domande ancora prive di adeguate risposte sui loro reali rischi e benefici.

Finché non si troverà una risposta scientifica a tali cruciali quesiti sarà meglio evitare le sigarette elettroniche, in quanto si tratta pur sempre di sostanze estranee alla composizione dell’organismo che vengono respirate fino alle estreme diramazioni bronchiali.

I fumatori che cercano un ausilio per smettere dovrebbero parlare con un medico sui metodi maggiormente idonei per realizzarlo, possibilmente approvati dalla Food and Drug Administration (FDA), come gomme da masticare, pastiglie, cerotti e alcuni farmaci.

Adoperando un semplice sforzo di volontà sarà sufficiente questa per cessare immediatamente tenendo conto che la cessazione dal fumo non comporta alcuna sindrome da astinenza in quanto la nicotina NON arreca alcuna dipendenza fisica come, ad esempio, avviene per gli stupefacenti.

2. Mantenere un peso sano ed equilibrato

Sebbene il peso corporeo sia uno dei fattori di rischio più importanti per il cancro, recenti indagini condotte dall'”American Institute for Cancer Research” e dall'”American Society for Clinical Oncology” hanno rilevato che circa la metà delle persone del mondo occidentale non è a conoscenza di tale collegamento.

Tuttavia, prove molto valide dimostrano che mantenere il giusto peso e adottare altre salutari abitudini di vita potrebbe prevenire quasi la metà dei decessi dovuti al cancro.

Presentare un peso corporeo eccessivo, in particolare essere obesi, definiti tali a seguito della misurazione con un parametro fondamentale come il BMI (Body Mass Index) di entità maggiore o uguale a 30, è fortemente collegato a un maggiore rischio di tumori mammari (dopo la menopausa), al colon, reni, pancreas, esofago (adenocarcinoma), ovaie e alla prostata.

Poi, ci sono sempre più consistenti dimostrazioni scientifiche che con l'obesità aumenta non poco anche il rischio di leucemia, linfoma, mieloma multiplo, tumori al fegato e alla cistifellea.

Il modo con il quale il peso aumenta il rischio di cancro varia da neoplasia a neoplasia. Ad esempio: i problemi legati alla iperglicemia e insulina secondari al sovrappeso aumentano il rischio di cancro al colon e al pancreas. Vengono poi le irritazioni correlate al peso causate da calcoli biliari e al reflusso acido gastro-esofageo con incremento del rischio di carcinoma della cistifellea e dell'esofago.

Le tendenze ormai note e inquietanti nella prevalenza di sovrappeso e obesità negli Stati Uniti e nel continente europeo prevedono un crescente carico non solo di tumori correlati al peso, ma anche di malattie cardiache, ictus e diabete.

Negli ultimi due decenni, i tassi di obesità sono aumentati in modo significativo in tutte queste nazioni.

Nel 2000, nessuno Stato aveva un tasso di obesità del 30 percento o superiore. Oggi, 12 stati lo raggiungono. E quasi il 70 percento della popolazione statunitense è sovrappeso (BMI 25 - 29,9) o obesa (BMI maggiore o uguale a 30) (12). Tali tendenze, sebbene siano più pronunciate negli Stati Uniti, si stanno esprimendo anche in tutto il mondo, indicando un futuro carico globale di malattie correlate all’eccesso ponderale.

Tali numeri dimostrano pure la necessità di continuare e accelerare gli sforzi per il controllo del peso che interessano molte parti diverse della popolazione: scuole, luoghi di lavoro, comunità e persino social media. C'è un suggerimento che tali sforzi concertati stanno iniziando ad avere un effetto positivo in alcuni gruppi di età pediatrica.

Tale progresso, tuttavia, è solo un inizio e deve essere utilizzato per dare energia a ulteriori sforzi che avranno un impatto molto più ampio per tutti.

3. Fare esercizio fisico regolarmente

I benefici per la salute dell'attività fisica regolare sono ben noti. Oltre ad abbassare il rischio di malattie cardiache, ictus, diabete, osteoporosi e pressione alta, aiuta anche a prevenire il cancro.

In generale, negli Stati Uniti, si stima che il cinque per cento dei tumori sia legato alla mancanza di esercizio fisico regolare, che è ampiamente spiegato attraverso il collegamento con due tumori comuni come il cancro al seno e all’intestino colon.

Per il cancro al seno, l'esercizio fisico regolare riduce il rischio sia per le donne in premenopausa che per quelle in postmenopausa. Uscire regolarmente, ad esempio, per camminare o andare in bicicletta probabilmente riduce il rischio in più modi. Può migliorare la funzione immunitaria, che aiuta il corpo a combattere le infezioni legate al cancro. Può facilitare il mantenimento di livelli sani di alcuni ormoni come gli estrogeni ed il progesterone nel sangue e può aiutare le donne a tenere sotto controllo il loro peso.

Prove crescenti dimostrano che prima si inizia a fare esercizio fisico regolarmente nella vita, in relazione al rischio di cancro al seno in età adulta, e meglio è.

Il periodo tra l'inizio del ciclo mestruale e la nascita del primo figlio è fondamentale per la crescita e lo sviluppo del seno. Durante questo periodo, il tessuto mammario sembra più suscettibile a fattori di rischio dannosi, il che offre un'importante opportunità per ridurre il rischio di cancro al seno in età adulta mangiando una dieta sana, facendo attività fisica e mantenendo un peso sano.

Per quanto riguarda il cancro al colon, il meccanismo principale sembra essere che l'esercizio fisico può aiutare a controllare i livelli di insulina, i quali possono tenere sotto controllo determinati ormoni e fattori di crescita che possono favorire il cancro nel tessuto del colon.

Nonostante tutti i suoi benefici, l'attività fisica non è il passatempo preferito della maggior parte delle persone della società occidentale: oltre il 50 percento della popolazione non svolge la quantità di attività consigliata ogni settimana, ovvero 30 minuti di attività moderata (come camminare a passo svelto) cinque o più giorni alla settimana, o 20 minuti di attività intensa (come correre) tre o più giorni alla settimana. Circa il 30 percento degli uomini e il 34 percento delle donne svolgono pochissima, o quasi nessuna, attività fisica durante il tempo libero.

E ora ci sono anche delle buone prove le quali suggeriscono che essere sedentari regolarmente per lunghi periodi, anche se si fanno le quantità di esercizio consigliate, può aumentare il rischio di cancro al seno, all'endometrio e dei polmoni. Quindi, oltre a impegnarsi a raggiungere gli obiettivi di esercizio, è anche importante limitare il numero di ore trascorse seduti ogni giorno.

4. Mangiare sano

Una dieta sana è fondamentale per la salute in generale e può aiutare a ridurre sensibilmente il rischio di molti tumori. Mentre la copertura mediatica dei collegamenti tra dieta e cancro è stata confusa nel migliore dei casi e fuorviante nel peggiore, ci sono solide prove che il modo in cui mangiamo ha un impatto reale sul rischio di cancro.

Forse a sorprendere non sono tanto i grassi o la carne, oppure la frutta e la verdura la parte più importante della dieta quando si tratta di rischio di cancro, quanto semplicemente sono le calorie introdotte con la dieta.

Mantenere le calorie ingerite sotto controllo, in modo che il peso rimanga contenuto, è il singolo cambiamento più importante nella dieta che le persone possono osservare.

Oltre alle calorie, si dimostra che una dieta che riduce il rischio patogeno è quella a base in gran parte vegetale (ovvero con molta frutta, verdura e cereali integrali); D. povera di prodotti animali (come grassi animali, carne rossa e carne lavorata); D. povera di sodio; e, per gli uomini, non troppo ricca di calcio (meno di 1500 mg/giorno).

Un multivitaminico giornaliero con folato può fornire una sorta di polizza assicurativa nutrizionale e una protezione aggiuntiva contro alcuni tipi di cancro e altre malattie croniche.

​​Il folato è una vitamina del gruppo B che ha dimostrato di ridurre il rischio di cancro al colon, così come di cancro al seno, specie nelle donne che assumono regolarmente alcool etilico.

Il calcio e la vitamina D nella maggior parte dei multivitaminici possono anche aiutare a fornire una protezione aggiuntiva contro il cancro al colon.

5. Bere alcolici con moderazione, se non per niente

L'alcool etilico ha un ruolo complesso per la salute.

Mentre gli studi dimostrano costantemente che bere anche una piccola quantità di alcool (meno di un drink al giorno) può aumentare il rischio di due tumori comuni (seno e colon), ci sono anche ottime prove che un consumo moderato può ridurre significativamente il rischio di malattie cardiovascolari negli anziani.

Bilanciare questi rischi e benefici è fondamentale. Sebbene i benefici di un consumo moderato negli anziani siano ben consolidati, il rischio di cancro e il potenziale di dipendenza dall'alcool etilico significano che i non bevitori non dovrebbero essere incoraggiati a iniziare a bere.

La maggior parte degli adulti che bevono già moderatamente, tuttavia, non ha bisogno di smettere. Tutti i bevitori accaniti, tuttavia, dovrebbero essere incoraggiati a ridurre a livelli moderati o, ancora meglio, a smettere del tutto.

Prove crescenti suggeriscono fortemente che bere in gioventù e nella prima età adulta ha un impatto particolarmente importante sul rischio di cancro al seno in età adulta. I giovani dovrebbero evitare completamente di bere alcoolici. Idealmente, anche le giovani adulte dovrebbero farlo; tuttavia, qualora dovessero bere, dovrebbero farlo a livelli moderati o inferiori ed evitare tassativamente di bere fino a ubriacarsi.

Sia per il cancro al seno che per quello al colon, l'alcool etilico probabilmente aumenta il rischio abbassando i livelli di acido folico nell’organismo , sebbene sussistano altre possibili motivazioni scientificamente dimostrate.

In alcuni studi, è stato dimostrato che il folato protegge dal cancro. I livelli più bassi causati dall'alcol possono quindi aumentare il rischio.

Tuttavia, le prove suggeriscono che assumere un integratore di folato (come un multivitaminico) può aiutare a eliminare parte del rischio di cancro legato all’uso di alcoolici

6. Proteggiti dal sole. Ed evita i lettini abbronzanti

L'eccessiva esposizione alla radiazione solare rappresenta una causa ben nota di neoplasie della pelle, incluso il gravissimo melanoma.

Con i tassi di melanoma in costante aumento di anno in anno sia negli Stati Uniti che nel mondo, una corretta protezione solare è un messaggio chiave per la salute pubblica.

Tuttavia, nel solo territorio degli Stati Uniti, un numero crescente di persone sta manifestando le conseguenza patologiche da grave esposizione solare: la percentuale della popolazione che segnala una scottatura solare nell'ultimo anno è in aumento, con un terzo che segnala almeno un eritema solare e circa il 20 percento che ne segnala quattro o più.

Anche l'uso dei lettini abbronzanti con i raggi UV diventa un problema importante, in particolare tra i giovani e i giovani adulti.

L'”International Association for Research on Cancer” etichetta l'abbronzatura indoor come cancerogena per gli esseri umani e il crescente uso dell'abbronzatura indoor imita da vicino l'aumento osservato nell’incidenza del melanoma, pari al 20%.

Per ridurre il rischio di melanoma e altri tipi di cancro della pelle, è necessario seguire questi passaggi: non usare mai lettini abbronzanti; evitare il più possibile l'esposizione al sole nelle ore di punta (dalle 10 alle 16); indossare magliette a maniche lunghe, pantaloni lunghi e cappelli a tesa larga; applicate correttamente (e riapplicate quando necessario) una protezione solare totale; aiutate i bambini a proteggersi dal sole e siate un buon modello per loro.

7. Proteggiti dalle infezioni

Sebbene non siano ben note al grande pubblico, le infezioni svolgono un ruolo importante nello sviluppo di alcune tipologie di neoplasie: circa il 23 percento di tutti i tumori nei paesi a basso reddito sono collegati alle infezioni.

Mentre nei paesi a reddito più elevato, questo numero si riduce notevolmente al sette percento. In Nord America, è del quattro percento.

Per l’Europa non esistono ancora dati omogenei.

Alcune infezioni possono causare direttamente o indirettamente cambiamenti che possono portare al cancro. Ciò può accadere a causa dell'infiammazione cronica che alcune infezioni causano oppure dalla presenza di un agente infettivo (come un virus) capace di modificare l’efficienza del sistema immunitario.

Le infezioni che compromettono il sistema immunitario (come l'HIV) aumentano secondariamente anche il rischio di cancro rendendo l’organismo meno in grado di difendersi dalle stesse infezioni.

Non sorprende che i tumori associati alle infezioni non siano un peso per la salute sopportato in egual modo da tutti. Le scarse condizioni di vita e l'assistenza sanitaria inadeguata sperimentata da molte persone in tutto il mondo aumentano la probabilità di cancro derivante da infezioni croniche.

Ci riconoscono scientificamente almeno dieci agenti infettivi ben noti per la capacità di aumentare il rischio di neoplasia, e molti di loro sono piuttosto comuni.

Tuttavia, nella maggior parte dei casi, solo una piccola percentuale di coloro che sono infetti sviluppa effettivamente un tumore perché è necessario un insieme unico di fattori, sinergici nel contesto infettivo, per riuscire a trasformare le cellule normali in neoplastiche.

Questi agenti infettivi hanno un impatto sostanziale sul cancro in tutto il mondo.

Di particolare importanza sono il papillomavirus umano (HPV), i virus dell'epatite B e C e l'Helicobacter pylori. L'HPV è un virus trasmesso sessualmente che è collegato all’insorgenza di numerosi tumori, tra i quali il cancro della cervice uterina è il più grave e diffuso.

L'epatite virale B e C rappresentano la causa della grande maggioranza dei tumori maligni del fegato.

Infine, si stima che l'Helicobacter pylori, un batterio che infetta lo stomaco, causi oltre il 75 percento di tutti i tumori allo stomaco, che rappresenta il quarto tumore più comune al mondo.

La promessa della prevenzione è un punto luminoso quando si guarda alla portata dei tumori associati alle infezioni.

La vaccinazione contro l'HPV sia nelle ragazze che nei ragazzi può prevenire il cancro cervicale, così come i tumori del pene, dell'ano e della gola.

Il vaccino contro l'epatite B, la cui pratica è in crescita esponenziale, può prevenire il cancro al fegato. Il trattamento dell'Helicobacter pylori riduce probabilmente il rischio di cancro allo stomaco. E uno screening e un trattamento migliorati per l'epatite C possono ridurre il rischio di carcinoma epatico.

Oltre alla vaccinazione e alla terapia, è possibile ridurre il rischio di tumori legati alle infezioni anche adottando misure come evitare l'esposizione al sangue (ad esempio non condividendo l’utilizzo degli aghi da iniezione), praticare sesso sicuro e, per le donne, sottoporsi regolarmente all’esame citologico del “Pap test” e, possibilmente, al test per l'HPV.

Ulteriori progressi nei vaccini e nei programmi che li somministrano offrono grandi speranze per la prevenzione.

8. Sottoporsi regolarmente ai test di screening

Sottoporsi a test di screening per il cancro a intervalli regolari è il modo migliore per proteggersi dal cancro. I test di screening possono individuare non soltanto i tumori in fase precoce, quando sono di gran lunga più curabili, ma nel caso del cancro al colon e alla cervice possono effettivamente aiutare a prevenire la malattia.

I test di screening per il cancro del colon aiutano a prevenire il cancro individuando e rimuovendo i polipi adenomatosi, che sono escrescenze anomale che possono trasformarsi in cancro.

Lo screening regolare con la rettosigmoidoscopia, ad esempio, ha dimostrato di ridurre il rischio di morte per cancro del colon dal 30 al 50 percento; i test del sangue occulto nelle feci possono ridurre la mortalità per cancro del colon fino a un quarto.

E studi osservazionali dimostrano che la colonscopia può ridurre il rischio di mortalità per cancro del colon di oltre la metà.

I tassi di screening sono migliori per il Pap test, che esegue lo screening per il cancro della cervice uterina. Circa l'80 percento delle donne in età idonea negli Stati Uniti ha eseguito un Pap test negli ultimi tre anni.

I Pap test aiutano a individuare cambiamenti anomali nelle cellule che rivestono la cervice, che potrebbero poi essere cancerose.

Le cellule anomale possono quindi essere trattate o rimosse. Il Pap test costituisce un'enorme storia di successo della salute pubblica. Da quando è diventato ampiamente utilizzato dagli anni '50, i tassi di mortalità per cancro cervicale sono diminuiti di oltre il 70 percento negli Stati Uniti e in altre nazioni sviluppate, come in Europa.

Lo screening HPV

Una recente aggiunta allo screening del cancro cervicale è il test del papillomavirus umano (HPV), che può essere offerto alle donne a partire dai 30 anni in aggiunta al loro normale Pap test.

I test rilevano se una donna ha un'infezione con un tipo di HPV ad alto rischio che è fortemente collegato al cancro. Le donne con questi tipi ad alto rischio possono quindi sottoporsi a ulteriori test di follow-up per cercare cambiamenti anomali nelle cellule della cervice.

Al di fuori della prevenzione, lo screening del seno, della cervice e del colon dovrebbe essere una priorità per le donne.

Lo screening del colon dovrebbe essere una priorità per gli uomini.

I fumatori accaniti attuali o passati di età compresa tra 55 e 74 anni dovrebbero parlare con un medico dei potenziali benefici e danni dello screening del cancro ai polmoni con TC a bassa dose.

Oltre ai test specifici generalmente esposti di seguito, l'American Cancer Society raccomanda che i medici eseguano anche esami occasionali per i segni iniziali di cancro della tiroide, dei testicoli, delle ovaie, dei linfonodi, della cavità orale e della pelle.

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